L’appello degli agricoltori siciliani e lucani: andiamo a Roma con i trattori.
Mentre la crisi nelle aree rurali italiane diventa sempre più pesante, sono in corso in Sicilia, Basilicata, Sardegna, Puglia e nelle Regioni Meridionali, mobilitazioni degli agricoltori e degli allevatori per riconquistare il diritto al futuro e la dignità del lavoro per le aziende agricole ed allevatrici.
Le ragioni delle mobilitazioni degli agricoltori sono fortemente sostenute da Consigli Comunali e Provinciali e partecipate da movimenti di cittadini e consumatori.
Le vertenze degli agricoltori, mantenendo con forza le piattaforme regionali, si stanno coordinando ed, in alleanza con i Municipi costituiti nella Rete dei Municipi Contadini, stanno unificando le loro vertenze attorno ad una piattaforma unitaria di crisi che chiede a Regioni e Governo Nazionale misure urgenti entro quest’autunno.
In Sicilia ed in Basilicata abbiamo ottenuto con le mobilitazioni che le Regioni dichiarassero lo Stato di Crisi del settore agricolo, prima condizione perché il Governo e le Regioni adottino provvedimenti straordinari anche in deroga alle regole comunitarie ed i dettati di Maastricht.
Le realtà siciliane e Lucane, insieme al Coordinamento dei Comitati degli agricoltori ed alla Rete dei Municipi Contadini chiama ad estendere l’iniziativa e ad una forte mobilitazione perché tutte le regioni meridionali dichiarino lo Stato di Crisi, il Governo nazionale lo sostenga e stanzi immediatamente sulla finanziaria le risorse necessarie ad impedire l’aggravarsi della crisi delle aziende.
Tutti e tutte a Roma il 16 Novembre 2009, per portare le delibere regionali già conquistate e chiedere alla Conferenza Stato Regioni, al Governo ed al Parlamento di garantire fondi e provvedimenti immediati.
A Roma ci arriveremo con i trattori percorrendo in marcia le nostre terre (migliaia di km) e incontrando i cittadini, i movimenti, i nostri colleghi, le istituzioni, per rafforzare l’unità degli agricoltori in lotta e l’alleanza per chiedere la svolta e la Riforma per la Sovranità Alimentare: Reddito alle aziende, salario e diritti ai lavoratori agricoli, prezzo, qualità e diritto al cibo per tutti i consumatori
SOVRANITA’ ALIMENTARE PER SALVARE LE AZIENDE SENZA SE E SENZA MA!
CHIEDENDO:
Che venga dichiarata dal Governo la crisi socioeconomica delle aziende agricole nelle campagne del Mezzogiorno per assumere provvedimenti straordinari anche in deroga alle regole comunitarie e venga istituita una unità di crisi per l’agricoltura formata dal Governo, dalla Conferenza Stato Regioni e dai rappresentanti degli Enti Locali
Che si ridiscutano e si riaprano i termini della ristrutturazione e delle modalità della soluzione per i contenziosi ed i pregressi INPS in modo da consentire a tutti la fuoriuscita dalle pendenze e non solo alle banche di speculare; si avvii la riforma dell’INPS in agricoltura, sempre promessa e mai realizzata.
Che Governi Nazionali e Regionali stanzino urgentemente, come sta accadendo in altri Paesi Europei, risorse finanziarie aggiuntive sulle prossime leggi finanziarie nazionale e regionali anche in deroga alle regole comunitarie, per sostenere il mancato reddito delle aziende agricole e zootecniche che sta determinando forte indebitamento e rischio di chiusura.
Che si realizzi un piano urgente di tutela e rilancio delle produzioni mediterranee con l’obiettivo di restituire reddito alle aziende, diritti e salario giusto ai lavoratori, prezzo, sicurezza alimentare ed accesso ai cittadini.
Che si dichiari la Moratoria di tutte le esecuzioni in danno delle aziende agricole e si rinviino pagamenti per il tempo utile a risolvere la crisi e nelle more dei tempi necessari a varare un piano di rilancio dell’agricoltura mediterranea italiana; si sblocchino urgentemente le risorse e gli incentivi dovuti agli agricoltori in attesa da anni.
Altragricolturanews
sabato 7 novembre 2009
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