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Quote latte, non c’è reato per il Pm forse un errore.

VICENZA Non c’è trucco non c’è inganno, forse qualche svista contabile, al massimo qualche errore, comunque niente che interessi la magistratura penale. Per i produttori di latte da anni in vertenza con lo Stato sono brutte notizie: il sostituto procuratore delle Repubblica di Roma, Attilio Pisani, ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta «contro ignoti» e dichiarato insussistenti le notizie di reato in merito al grande pasticcio italiano sulle «quote latte». La truffa (che, se dimostrata, invaliderebbe le multe elevate ai produttori in eccesso) si basava sull’ipotesi di un’alterazione truffaldina del numero dei capi di bestiame da latte in Italia. Ebbene, il Pm dopo le dovute indagini, non ha trovato «riscontro» di una simile alterazione: «I dati forniti dall’Agea, al contrario, devono essere considerati corretti». Pisani rileva che «non emerge alcun elemento dal quale desumere che si sia in presenza di condotte dolose finalizzate ad alterare i dati con un fine truffaldino», o meglio «si evidenziano in modo generico condotte truffaldine volte ad alterare i dati relativi alla produzione di latte senza tuttavia specificare in modo chiaro a quale soggetto ascrivere tali condotte, né peraltro è dato comprendere a chi gioverebbe una tale condotta dolosa». Non ai funzionari dell’Agea - osserva il Pm - «che non trarrebbero alcun vantaggio» dal gonfiare le quote ammesse, né allo Stato né ai produttori costretti entrambi a pagare le sanzioni.
domenica 27 novembre 2011
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QUINDICI cartelle dai 200 ai 500 mila euro. Quote latte, nuove multe in Veneto riesplode la rivolta.

VENEZIA Con l’autunno tornano a piovere le multe su allevatori e produtori di latte. Una quindicina le cartelle esattoriali (dai 200 mila ai 500 mila euro)recapitate ad altrettanti allevatori accusati di aver prodotto e venduto oltre gli standards imposti dalla Ue e fatti propri dallo Stato Italiano.«Non è l’autunno, è Tremonti che vuole fare cassa sulla nostra pelle» spiega Rigodanzo, leader dei Cospa, i «warrior milk» che l’estate scorsa hanno dichiarato guerra a esattori, Equitalia, Agea e Ministero dell’Agricoltura, furono loro, in provincia di Vicenza a ribellarsi a un’ingiunzione di pagamento-monstre, che richiese l’arrivo dei carabinieri, per «liberare» un esattore «sequestrato». I Cospa contestano i mancati controlli, le manipolazioni operate sulle situazioni debitorie, il fastidio istituzionale con cui sono accolte ormai le loro lagnanze.
sabato 29 ottobre 2011
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I «milk warrior» denunciano l'abuso al Pm.

Le maxi multe contestate come un atto di aggressione. PADOVA. Si sono presentati in procura a Padova ieri di buon mattino i «guerrieri del latte» per denunciare in solido chi ha firmato la cartella esattoriale e chi, la settimana scorsa, l'ha recapitata all'allevatore di Lonigo Mirco Pozzan. Abuso di potere, «estorsione», intimidazione, stalking e quant'altro il Pm volesse ravvisarvi. La multa di 587 mila euro inflitta a Pozzan, per i «milk warriors», è illegittima, un abuso di potere dal momento che proviene da una contabilità delle quote latte falsata e già oggetto di una indagine dei carabinieri che ne evidenzia le stranezze. «La produzione reale di latte in Italia è stata manipolata al rialzo» dicono. Due Tar regionali hanno dichiarato quelle multe nulle, 32 procure stanno indagando su quanto segnalato dai carabinieri in un rapporto di 166 pagine indirizzato al ministero dell'Agricoltura.
martedì 24 maggio 2011
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News

FPP2 GRATIS, ANNUNCIO DI BIDEN, COSA ASPETTA DRAGHI?
Il presidente USA Biden, raccogliendo la richiesta che da tempo avanza Bernie Sanders, ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno mascherine ffp2 gratis ai cittadini. >>



Pesticidi in Unione europea.
La European Food Safety Authority (EFSA) ha pubblicato un report sugli ortaggi e frutta più contaminati da pesticidi... studio pubblicato nel mese di febbraio 2021 che discute i dati del 2019. In tutta Europa, nell’anno 2019, sono stati analizzati 96.302 campioni e la frequenza media si attesta su 19 analisi per 100mila abitanti. I paesi più virtuosi sono la Lituania (125 analisi su 100mila abitanti), la Bulgaria (104 analisi) e il Lussemburgo (81 analisi). I meno virtuosi sono la Gran Bretagna (1,5 analisi), la Spagna (5 analisi) e la Polonia (7 analisi). L’Italia e la Francia si attestano sulla media europea di 19 analisi per 100mila abitanti, la Germania appena un po’ in più con 25 analisi. >>



Sesto Rapporto IPCC - Working Group I su nuove conoscenze e cambiamenti climatici.
In occasione della presentazione del rapporto del Working Group I dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) che delinea le nuove conoscenze scientifiche in merito ai cambiamenti climatici, ai loro effetti e agli scenari futuri, di seguito sono proposti i dati del VI rapporto Ipcc riassunti e forniti dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Bologna. Sesto Rapporto IPCC – Working Group I Annalisa Cherchi, Susanna Corti, Sandro Fuzzi Lead Authors IPCC WG I Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna INTRODUZIONE SU IPCC Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), creato dalle Agenzie delle Nazioni Unite UNEP (UN Environmental Program e WMO (World Meteorological Organisation) nel 1988, ha il compito di redigere a scadenza regolare rapporti di valutazione sulle conoscenze scientifiche relative al cambiamento climatico, ai suoi impatti, ai rischi connessi, e alle opzioni per la mitigazione e l’adattamento. È attualmente in corso di finalizzazione il 6° Rapporto IPCC (AR6). Ogni Rapporto IPCC si compone di tre parti, ognuna redatta a cura di un apposito Working Group (WG). Working Group I: valuta le nuove conoscenze scientifiche emerse rispetto al rapporto precedente. Working Group II: valuta gli impatti del cambiamento climatico sull’ambiente e la società e le azioni di adattamento necessarie. Working Group III: valuta le azioni di mitigazione del cambiamento climatico. Ogni WG redige un rapporto mediamente dell’ordine di 2-3000 pagine, accompagnato da un Riassunto tecnico che mette in evidenza i punti salienti del rapporto e un breve Summary for Policy Makers ad uso dei responsabili politici dei paesi associati all’ONU, nei quali sono condensate per punti essenziali tutte le informazioni analizzate nel dettaglio nei singoli rapporti. Ogni WG si compone mediamente di 200-250 scienziati (Lead Authors) scelti su proposta dei singoli governi dal Bureau IPCC. La partecipazione dei singoli scienziati è volontaria e non retribuita. È bene ricordare che i risultati dei Rapporti IPCC sono basati esclusivamente sull’esame critico di diverse migliaia di lavori scientifici pubblicati (14.000 solo per quanto riguarda il WG I). I Rapporti IPCC, la cui stesura impegna gli scienziati per circa tre anni, sono soggetti prima della stesura finale a due fasi di revisione da parte di diverse centinaia di altri scienziati esperti del settore e da parte di esperti dei singoli governi. Il giorno 9 agosto 2021 verrà presentato ufficialmente il Rapporto del Working Group I dedicato allo stato dell’arte delle basi scientifiche del cambiamento climatico e degli avanzamenti rispetto all’ultimo rapporto AR5. Gli altri due Rapporti di cui si compone AR6 sono tuttora in corso di elaborazione e verranno presentati nei primi mesi del 2022. Per quanto riguarda il Working Group I, sui 234 Lead Authors provenienti da 66 Paesi, tre sono gli scienziati appartenenti a un’istituzione di ricerca italiana, tutti ricercatori dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche. >>