I vicentini No Dal Molin non sono un’associazione a deliquere.
Un appello rivolto a tutti i rappresentanti istituzionali per respingere l’assurda ipotesi di associazione a delinquere, paventata dal Questore di Vicenza ai danni degli uomini e delle donne del No Dal Molin.
Noi, uomini e donne eletti nelle istituzioni, siamo al fianco dei cittadini mobilitati in difesa del territorio, del diritto ad essere protagonisti delle scelte che influiscono sulle vite di ognuno, della democrazia che vede la partecipazione ed il dissenso punti fondamentali. Quanto sta avvenendo a Vicenza è tutto questo. Una mobilitazione di migliaia di uomini e donne, di ogni età e credo politico, trasversale, che ha fatto della partecipazione democratica e pacifica il proprio strumento per contrastare una scelta calata dall’alto ed imposta ad una comunità. Siamo rimasti colpiti che il Questore di Vicenza abbia richiamato l’ipotesi dell’associazione per delinquere a carico di questo movimento composito, plurale e pacifico. Per questo noi, rappresentanti a vari livelli delle istituzioni, democraticamente eletti, non possiamo che respingere questa assurda ipotesi, dichiarando piena solidarietà ad un movimento democratico come quello che a Vicenza è mobilitato per contrastare la scelta autoritaria di imporre ad un territorio già pesantemente gravato da servitù militari un’ennesima struttura, come quella prevista al Dal Molin. Saremo quindi al fianco dei cittadini di Vicenza sabato 14 febbraio, proprio per ribadire che la partecipazione ed il dissenso non sono forme delinquenziali, bensì il sale della democrazia.
Primi firmatari
Cinzia Bottene, consigliere comunale di Vicenza
Per adesioni: cbottene@comune.vicenza.it
www.carta.org
giovedì 12 febbraio 2009
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