Il "tavolo della sovranità alimentare" dice no agli Ogm
Venezia
(g.t.) Si chiama "tavolo della sovranità alimentare" e vi aderiscono le associazioni ambientaliste, dei consumatori e dei lavoratori del settore agricolo che oggi nell'aula magna della Facoltà di agraria di Agripolis a Legnaro terranno la loro assemblea generale per ribadire il fallimento delle politiche agrarie comunitarie dalle quali «traggono beneficio soprattutto le multinazionali e le grandi catene distributive (Coop, Despar, Auchan) che pagano sempre meno i prodotti alla fonte e, grazie, ai propri marchi riescono a realizzare profitti incredibili». Una "due giorni" di mobilitazione decisa alla vigilia della comunicazione da parte del Governo alla Ue delle opzioni relative all'applicazione della riforma della politica agricola comunitaria (Pac) che ha avuto un'anteprima ieri a Venezia a palazzo Ferro Fini dove il "tavolo" ha illustrato ai consiglieri Mauro Tosi (Rifondazione), Guido Trento (Margherita), Lucio Tiozzo (Ds) e Daniele Stival (Lega) le proprie proposte. «Nel Veneto - è stato sintetizzato - come del resto in Italia e in Europa, è necessario avviare una diversa politica agraria che cominci con il dire un chiaro "no" agli Ogm e valorizzi il "ciclo corto" per avvicinare il produttore al consumatore e le produzioni biologiche che non devono essere più intese come "nicchia" sofisticata destinata a pochi».
Il centrosinistra ha illustrato una mozione che chiede alla Giunta veneta di impegnare il Governo italiano a incentivare il mantenimento dell'agricoltura e della zootecnia nelle zone svantaggiate; favorire l'insediamento dei giovani agricoltori; promuovere l'agricoltura biologica; a provvedere d'intesa con le Regioni alla formulazione dei nuovi indirizzi per i piani di sviluppo rurale.
sabato 24 luglio 2004
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