CAMERA: GLI EMENDAMENTI AL DL COESISTENZA APPROVATI
Ieri sono stati approvati i seguenti emendamenti: dal decreto legge sulla
coesistenza tra colture transgeniche, convenzionali e biologiche, e' stato
eliminata la scadenza del 31 dicembre 2005 per la definizione dei piani
regionali di coesistenza: la camera ha infatti approvato, nonostante il
parere contrario del relatore e del governo, tre emendamenti identici
all'art. 4 del decreto, di Luca Marcora (margherita), Luana Zanella (verdi)
e Luigi Vascon (lega), che prevedevano la cancellazione del termine.
Sono
stati poi approvati un emendamento del governo all'art. 3 che prevede che il
decreto ministeriale per la definizione delle norme quadro sulla coesistenza
abbia "natura non regolamentare"; un emendamento del governo all'art. 4 che
prevede che il fondo che le regioni possono istituire per risarcire
eventuali danni causati dall’inosservanza del piano di coesistenza sia
"finalizzato a consentire il ripristino delle condizioni agronomiche
preesistenti all'evento dannoso"; un emendamento dell'opposizione (primo
firmatario Lino Rava, ds) che prevede che il funzionamento di questo fondo
sia regolamentato dal decreto ministeriale che definisce le norme quadro
sulla coesistenza previsto dall'art. 3; un emendamento del governo che
sostituisce il comma 1 dell'art. 5 (responsabilita'). Con quest'ultima
modifica, viene sancito il diritto del conduttore agricolo che subisce un
danno dall'inosservanza dei piani di coesistenza ad essere risarcito a spese
di chiunque abbia causato i danni. Secondo l'emendamento approvato, "sui
soggetti che non osservano" le misure previste dai piani "incombe l'onere
probatorio derivante dalle misure stesse. Analoga responsabilita' grava sui
fornitori di mezzi tecnici e sugli altri operatori della filiera
produttiva". Sara' il decreto ministeriale sulle norme quadro ad individuare
le diverse tipologie di risarcimento. Lo stesso decreto dovra' stabilire le
modalita' di accesso del conduttore agricolo danneggiato al fondo di
solidarieta' nazionale. Infine, un emendamento di Luigino Vascon (lega),
approvato col parere contrario del relatore e del governo, prevede che
"chiunque non rispetti le disposizioni" sulla moratoria "e' punito con
l'arresto da uno a due anni o con l'ammenda da euro 5000 ad euro 50000".
Mercoledì l'assemblea aveva esaminato l'articolo 1 e l'articolo 2 del
provvedimento, votando i relativi emendamenti ed approvandone tre. All'art.
1 e' stata approvata una proposta di modifica del centrosinistra (primo
firmatario Lino Rava, DS) che inserisce tra i principi generali della legge
il fatto che la coesistenza mira anche a "non compromettere la biodiversita'
dell'ambiente naturale". Al comma 1 dell'art. 2, con un emendamento dei DS
(primo firmatario Lino Rava) e' stata cancellata la dicitura che prevedeva
che le colture transgeniche, biologiche e convenzionali sono praticate
"senza che nessuna determinazioni possa essere assunta al fine di favorire
alcune colture a danno di altre". Al comma 2 dello stesso articolo, e' stato
approvato, col parere contrario del relatore e del governo, un emendamento
di Luigino Vascon (lega) in base al quale la coesistenza e' realizzata in
modo da evitare "ogni forma di commistione tra le sementi transgeniche e
quelle convenzionali e biologiche". La formulazione precedente era che
dovesse essere evitata "ogni forma di presenza occasionale". (Agrapress)
venerdì 21 gennaio 2005
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