I POVERI PADRONI DEI POLLI KENYOTI.
Carlo Petrini: l'incontro (quasi impossibile) tra domanda e offerta nelle comunità del cibo africano.
La città keniota di Machakos, un'ora a Sud-Est di Nairobi, si trova al limite tra le terre più propizie all'agricoltura e quelle semi-aride dove
l'uomo riesce con difficoltà a ricavare dalla terra il necessario sostentamento. Nell'area non mancano comunque associazioni contadine e ong
impegnate nella promozione di coltivazioni e allevamenti sostenibili, utili sia alla sicurezza alimentare delle singole comunità che allo sviluppo economico del paese.
domenica 7 agosto 2005
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INDIA, CONTADINI SUICIDI PER 500 EURO DI DEBITO.
Coltivare la terra nel Tamil Nadu (tra le più colpite dallo tsunami) al
tempo degli Ogm: la testimonianza di Luciano Dallapé.
L´80 per cento della popolazione povera del pianeta riceve solo il 5,4 per
cento di tutto il credito internazionale - scrivevamo in questa pagina
lunedì scorso.
Ma cosa succede dove il credito non arriva?
Ed arrivano invece le multinazionali delle sementi e dei concimi?
Ne abbiamo parlato con Luciano Dallapé, 54 anni, trentino, laureato in
archeologia.
Da due anni è impegnato in India con un´organizzazione non governativa
locale per la realizzazione di un piccolo villaggio destinato ad accogliere
bambini orfani in una remota zona rurale del Tamil Nadu, proprio nel
distretto di Nagapattinam, il più duramente colpito dal recente tsunami.
lunedì 17 gennaio 2005
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UNGHERIA: I PREZZI DEI PRODOTTI AGRICOLI IN CALO.
Brusco risveglio per gli agricoltori Ungheresi. Mai come nel mondo della
globalizzazione ha trovato migliore concretizzazione il detto:"tutto il
mondo è paese". L'Ungheria non ha fatto in tempo a mettere piede dentro la
comunità europea che già la sua agricoltura vive la stessa crisi della
nostra: mancanza di reddito alla produzione! Eppure gli avevano raccontato
che avrebbero avuto il ricco mercato europeo a disposizione per vendere al
miglior prezzo la loro produzione agricola... La realtà è che i prezzi alla
produzione vengono sempre più compressi verso il basso in un processo che
sempre più, a livello planetario, favorisce solo le società di distribuzione
e la rendita finanziaria.
a cura di AltrAgricoltura Nord Est
lunedì 17 gennaio 2005
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