India. Medaglie alla memoria
300 suicidi tra i contadini in India
Ha deciso di correre ai ripari, il governo di Manmohan Singh, di fronte
all'impressionante catena di suicidi in Andhra Pradesh: almeno 300 contadini
si sono uccisi, in genere bevendo pesticidi, tra il 14 maggio e il 25
giugno. La loro morte, lontano dalla telecamere, non fa notizia come quella
a Cancún del coreano Kun Hai Lee, ma le cause sono molto simili. Nove anni
di governo di destra di Chandrababu Naidu hanno infatti la loro parte di
responsabilità, ma non è che le cose vadano molto meglio in Kerala o nel
Bengala occidentale, stati governati da sempre dalla sinistra. Singh ha
promesso, per la famiglia di ogni vittima, un pacchetto composto da una "una
tantum" di 50.000 rupie [circa 900 euro], un credito agevolato ed un posto
di lavoro per un componente della famiglia. Il bonus si aggiunge ad un
precedente "risarcimento" di 150.000 rupie [circa 2.700 euro] che per la
verità aveva avuto l'unico effetto di aumentare il numero dei suicidi, o
denunciati come tali, e alle misure annunciate dal nuovo governo dello stato
dell'Andhra Pradesh, subito seguito da quello del Tamil Nadu:
elettrificazione delle campagne, cancellazione o riduzione dei debiti ed
offerta di microcrediti. Le radici del problema sono più profonde e
affondano nell'elaborazione del piano di riforma e di sviluppo economico,
per il quale l'Andhra Pradesh si era affidato [al pari del Karnataka] alla
società di consulenza internazionale McKinsey India Ltd., che segue le
politiche della Banca mondiale: in estrema sintesi, concentrazione delle
risorse nella riconversione dell'agricoltura di sussistenza in agroindustria
per l'esportazione e riduzione della popolazione attiva in agricoltura - 70
per cento del totale - al 40 per cento. Quali dovessero essere le
prospettive occupazionali dei contadini che sarebbero rimasti emarginati dal
processo, era lasciato nel vago, a parte generici riferimenti alle grandiose
prospettive del settore tecnologico e informatico. Gli effetti sono stati
devastanti sulle comunità locali come sull'ambiente fisico e non basterà
certo qualche micro-credito ad invertire la tendenza. Sguinzagliare poi
nelle campagne una squadra di psichiatri per dissuadere i contadini dai loro
insani propositi, sembra davvero una beffa. [A.S.]
venerdì 2 luglio 2004
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