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Per un sistema energetico moderno, pulito e sicuro. Contro il ritorno al nucleare.

APPELLO - Al Presidente del Consiglio dei Ministri Al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare Al Ministro dello Sviluppo economico Premesso che: •il nostro Paese è in forte ritardo rispetto agli obiettivi del protocollo di Kyoto: •l’Unione Europea ha scelto di svolgere un ruolo da protagonista nella lotta ai gas serra, fissando degli ulteriori obiettivi al 2020 (il cosiddetto “20-20-20”): ridurre almeno del 20% le emissioni di CO2 (30% in caso di un nuovo accordo internazionale sul clima), arrivare a uno sviluppo delle rinnovabili tale da garantire il 20% dei consumi, migliorare del 20% l’efficienza energetica; •l’Italia paga una bolletta energetica molto cara e dipende quasi esclusivamente dalle importazioni di fonti di energia.

Visto che: •il governo italiano avrebbe deciso di ricorrere al nucleare per produrre il 25% dell’energia elettrica dall’atomo; •se l’Italia decidesse di puntare sul nucleare, inevitabilmente dirotterebbe sull’atomo tutte le attenzioni e le risorse destinate alle fonti rinnovabili e all’efficienza energetica, abbandonando di fatto le uniche soluzioni praticabili per ridurre efficacemente e in tempi brevi le emissioni di CO2;

Considerato che : •l’energia nucleare è una fonte energetica che non solo è più costosa di altre ma non ha risolto nessuno dei problemi noti da anni, come ad esempio la produzione e lo smaltimento delle scorie, la contaminazione durante il funzionamento ordinario, i rischi di terrorismo e proliferazione nucleare, l’approvvigionamento del sempre più scarso uranio, i gravissimi e devastanti rischi connessi a possibili incidenti;

I sottoscritti cittadini chiedono al Governo di cambiare immediatamente politica e impegnarsi per: •un modello energetico moderno, pulito e sicuro, senza nucleare e nuove centrali a carbone, basato su innovazione, miglioramento dell’efficienza, sviluppo delle rinnovabili e sul gas come fonte fossile di transizione, che permetta all’Italia di avvicinarsi agli obiettivi di Kyoto per il 2012 e il rispetto della scadenza europea del 2020; •rendere più efficiente e sostenibile il modo con cui si muovono le persone e le merci; •percorrere quel percorso di modernizzazione già intrapreso con successo dai paesi europei più avanzati - come Germania e Spagna -, che grazie ad una strategia energetica innovativa stanno realizzando un fortissimo sviluppo delle rinnovabili tale da permettere anche a loro nei prossimi anni l’uscita dal nucleare. Firma la petizione online: http://www.legambiente.eu/petizioni.php?idPetizione=44&back=%2Fdocumenti%2F2008%2F1006_nucleare%2Fappello.php&menu=3
Ecopolis

giovedì 8 ottobre 2009


 
News

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