Francia. Kokopelli salva i semi antichi, ma viene condannata.
Kokopelli è un’associazione internazionale di sostegno alle attività nel Terzo mondo e ad una rete di coltivatori che assicura la conservazione e la produzione di semi di 2.000 varietà o specie di ortaggi “antichi” tra cui 600 varietà di pomodori, 350 di peperoni, 130 di lattughe, 200 di zucche, 50 di melanzane, e così via. L´associazione Kokopelli è nata in Francia nel 1999 per proteggere la biodiversità dei semi di ortive e floreali con la produzione e distribuzione di sementi da agricoltura biologica e ha migliaia di soci, progetti di sviluppo in nazioni povere ed edita un manuale per la salvaguardia delle sementi.
Ma mentre si parla di perdita della biodiversità, brevetti sui vegetali e del genoma, aumentano ispezioni e azioni legali contro Kokopelli, perchè la maggior parte delle sementi di piante ortive che conserva e diffonde non sono iscritte nei cataloghi ufficiali. E l’offensiva contro le sementi libere e aperte ha avuto il suo culmine proprio dove Kokopelli è nata: in Francia. L’associazione è stata trascinata al "Tribunal de grande instance" di Nancy dalla società Graines Baumaux, una grande azienda transalpina di vendita e gestione di sementi che l’ha accusata di diffondere senza autorizzazione legale «le vecchie varietà coltivate e di renderle nuovamente accessibili agli ortolani per organizzare una produzione ed una distribuzione di sementi commercializzate su catalogo e su internet con numerosissimi semi». In questo il colosso Graines Baumaux ci ha visto una concorrenza sleale perché sul sito di kokopelli ci sarebbero «numerosissime varietà che non compaiono nel catalogo ufficiale.
Quelli messi in questo modo vendita sono prodotti similari sotto più nomi, sono piante che non possiedono più una qualità suscettibile d’essere commercializzata». L’associazione è stata condannata a risarcire con 50 mila euro la Graine Baumax e a non far valere più l’esclusiva su prodotti non autorizzati alla commercializzazione perché «la scusa secondo la quale questa associazione difende un patrimonio di semi dimenticati non è per niente fondata». (stampalibera.com)
Bioagricoltura Notizie
venerdì 5 giugno 2009
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