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NATO IL TAVOLO PER L'ECONOMIA SOLIDALE

Il rapporto diretto tra consumatori e produttori, preferibilmente del medesimo territorio, apre nuove dinamiche relazionali, sociali e politiche che vanno ben al di là degli angusti spazi e regole che definiscono la tradizionale economia di mercato, verso la costruzione di una economia fondata sulle relazioni. In particolare nell’ambito dell’economia solidale è possibile affermare che la dimensione economica viene posta a servizio di quella sociale e politica.

“E’ questo uno dei passaggi centrali della Carta per la Rete Italiana dell’Economia Solidale, elaborata nel 2007 a livello nazionale - ricorda Alessio Surian di Bio-Rekk che come ricercatore ha documentato queste pratiche all'interno di un progetto Equal - quando a partire da esperienze di rete Lilliputt si è ritenuto importante creare le condizioni affinché iniziative economiche diverse, democratiche, eccellenti e motivate socialmente, radicate nel territorio, trovassero l’occasione per conoscersi e farsi conoscere, aiutare e farsi aiutare, innescare processi economici nuovi, coordinati e partecipati e diffonderli, in una parola fare rete”. “Dopo l’estate abbiamo cominciato a trovarci fra associazioni e cooperative che, seppur in forme differenti, si riconoscono in questi principi – dice Daniele Prendin di Angoli di Mondo - con l'obiettivo di costituire anche a Padova un Distretto di Economia Solidale, cercando di arrivare ad una sintesi fra il pragmatismo di chi è abituato a lavorare per progetti concreti e la necessità di immaginare un percorso fondativo dove si condividano esplicitamente dei valori”.

“L’11 novembre presso la sede centrale di Banca Popolare Etica è nato il Tavolo della Rete dell’Economia Solidale di Padova con un proprio documento di Costituzione e Regolamento di gestione - ricorda Matteo Sandon di Bio-Rekk - sottoscritto da 11 soggetti organizzati. La finalità generale è favorire la nascita di una Rete di Collaborazione ed Economia Solidale tra realtà come i consumatori consapevoli, i gruppi d'Acquisto Solidali, le botteghe del Commercio Equo e Solidale, i produttori locali, le banche del tempo, le cooperative - specialmente quelle sociali – e loro Consorzi, chi fa Finanza Etica e Impresa Sociale, ed infine associazioni culturali, pacifiste ed ecologiste. Dunque un progetto da considerarsi aperto a tutte quelle realtà che già operano, che si sentono parte, o che comunque intendono agire ispirandosi ai valori dell'economia solidale, oltre che ai singoli”.

“Siamo dentro questa nuova sfida perché i processi di globalizzazione accelerano le dinamiche dell'economia di mercato provocando, nei territori locali, uniformazione, sradicamento, oltre a varie forme di degrado ecologico e sociale. I distretti rappresentano una risposta propositiva a questi processi disgregativi. Mirano a valorizzare le risorse locali e a produrre ricchezza in condizioni di sostenibilità ecologica e sociale, ciò che da anni facciamo con i produttori biologici locali” - sostengono Franco Zecchinato di El Tamiso e Emanuela Ussia di AIAB Veneto. “Ci ritroviamo insieme - dicono Giulio Carraro e Tatjana Bassanese - perché si intende una economia fondata ed operante secondo i principi di ecologia, equità, partecipazione e responsabilità, uso sociale degli utili, collegamento solidale in rete, in fondo è ciò che le nostre ONG, Mani Tese e ACS, cercano di attuare con progetti nei paesi del sud del mondo”. "C'è un forte interesse di Banca Etica a partecipare a questa iniziativa" dice Fabio Salviato, presidente di Banca popolare Etica. "Noi possiamo mettere a disposizione le capacità del nostro Ufficio Progetti, in particolare del know-how sul settore energia, nell'ottica di rafforzare il sistema di rete per apportare una progettualità che possa dare un respiro anche nazionale alle inizitive proposte. Sono necessari luoghi fisici simbolici capaci di dare un’indicazione concreta ai consumatori, spesso incerti e vittime di logiche consumistiche". “Il Tavolo lavorerà attraverso gruppi tematici, per promuovere progetti secondo gli interessi e le priorità dei partecipanti. Inizialmente ha fra i suoi compiti quello di valutare quale forma giuridica ed organizzativa risulterà più opportuna, che tenga conto dei principi dell’inclusione e la partecipazione diretta dei soggetti agli organi di gestione del distretto, rendendo normativamente praticabili le attività economiche”, puntualizza Marco Picarella del GIT Padova di Banca Popolare Etica e Federico Zoppei dell'ufficio progetti e sviluppo strategico della Banca, impegnati nel supporto al Gruppo di lavoro sullo Statuto. “Parallelamente alla fase fondativa ci stiamo già muovendo sul concreto – ricordano Davide Sabbadin di Legambiente, tra coloro che coordinano il progetto di costruzione di un impianto di solare fotovoltaico collettivo presso una azienda biologica del padovano, Angelo Sanità di Bio Rekk e Stefano Simonato di Mellarius: “C’è un primo gruppo di lavoro che è nato sul tema del prezzo giusto, condiviso e trasparente e della corresponsabilità nei processi di produzione e nella condivisione dei rischi”. “Se l’obiettivo concreto è la costituzione di un soggetto giuridico operativo e rappresentativo di tutte le diverse componenti dell’economia solidale patavina, non va dimenticato che siamo in contatto con quanto sta avvenendo in altre parti del panorama nazionale – concludono Paolo Rizzi di Mancondo e Matteo Sandon - Infatti sabato saremo a Milano dove il Tavolo padovano è stato invitato alla riunione nazionale della Res, le Reti di Economia Solidale”. Per informazioni ed adesioni al Tavolo per la rete dell’economia solidale: Bio-Rekk: e-mail info@biorekk.org; AIAB Veneto: tel. 049-868.7176; Angoli di Mondo Noventa: Daniele Prendin o Gianni Fortuna, tel. 049-893.1533; Ufficio progetti e sviluppo strategico di Banca popolare Etica: Federico Zoppei, tel. 049-8771183, e-mail fzoppei@bancaetica.com; Legambiente Padova: Andrea Nicolello-Rossi o Andrea Ragona, tel. 049-856.1220, e-mail circolo@legambientepadova.it
Bioagricoltura Norizie

sabato 29 novembre 2008


 
News

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