Combatti l'infarto con la prima colazione: ecco il latte all'olio di pesce
MILANO — Per seguire l'esempio degli Eschimesi, che sono praticamente esenti da infarto, dovremmo mangiare pesce tutti i giorni.
I pesci, infatti, soprattutto aringhe, sardine, tonno, sgombri, alici, salmoni, sono ricchi di acidi grassi polinsaturi, conosciuti come omega-3, che hanno un effetto preventivo sullo sviluppo delle malattie cardiovascolari. Ma riuscire ad assumere 1 g- 1,5g al giorno di omega-3, come suggerito dagli esperti nutrizionisti e dall'American Heart Association, è piuttosto difficile, sia perché il pesce deve essere freschissimo, sia perché è costoso e più lungo da preparare, sia perché non a tutti piace.
Per superare questi ostacoli si è pensato di veicolare questi preziosi nutrienti con il latte, un alimento molto diffuso e gradito a tutte le età. Così è stato messo a punto da Parmalat un latte speciale parzialmente scremato e integrato con omega-3 nella quantità sufficiente per assicurare un'efficace azione preventiva sull'apparato cardiovascolare.
Come spiega il professore Claudio Galli dell'Istituto di Farmacologia dell'Università di Milano, gli omega-3, contenuti in abbondanza in alghe e fitoplancton di cui si cibano i pesci che vivono soprattutto nei mari freddi, prevengono l'infarto e proteggono chi ha già avuto un infarto da morte improvvisa, grazie a un'azione benefica su più livelli: riducono l'aggregazione piastrinica con un effetto antitrombotico, riducono la formazione di placche aterosclerotiche, abbassano la pressione arteriosa e i livelli di trigliceridi, aumentano il colesterolo HDL, hanno un'azione antiaritmica.
Tratto da "Il Giorno"
martedì 19 novembre 2002
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