I FORMAGGI CI VANNO GIU' PESANTE
Si appesantisce il deficit della bilancia lattiero-casearia nel primo bimestre 2004
In base alle elaborazioni Ismea dei dati Istat, i primi due mesi dell' anno chiudono con un passivo di 217 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto allo stesso periodo del 2003. In particolare, per il latte si registra un disavanzo valutario di 130 milioni di euro, superiore del 6,2% allo scorso anno, mentre per i formaggi, dai 9 milioni di euro del primo bimestre 2003, il deficit si e' spinto oltre 23 milioni.
L' import di latte e derivati ha segnato una crescita del 5,5% in volume, per un ammontare di un milione 173.000 tonnellate e una spesa pari a 376 milioni di euro (+2% su base annua).
Le importazioni di latte, in particolare, hanno riguardato 295.000 tonnellate (+7,6%), a fronte di 54.000 tonnellate di formaggi importati (+3%). Le esportazioni, scese a quota 328.000 tonnellate, hanno segnato una riduzione del 7%, per un controvalore appna inferiore a 160 milioni di euro, in calo del 9% su base annua.
Nel dettaglio dei prodotti, l' Ismea segnala una flessione dell' 11% per i formaggi grana, a fronte di una crescita del 7% per Pecorino e Fiore sardo. In calo le spedizioni all' estero anche di Gorgonzola e Fontina (-25% per entrambi), mentre cresce l' export di Provolone (+14%).
venerdì 2 luglio 2004
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