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Lancet: influenza dei polli minaccia per l'umanità

Secondo l'autorevole rivista scientifica, il virus potrebbe mutare
Gli esperti ritengono che il virus possa mischiare il proprio Dna con quello della malattia umana. Bando Ue sull'importazione

LONDRA - La Commissione europea ha deciso di sospendere le importazioni di tutta la carne e i prodotti di pollo dalla Thailandia. La misura è stata annunciata da un portavoce che ha precisato che la decisione è stata presa dopo aver ricevuto dalle autorità tailandesi la conferma di focolai di questo tipo di influenza.

«MINACCIA PER L'UMANITA'»
L'influenza dei polli costituisce una enorme minaccia per l'umanità e se il virus «impara» a trasmettersi tra esseri umani qualsiasi vaccino sarebbe inutile. È questo l'ammonimento del giornale scientifico britannico «The Lancet». Per il momento non sembra che questo tipo di influenza, conosciuta come H5N1, sia in grado trasmettersi tra esseri umani e l'uomo può contrarla soltanto tramite il contatto con uccelli infetti.
Gli esperti temono però che il micidiale virus, che ha recentemente ucciso cinque persone in Vietnam, possa acquistare la capacità di trasmettersi tra esseri umani mischiando il proprio Dna con quello dell' influenza umana.

SPAGNOLA - Questo «aggiustamento» del Dna è una capacità ben nota dei virus e se questo dovesse accadere nel caso dell'influenza del pollo gli esperti prevedono un disastro paragonabile a quello causato dell'influenza spagnola che nel 1918 uccise 40 milioni di persone e che si pensa fosse passata alla popolazione umana da quella suina. «The Lancet» ha aggiunto che l'influenza è più contagiosa della Sars e che le misure preventive della quarantena sarebbero inutili contro un virus così forte.

OMS - Anche l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) è preoccupata dal fatto che l'epidemia di influenza aviaria si sta diffondendo per tutta l'Asia e potrebbe presto mutare in una forma più letale. Il Giappone intanto ha sospeso le importazioni di polli dalla Thailandia dopo che il senatore thailandese Nirun Phitakwatchara ha confermato che un bambino di 7 anni è stato colpito dal virus.

ALLERTA IN ITALIA - «Allerta sì ma non allarme». Cosi il professor Pietro Crovari, uno dei massimi esperti europei di influenza, commenta le iniziative messe in campo dall'Organizzazione mondiale della sanità per studiare l'evoluzione dell'influenza dei polli in estremo oriente. «Inviando d'urgenza personale specializzato nei paesi colpiti - ha detto il microbiologo dell'università di Genova - l'Oms sta facendo il suo mestiere per studiare i cambiamenti genetici dei virus circolanti.
Se l'influenza dei polli rimane nell'animale o, come è accaduto alcuni anni fa, passa sporadicamente all'uomo non è un problema. Nel 1997 il virus H5 N2 ha provocato 18 casi di malattia ad Hong Kong e 6 morti; nel 2003 in Olanda il virus H7 aveva provocato 80 casi di congiuntivite e un veterinario è morto per polmonite.

PERICOLO POTENZIALE - Il pericolo potenziale, invece - ha sottolineato Crovari, in linea con quabnto sostine «The Lancet» - è legato alla ricombinazione genetica del virus dei polli con un virus dell'influenza umana e alla trasmissione di questo microrganismo da uomo a uomo».
Come è avvenuto nel caso della spagnola del 1918 e dell'asiatica del 1957. Questo evento di ricombinazione, cioè di umanizzazione del virus potrebbe accadere ma è una lotteria sapere quando potrà avvenire. «Fa dunque bene l'Oms - sottolinea l'esperto - a studiare da vicino i ceppi di virus e tipizzarli per vedere se qualche ricombinazione genetica è avvenuta.
Insomma - aggiunge Crovari - si sta con le antenne dritte per vedere se ci sono segnali del passaggio del virus da uomo a uomo; se questo dovesse avvenire sarebbe un fenomeno foriero di pandemia: una infezione non da 8000 casi come la Sars, ma da 2 miliardi di persone malate».

DUE CASI IN THAILANDIA - Intanto il ministro della sanità thailandese ha confermato che due persone sono malate di influenza aviaria, la malattia che ha gia ucciso cinque persone in Vietnam.
23 gennaio 2004

Già tre morti in Vietnam, analisi su altri nove decessi
Oms: l'influenza dei polli più pericolosa della Sars
Il virus H5N1 è lo stesso che a Hong Kong nel '97 causò sei morti su 18 contagiati. Strage di polli in vari Paesi asiatici.
MANILA - Il virus dell'influenza dei polli, che ha colpito diversi Paesi dell'Asia e ha già causato tre morti in Vietnam (due bambini e una donna), potrebbe avere effetti potenzialmente più gravi che la Sars.
È l'allarme che ha lanciato dall'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms). «Se il virus H5N1, o Influenza A, responsabile dell'influenza dei polli si associa al virus comune dell' influenza nell'uomo e diventa trasmissibile, vi possono potenzialmente essere danni molto ampi», ha dichiarato il portavoce dell'ufficio regionale dell'Oms a Manila, Peter Cordingley. Sono in corso esami per stabilire la causa del decesso di altri nove bambini rimasti congiati in Vietnam nello scorso ottobre. Due neonati sono tuttora in ospedale: uno è grave.
In tutto in Vietnam le persone che hanno contratto il virus potrebbero essere quindici. Lo stesso virus H5N1 nel 1997 a Hong Kong causò la morte di sei persone sulle 18 che erano rimaste contagiate. Un milione tra polli e anatre venne distrutto.
Il tasso di mortalità, quindi, è ben più elevato di quello della Sars. Inoltre il virus si propaga con l'aria e non con particelle di secrezioni contaminate, come nel caso della polmonite atipica.

CONTAGIO IN ASIA - I dati in possesso dell'Oms dicono che finora l'H5N1 si può propagare dai polli all'uomo, ma difficilmente da persona a persona. Il virus comunque non si contrae mangiando carne o uova di pollo cotte, anche se provenienti da animali contaminati. In Vietnam almeno un milione di polli sono già stati eliminati per prevenire il contagio. Un altro focolaio emerso lo scorso mese in Corea del sud ha determinato lo sterminio di 1,1 milioni tra polli e anatre.
In Giappone sono morti per l'influenza aviaria 10 mila polli e altre centinaia di migliaia sono state eliminati. In Thailandia il ministro dell'Agricoltura ha dichiarato che la nazione è immune dall'influenza aviaria, ma parte del pollame soffre per il colera dei polli dovuto alla scarsa igiene.
martedì 27 gennaio 2004


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