Olanda, scatta l'allarme per il latte alla diossina
Isolati 140 allevamenti con bovini, suini e ovini.
Olanda, scatta l'allarme per il latte alla diossina
Il Paese vuole evitare che si ripeta la crisi che nel 1999 si scatenò in Belgio con i polli. La sostanza è cangerogena.
L'AJA - Scatta l'allarme diossina nel latte in Olanda. Il ministro dell'agricoltura olandese Cees Veerman ha deciso di isolare temporaneamente 140 allevamenti in cui sono presenti soprattutto bovini, suini e ovini per la presenza, in una delle aziende interessate, di una concentrazione eccessiva di diossina nel latte. L'impresa sotto osservazione si trova nella località di Lelystad, nel centro del paese. Sotto accusa sarebbero le bucce di patate introdotte nell'alimentazione degli animali e più in particolare l'argilla utilizzata nella lavorazione delle patate.
RISCHI - È stato il ministro dell'agricoltura olandese ad annunciare le misure di prevenzione: ha chiesto inoltre un'indagine sulla qualità della carne degli animali nelle aziende sotto indagine. Fino a quanto i risultati non saranno conosciuti, Veerman «non vuole che quei capi entrino nella catena alimentare». L'Istituto olandese per la salute e l'ambiente ha già effettuato i primi test. Secondo l'Istituto, riporta l'agenzia olandese Anp, «c'e il rischio che la concentrazione di diossina sia troppo elevata nel grasso degli animali». Ciò non toglie, precisa ancora, che «le concentrazioni di diossina nel latte non presentano nessun pericolo per la salute, come non presentano nessun pericolo la carne di maiale e quella macinata».
IN PASSATO - L'Aja sta seguendo con grande attenzione l'evoluzione della situazione, considerate le conseguenze che ebbe nel 1999 la vicenda dei polli alla diossina in Belgio, capace di causare una delle più grave crisi politiche ed economiche del Paese, con gravi ripercussioni in tutta l'Europa. In quel caso sotto accusa erano finiti i grassi alla diossina presenti nei mangimi fabbricati da una società belga e venduti anche in altri paesi europei. La diossina è classificata sostanza cancerogena dall'Organizzazione mondiale della sanità.
venerdì 5 novembre 2004
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