La Lega si schiera col leader no global.
Lettera a Chirac dell'assessore friuliano all'agricoltura, Narduzzi. "Non incarcerate Jose Bové, su agricoltura e Ogm ha ragione lui". E lo invita a nomme del consiglio regionale a una conferenza.
ROMA - Chi si sarebbe mai immaginato Umberto Bossi schierato al fianco di Jose Bové, il leader dei no global, il capo degli agricoltori francesi che da Porto Alegre diede il via alle manifestazioni contro le multinazionali?
Eppure, un po' a sorpresa, la Lega Nord esprime solidarietà al baffuto 'barricadero' d'Oltralpe al quale la giustizia francese ha appena revocato la condizionale: se non ci saranno novità, Bové dovrà scontare 14 mesi di carcere, condanna che gli era stata inflitta per reati commessi durante le sue iniziative contro gli Ogm (Organismi geneticamente modificati).
La Lega Nord del Friuli, in rappresentanza del consiglio regionale, tramite l'assessore all'agricoltura Danilo Narduzzi, con una lettera ha espresso piena solidarietà a Bové e invita il presidente Jacques Chirac ad accogliere la domanda di grazia annullando così la sentenza. La lettera della regione, spedita sia al governo e alla presidenza della Repubblica francese, sia al presidente della commissione europea Romano Prodi, esprime poi la massima contrarietà alle produzioni agricole e alla diffusione alimentare di organismi geneticamente modificati. Ma è l'eventualità della carcerazione per Bové a scandalizzare i leghisti friulani.
"L'incarcerazione di un esponente sindacale o di un rappresentante dei lavoratori è gesto degno dei peggiori regimi fascisti e totalitari, tanto è vero che dal dopoguerra a oggi in Francia mai un sindacalista era stato condannato a un così lungo periodo di detenzione", spiega l'assessore Narduzzi esprimendo la sua solidarietà a Bové e spiegando cosa unisce il leader contadino al Carroccio: "Bové condivide con la Lega Nord moltissime idee sul mondo agricolo e sugli Ogm. Anzi, chi vuol confondere la sacrosanta battaglia contro gli Ogm con i black block fa solo del millantato credito. Questo problema, infatti, oltre alla sfera dell'etica, comporta rischi reali per salute, ambiente e agricoltura del mondo intero. Essere contro gli Ogm, dunque, non significa affatto essere antiamericani, o peggio, dei violenti".
Lega contro gli Ogm, dunque. Finora il concetto non era mai stato espresso così nettamente, forse proprio per non confondersi troppo con il movimento anti global. Ma che il Carroccio sia da sempre vicino alle problematiche di agricoltori e allevatori è un dato di fatto: basta ricordare la battaglia leghista sulle quote latte fianco a fianco agli allevatori del Nord. Ma la guerra contro gli Ogm assume anche un significato antieuropeo visto che si invita chiaramente i singoli Stati a non accettare supinamente le direttive dell'Ue su questo argomento. "Insomma - si legge nella lettera - il leader contadino francese e i padani in questa battaglia cavalcano insieme".
E a questo proposito, Narduzzi ha annunciato di voler invitare Bové (carcere permettendo) come relatore alla conferenza regionale sull'agricoltura che si terrà nella prossima primavera. E l'assessore fa anche sapere che di recente la Regione Friuli ha stipulato un accordo con la Carinzia e la Slovenia per creare una macroarea 'Ogm free' dove sia vietata la produzione e la vendita di alimenti che contengano organismi geneticamente modificati.
E se il leader degli agricoltori francesi riuscirà a evitare la galera, chissà che alla prossima manifestazione anti Ogm non lo si potrà vedere a braccetto con il senatur...
tratto da "IL NUOVO"
martedì 17 dicembre 2002
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