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Agricoltura, è allarme: “Con il sistema dei voucher nei campi lavoreranno solo migranti”.

Il reddito accumulato sarà calcolato per il permesso di soggiorno. Gianluca Nigro (Finis Terrae): “Le aziende non andranno più a cercare il pensionato per raccogliere l’uva, ma lo straniero che ha bisogno dei documenti” ROMA – “Uno spostamento scientifico sul lavoro migrante di tutta la partita dell’agricoltura”. È quello che vede nella liberalizzazione dei voucher per il lavoro agricolo stagionale Gianluca Nigro, dell’associazione Finis Terrae, da anni in prima linea con i braccianti stranieri a Nardò, nel Salento, dove nell’estate 2011 i raccoglitori di angurie e pomodori hanno dato vita allo sciopero contro i caporali portando all’introduzione del reato penale di caporalato nel codice. Finis Terrae con la Brigate di solidarietà attiva ha lanciato nel 2010 la campagna ‘Ingaggiami contro il lavoro nero’, raggiungendo l’anno scorso 140 ingaggi regolari per i lavoratori migranti. Un’iniziativa che non avrebbe più senso con l’uso dei voucher per pagare le raccolte di frutta e ortaggi.
giovedì 10 maggio 2012
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Gli negano il permesso di lavoro, un sessantenne No Tav da oggi in sciopero della fame.

Si chiama Antonio Ginetti, ha sessantanni ed è di Pisotia. Un uomo contrario al Tav perché è per la difesa del territorio. Prima, a gennaio viene arrestato e poi viene sottoposto agli arresti domiciliari per i disordini di luglio. Questo, per l'esattezza accade nell'ambito delle operazioni scattate dopo le indagini della Questura di Torino. Un mese fa il G. I. P. ha respinto la sua richiesta di alleggerimento degli arresti domiciliari. Pochi giorni fa invece gli sono stati negati i permessi di uscita per l'attività lavorativa. Dopo quest'ultimo rifiuto, Ginetti non ha resistito e ha reagito scrivendo una lettera pubblica.
giovedì 10 maggio 2012
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Monique, la donna che ha evitato lo sfratto grazie all'aiuto di Occupy.

Per più di un anno dopo che nel gennaio 2011, quando la banca pignorò la casa di Monique White a Minneapolis, lei ha combattuto per rimanere. La scorsa settimana, ha ricevuto una sospensione: mercoledì un rappresentante della US Bank l’ha chiamata per farle sapere che erano disposti a modificare il suo mutuo. Se il tentativo di accordo andrà a buon fine, la quarantaseienne madre single di due figli potrà continuare a stare nell’appartamento e un buon numero di coalizioni di attivisti e vicini, tra cui il gruppo di Occupy Wall Street, potranno segnare una vittoria nella battaglia agli sfratti.
martedì 8 maggio 2012
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La Francia chiama.

François Hollande, socialista, è il nuovo presidente di Francia. Ed è la prima grossa spina nel fianco dell'Europa liberista. Della quale rifiuta le politiche di rigore e quindi il trattato intergovernativo sulla regola d'oro. Lo ha ripetuto instancabilmente, ancora domenica a mezzanotte, davanti alla folla stipata sulla piazza della Bastiglia, una folla mai vista, inattesa, che si è raccolta in tutte le piazze dell'esagono, prima di tutto in quella del suo collegio nella Corrèze, poi nel piccolo aeroporto di Brive, poi all'arrivo nell'aeroporto del Bourget e di là un corteo improvvisato di moto, auto, biciclette ad accompagnarlo - corteo allegro fitto e pericoloso - fino a Parigi, dove il servizio d'ordine ha stentato a fargli strada fino al palco sulla Bastiglia.
martedì 8 maggio 2012
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Bravi europei, ribellatevi! (parola di Nobel dell’Economia).

Gli europei si ribellano, e fanno bene. Così il premio Nobel per l’economia Paul Krugman commenta i risultati delle elezioni in Francia e in Grecia sulle colonne del New York Times. Krugman da tempo critica ferocemente l’austerity decisa dall’asse Merkel-Sarkozy, affermando con convinzione che i tagli portano soltanto alla recessione. Oggi torna a ripeterlo. Ecco la sua analisi, tradotta in italiano.
martedì 8 maggio 2012
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L'orto in città conquista più di 4,5 milioni di italiani.

Gli agricoltori per passione hanno un profilo ben preciso: 40enni colti con il pallino dell’ambiente e del cibo sano, ma anche pensionati attenti al portafoglio. Si chiama “urban farming” e muove ogni anno un giro d’affari di oltre un miliardo di euro, coinvolgendo attivamente oltre 4,5 milioni di italiani. È il trend sempre più diffuso di chi sceglie di portare un po’ di campagna in città, ricavando un orticello dove si può. Si va dai giardini in cui zucchine, lattuga e peperoni prendono il posto di rose e gelsomini ai balconi in cui i pomodori sostituiscono gerani e margherite, fino alle iniziative pubbliche in cui i comuni mettono a disposizione terreni incolti per farne veri e propri orti cittadini. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori. I nuovi “farmer” urbani -spiega la Cia- sono una comunità variegata che cresce di anno in anno: oggi, infatti, il “fai da te” agricolo incuriosisce e attira due famiglie su dieci. C’è chi lo fa per necessità, per tamponare così alle conseguenze della crisi; ma sempre più spesso si tratta semplicemente di appassionati del mangiar sano e dell’aria aperta, “contadini per caso” che dopo il lavoro si cambiano d’abito e imbracciano zappa e rastrello.
sabato 5 maggio 2012
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Braccia rubate all’agricoltura?

Fa impressione leggere i dati provvisori sugli occupati e i disoccupati, relativi al mese di marzo del 2012: il 36% dei ragazzi “attivi” tra i 15 e i 24 anni (esclusi studenti e altri giovani non in cerca di un lavoro) sono senza lavoro. Un giovane attivo su tre è disoccupato. E’ il dato peggiore dal 1992, ovvero da quando l’ISTAT rileva questi dati. Poi leggo, con meno impressione, la notizia riportata dalle agenzie, di un’intervista di Vanity Fair a Renzo Bossi che, dopo le note vicissitudini, dichiara di voler fare il muratore o l’agricoltore, due anni in giacca e cravatta sono stati troppi. Per “il trota”, temporaneamente parcheggiato nella categoria di giovani disoccupati, iniziare l’attività agricola non sarà un problema né per trovare la terra per esercitare, né per trovare il capitale di avviamento. Q uanti di quei 600.000 di giovani disoccupati vorrebbero o potrebbero fare i contadini? Sicuramente non molti, ma il numero è talmente alto che anche una piccola percentuale di interessati ad un futuro bucolico ne farebbero un numero cospicuo.
venerdì 4 maggio 2012
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IL PRIMO NEGOZIO DOVE NON SI PAGA.

Un negozio senza casse. Uno spazio in cui il denaro non vale nulla. Un luogo dove gli oggetti non hanno prezzo. E’ spuntato dal nulla lo scorso sabato a Bolzano, precisamente in Via Rovigo 22/C, e si chiama “Passamano”: é il primo “non-negozio” in Italia basato unicamente sulla filosofia del recupero e del riutilizzo, dove le “cose” valgono tanto quanto servono.
venerdì 4 maggio 2012
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LA 'RIVOLUZIONE' DELLE ENERGIE RINNOVABILI.

Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci. È una celeberrima frase di Gandhi che sembra scritta apposta per descrivere quel che accade oggi al sistema energetico italiano. Fino a non molti anni fa, chi auspicava la rapida diffusione delle fonti rinnovabili in Italia e nel mondo era semplicemente invisibile, inascoltato. Una bella disposizione dell’animo: i bravi ragazzi col pannello fotovoltaico. Le cose serie lasciatele agli esperti, agli industriali, ai manager. Si è passati rapidamente alla delegittimazione: “Le fonti rinnovabili non potranno mai soddisfare la domanda di energia”. Oggi, senza considerare l’idroelettrico il 10% dell’energia elettrica lorda italiana proviene da vento, sole, geotermia, biomasse. Non è insensato affermare che la prossima estate l’installato rinnovabile potrebbe arrivare a coprire del tutto la domanda di energia elettrica italiana.
venerdì 4 maggio 2012
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AMARO LUCANO.

Chiedete a uno dei 3mila abitanti di Viggiano, in provincia di Potenza, che cosa pensi del petrolio. Probabilmente resterà in silenzio, per far parlare l'odore che gli arriva in salotto dal vicino Centro di estrazione e raffinazione oli, oppure le frequenti scosse di terremoto, effetto dell'attività estrattiva, che fanno tremare i muri della cucina. Perché il Centro oli di Viggiano non è tra campagne desolate, ma tra i pochi al mondo a sorgere in un centro abitato, in un comune della Val d'Agri. Terra di petrolio sì, ma anche di prodotti "DOP" come il Canestrato di Moliterno (un tipo di pecorino) e i fagioli di Sarconi.
venerdì 4 maggio 2012
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