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Dove il liberismo fa crac, nasce l'economia dal basso

Forum a Parma dal 3 al 5 settembre. Primo appuntamento a Bologna con Cofferati e Bertinotti il 2/9 "Il declino dell'Italia industriale. Le sfide di uno sviluppo sostenibile a fronte dei fallimenti del mercato e alla crisi delle imprese"
La prossima legge finanziaria sarà la più liberista di sempre. Ne abbiamo avuto un assaggio con il Dpef delle settimane scorse. In settembre, il forum di Cernobbio, con Confindustria, imprenditori e leader politici, offrirà le bollite ricette degli anni scorsi, ma con meno entusiasmo. Anche quest'anno, però, Cernobbio avrà un contraltare: a Parma dal 3 al 5 settembre, si svolgerà la seconda edizione del forum "L'impresa di un'economia diversa" promosso dalla campagna "Sbilanciamoci!" [alla quale aderiscono, tra gli altri, Arci, Carta, Ctm Altromercato, Ics, Lunaria, Rete Lilliput e Wwf]. Nella città del crac Parmalat, simbolo del fallimento del liberismo all'italiana, si discuterà di economia alternativa e alternative economiche. Il menù di Cernobbio è noto: privatizzazioni, riduzione del welfare, flessibilità, precarizzazione del lavoro, allentamento dei vincoli ambientali, detassazione. A Parma, invece, si darà spazio ad analisi e proposte che vanno in altre direzioni: difesa della spesa pubblica, promozione e allargamento dello stato sociale, fiscalità solidale, politica di sostegno alle imprese davvero responsabili. La seconda edizione del Forum, che l'anno scorso si è svolto a Bagnoli con la partecipazione di oltre cinquecento persone, sarà dunque l'occasione per rilanciare alcune alternative concrete: uso della leva fiscale per la solidarietà, diritti del lavoro, diritto allo studio, rafforzamento dell'economia sociale, commercio equo, finanza etica, sviluppo locale, reddito di cittadinanza, responsabilità sociale delle imprese. Tre giornate di confronto che coinvolgeranno il mondo del non profit, dell'associazionismo, dei movimenti sociali insieme a economisti, sindacati e rappresenanti delle istituzioni locali. Si inizierà a Bologna giovedì 2 settembre, con un prologo durante il quale politici, amministratori locali e economisti saranno chiamati a confrontarsi su "Il declino dell'Italia industriale. Le sfide di uno sviluppo sostenibile a fronte dei fallimenti del mercato e alla crisi delle imprese" [con, tra gli altri, Sergio Cofferati e Fausto Bertinotti]. Il Forum vero e proprio si aprirà a Parma la mattina di venerdì 3 settembre, con la giornata dedicata allo stato sociale e al sistema fiscale italiano: "Più' società, meno mercato. Più beni comuni, meno privatizzazioni", per ragionare di spesa pubblica e di leva fiscale come strumento redistributivo e di solidarietà [con il contributo di Laura Balbo, Cecilia Guerra, Albert Murray e Andrea Fumagalli]. La sera, tavola rotonda dal titolo "Caso Parmalat e dintorni. Tra economia, finanza e politica, la crisi di un modello industriale" [con Vittorio Malagutti, Oscar Marchisio e Paolo Bertoletti]. Sabato 4 settembre sarà la volta di uno dei temi più attuali e controversi quello della responsabilità sociale delle imprese [con Gianni Rinaldini, Ann Pettifor e Umberto Musumeci]. Il pomeriggio sarà invece dedicato a sei seminari di approfondimento tematici che affronteranno la legge finanziaria e le politiche economiche dell'Italia; il mito dello sviluppo; il commercio internazionale oltre l'Organizzazione mondiale del commercio; le spese militari e la riconversione dell'industria bellica; la precarietà senza confini e le politiche energetiche di pace. Il Forum si chiuderà la mattina di domenica 5 con l'incontro: "Le nostre alternative per un'impresa ed un'economia diversa" [con Sakia Sassen, Michael Albert, Francesco Gesualdi, Riccardo Petrella e Tonino Perna].

Su www.sbilanciamoci.org [tel. 06 8841880] trovate l'appello dell'inziativa, il programma completo e la scheda di iscrizione.
lunedì 24 maggio 2004


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