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Amazon senza freni: l'impero di Bezos sfida i limiti dell’Antitrust.
NEW YORK - Vende libri. No, gadget elettronici. Macché, gli scaffali dei suoi supermercati traboccano di
frutta e verdura. E che dire della logistica: dalla gestione di container sulle navi alla propria squadriglia di
aerei cargo. Una casa cinematografica con tutti i crismi di Hollywood. I suoi servizi leader di cloud
computing per le imprese. E la promessa nuova tecnologia per migliorare l'assistenza sanitaria. Amazon è tutto questo e, probabilmente presto, anche altro.
mercoledì 14 febbraio 2018
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Non sarà un’asta a distruggerci.
Officine Zero (Oz) nasce sei anni fa per trasformare il fallimento dell’ex-RSI, un’impresa attiva per quasi un secolo, in un’opportunità per la periferia di Roma. Si tratta di una quelle storie da raccontare ovunque, una storia di autogestione, di scambio di competenze, di condivisione di spazi, partita dalla rigenerazione dal basso di un’area di oltre 20.000 metri quadrati che oggi ospita cinquanta lavoratori tra autonomi, artigiani, associazioni, giornalisti e artisti. Qui Oz racconta come e perché un’asta, un gigante della finanza (Bnl/Bnp Paribas) e alcune istituzioni (Comune e Municipio IV) potrebbero mettere fine a questa storia.
mercoledì 14 febbraio 2018
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Il flop di FICO, un inutile luna park americano sul cibo made in Italy.
I visitatori sono circa 500mila, dopo tutta la grancassa mediatica sul grande parco alimentare. I sindaci del territorio sono nettamente contrari all’operazione. Utile, forse, solo allo sbarco in Borsa di Eataly di Farinetti. Questo FICO di Bologna è un vero flop. Ci è stato presentato come il più grande parco agroalimentare d’Europa, ma in realtà altro non è che una mini Disneyland del cibo made in Italy, piuttosto provinciale, sponsorizzata dalla megalomania di Oscar Farinetti e del suo marchio Eataly.
martedì 13 febbraio 2018
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Carrefour ristruttura in Francia: taglio di 2.400 posti, più vendite online, negozi di vicinato e sviluppo dei prodotti biologici.
Per anticipare i nuovi modelli di consumo, la catena francese della grande distribuzione Carrefour ha annunciato un piano-chock di ristrutturazione, che prevede: 2.400 dimissioni volontarie su 10.500 dipendenti delle sedi francesi; riduzione dei costi di due miliardi di euro l’anno entro il 2020 e due miliardi di investimenti annui entro il 2018; riduzione del 5%, entro il 2020, della superficie complessiva dei suoi 247 ipermercati, nessuno dei quali, però, sarà chiuso. Al contrario rispetto a questa posizione, Carrefour ha annunciato che chiuderà 273 discount dell’ex catena Dia, se non troverà un acquirente.
martedì 13 febbraio 2018
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Agricoltura: il pomodoro di Pachino rischia di rimanere fuori dal mercato
Il fenomeno della globalizzazione - Il pomodoro Pachino è coltivato principalmente nella regione Sicilia e nell’Italia meridionale in genere; questo tipo di pomodoro è caratterizzato da una polpa molto gustosa e consistente, una buccia lucente e da un elevato tempo di conservazione. Considerato l’oro rosso, perché è un tesoro conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, per il suo gusto dolce che lo rende adatto soprattutto per preparare insalate ma anche condimenti per pasta ecc. Negli ultimi tempi però il pomodorino di Pachino ha subito un crollo economico, valutandolo molto poco tanto da rischiare di lasciarlo nelle serre.
lunedì 12 febbraio 2018
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Il pomodoro di Pachino schiacciato dai trattati Ue. Gli agricoltori: “Raccoglierlo non conviene. La politica ci prende per i fondelli”.
‘Oro rosso’, è così che chiamano il pomodoro di Pachino. Un tesoro conosciuto e apprezzato in tutto il mondo che però vale molto meno dell’oro. Anzi poco o niente, ormai. Così nel suo comune di origine, all’estremo sud della Sicilia, il pomodoro rimane nelle serre. Negli ultimi mesi il prezzo di mercato è sceso vertiginosamente a causa delle massicce importazioni dai paesi esteri. E a Pachino gli agricoltori rinunciano a raccoglierlo perché non conviene, lo lasciano sulle piante. “Produrre un chilo di pomodoro mi costa un euro, tra l’acquisto della piantina e i costi della plastica, dei gancetti, delle tasse, degli operai che devono raccoglierlo e poi trasportarlo – racconta a ilfattoquotidiano.it Sebastiano Cinnirella, imprenditore agricolo -, adesso il ciliegino si vende a 50-60 centesimi al kg, a 30 il pomodoro da insalata. Non vale la pena raccoglierlo”.
domenica 11 febbraio 2018
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Muos, il pm chiede la confisca del sito e 4 condanne Per il dirigente regionale Arnone e tre imprenditori.
Si avvia alle fasi conclusive il processo con rito abbreviato che vede alla sbarra Giovanni Arnone e i titolari delle imprese che hanno lavorato al cantiere di Niscemi. Sono imputati per abusivismo edilizio e violazione della legge ambientale. Un anno di reclusione e 20mila euro di ammenda ciascuno, ma anche la confisca del Muos, attualmente in funzione, con il consequenziale abbattimento del sito per il ripristino dei luoghi. Si avvia alle fasi conclusive il processo con rito abbreviato che vede accusati tre imprenditori e il dirigente della Regione siciliana, Giovanni Arnone, di abusivismo edilizio e violazione della legge ambientale. Il sito dove sono state installate le parabole per la comunicazione satellitare militare Usa non sarebbe mai dovuto essere autorizzato, perché ricade in un'area di inedificabilità assoluta. È questa la tesi avanzata dalla Procura di Caltagirone, rappresentata dal procuratore capo Giuseppe Verzera, che ha portato a processo non solo questi quattro imputati che hanno scelto il rito abbreviato, ma anche altre tre persone per cui il procedimento, con rito ordinario, inizierà il 4 aprile.
sabato 10 febbraio 2018
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Non solo braccialetti così lavoriamo spiati.
L'Italia si scandalizza per il "braccialetto" Amazon. Un brevetto, niente di più che un'ipotesi futuribile. Ma basta un giro nei magazzini di Leroy Merlin, la multinazionale francese del "fai da te", per scoprire che lì il bracciale che traccia il lavoro già esiste da tempo: si chiama "Gladiator", come a evocare l'accessorio di un antico combattente romano. «L'azienda ha bypassato il sindacato – racconta Massimo Bonini, segretario milanese della Cgil -.
Oltre allo smartphone con il geolocalizzatore, il magazziniere indossa anche questo bracciale che monitora ordini, tempistiche e spostamenti dei colli. Siamo in vertenza, per Leroy Merlin è uno strumento di lavoro obbligatorio». «C'è anche la palla al piede?», si chiede Susanna Camusso commentando il braccialetto Amazon. Ma il sindacato è un pattinatore in difficoltà, perché questa storia dei controlli sul lavoro si fa sempre più scivolosa.
Nonostante leggi, regole, accordi.
sabato 3 febbraio 2018
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Ex Foro Boario: il Comune chiarisca limiti e obiettivi del gruppo di lavoro
Il primo ciclo di incontri di progettazione partecipata presso Agenda 21,per definire il nuovo assetto da dare all’area dell’ex Foro Boario di Corso Australia, si è concluso senza un vero e proprio documento finale, bensì solo con una griglia riassuntiva delle varie proposte e ciò a causa della diversità delle valutazioni dei partecipanti.
L’oggetto del contendere è il project financing, presentato dalla multinazionale francese del bricolage Leroy Merlin, che il Commissario Straordinario De Biagi ha giudicato di interesse pubblico, indicendo, senza alcun forma di partecipazione, una gara di cui è risultata vincitrice la stessa Leroy Merlin, unica partecipante.
Il progetto prevede la concessione dell’area alla società per 50 anni per l’inserimento di unagrande struttura di vendita all’interno della “Cattedrale” dell’Arch. Davanzo (opera esposta al Moma di New York e vincolata dalla Soprintendenza) e la realizzazione di alcune opere tra cui un planetario, un hotel ed il consolidamento del Gran Teatro Geox (struttura di natura provvisoria il cui permesso scade nel 2019).
Il corrispettivo per il Comune è un canone annuo di 70.000 € e la realizzazione di tutte le opere infrastrutturali individuate dalla variante al Piano degli Interventi adottata dopo la gara, tra cui un viadotto i cui svincoli gravano sulla “Cattedrale” e sul monumentale Cimitero Maggiore,alterandone la percezione.
venerdì 2 febbraio 2018
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Padova - Agenda 21: a che punto siamo?
Giunti a questo punto dell’iter sul recupero dell’ex Foro Boario Davanzo in corso Australia, il Comitato Cattedrale Davanzo (CCD) unitamente ad altri Comitati Cittadini, partecipanti ai lavori del gruppo tematico Agenda 21, ritengono necessarie alcune precisazioni.
Premesso che:
il processo partecipato di Agenda 21 ha la finalità di raggiungere ed individuare obiettivi concreti attraverso un consenso tra tutti gli attori e settori della comunità locale per elaborare un piano di azione di medio lungo periodo;
per perseguire adeguatamente tale scopo è necessario avere a disposizione informazioni dettagliate sul progetto e su tutte le sue implicazioni;
al momento non abbiamo potuto accedere a tali informazioni ed i pochi dati presentati su traffico e inquinamento non ci hanno rassicurato.
domenica 28 gennaio 2018
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