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DOPO L’OLIO D’OLIVA ETICHETTA OBBLIGATORIA SU TUTTI I PRODOTTI

Nel Padovano l’olivicoltura impegna 280 aziende che coltivano 400 ettari, con un valore di oltre 3,5 milioni di euro Finalmente la decisione dell’Unione Europea di rendere obbligatoria l’indicazione dell’origine dell’olio di oliva: un segnale positivo per le imprese agricole impegnate in questo settore. Coldiretti Padova ricorda che lo storico provvedimento apre la strada all’etichettatura trasparente per tutti i prodotti alimentari che sono ancora anonimi, dalla carne di maiale a quella di coniglio ed agnello, dai succhi di frutta alle conserve vegetali, dal latte a lunga conservazione a tutti i formaggi. “Con la storica svolta dell’Unione Europea – afferma Marco Calaon, presidente di Coldiretti Padova - cadono gli ostacoli alle norme già esistenti in Italia e alle iniziative del Governo e del Parlamento a sostegno dell’obbligo di indicare il luogo di origine e provenienza della materia prima agricola utilizzata per tutti gli alimenti.

“A Padova la produzione di olio d’oliva è concentrata nell’area dei Colli Euganei – spiega Walter Luchetta, direttore di Coldiretti Padova – e copre circa il 6 per cento del quantitativo regionale. Gli ettari coltivati sono circa 400 e la produzione media annua di olio d’oliva si attesta sui 2.300 quintali che permettono di ricavare 250 mila litri d’olio d’oliva. Le imprese agricole impegnate in questo settore sono circa 280, tutte fortemente orientate alla qualità e al rispetto ambientale. In provincia sono attivi tre frantoi: lo storico Frantoio di Valnogaredo, il Frantoi “Colli del Poeta” aperto nel 2003 e, ultimo nato lo scorso anno, il Frantoio “Cornoleda”. La produzione lorda vendibile si attesta sui 3,5 milioni di euro, senza contare l’indotto (vivaismo, frantoi, aziende di imbottigliamento, rivenditori, ecc.) che fa salire il fatturato. L’olio prodotto, nonostante i numeri contenuti, è molto apprezzato e ricercato dai consumatori per il suo gusto fruttato e delicato. E’ significativo che – aggiunge Luchetta - l’Italia, leader nella qualità alimentare, sia promotrice in Europa di una nuova normativa più attenta alla trasparenza degli alimenti per favorire i controlli e consentire ai cittadini di fare scelte di acquisto consapevoli anche dopo i recenti allarmi sanitari, dalla carne di maiale alla diossina al latte alla melamina. Secondo l'indagine Coldiretti-Swg sulle abitudini degli italiani la quasi totalità dei cittadini (98 per cento) considera necessario che debba essere sempre indicato in etichetta il luogo di origine della componente agricola contenuta negli alimenti. Colmare questo ritardo consentirà alle nostre imprese, cooperative e consorzi agrari di valorizzare concretamente il prodotto agricolo nazionale con filiere agroalimentari Made in Italy dal campo alla tavola che potranno avvalersi dei sostegni alla promozione all’estero attraverso lo strumento del credito di imposta”.

Con le mobilitazioni degli ultimi anni la Coldiretti è riuscita ad ottenere l'obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro e extravergine di oliva. Ma l'etichetta resta anonima per la carne di maiale, coniglio e agnello, per la pasta, le conserve vegetali come il pomodoro proveniente dalla Cina e i succhi di frutta, ma anche per yogurt, latticini e formaggi non a denominazione di origine. L’olio d’oliva dei Colli Euganei è prodotto da piante di varietà locali. Il colore è verde oro, delicatamente fine, ottenuto con l’estrazione a freddo, non filtrato e confezionato dopo una accurata decantazione. L’acidità è bassa, compresa fra lo 0,2 e 0,3 per cento a fronte di un limite di legge per l’olio extravergine dello 0,8 per cento. L’alta percentuale di grassi mono insaturi (oltre il 70 per cento) e il basso contenuto di perossidi, assieme alle caratteristiche organolettiche rendono quest’olio un prodotto di vertice, particolarmente apprezzato. Il profumo è delicato e fragrante, fruttato di media intensità e di sapore dolce, con leggeri retrogusti di mandorla, di carciofo e di verde. E’ ottimo per cuocere, friggere e amalgamare, insuperabile come condimento a crudo.

OLIVICOLTURA IN PROVINCIA DI PADOVA Superficie coltivata: 400 ettari Numero olivicoltori: 280 circa Produzione olivicola provinciale: 2.300 quintali di olio d’oliva, pari a 250 mila litri Produzione lorda vendibile: 3,5 milioni di euro senza contare l’indotto (vivaismo, frantoi, aziende, imbottigliamento, rivenditori, ecc.) L’ETICHETTA CON L'ORIGINE SULLE TAVOLE DEGLI ITALIANI §§Cibi con l’indicazione di provenienza Carne di pollo e derivati Carne bovina Frutta e verdura fresche Uova Miele Passata di pomodoro Latte fresco Pesce Extravergine di oliva E quelli senza Pasta Carne di maiale e salumi Carne di coniglio Frutta e verdura trasformata Derivati del pomodoro diversi da passata Latte a lunga conservazione Formaggi non dop Derivati dei cereali (pane , pasta) Carne di pecora e agnello Fonte: Elaborazioni Coldiretti
Coldiretti

martedì 10 febbraio 2009


 
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