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Difendiamo il biologico dagli Ogm!

«Il biologico non può ammettere il transgenico e bene hanno fatto Coldiretti, Legambiente e Aiab - presentando ieri la Biodomenica del prossimo 5 ottobre - a esprimere le loro fondate preoccupazioni a proposito del nuovo regolamento UE sull'agricoltura biologica, che dal 1° gennaio 2009 rischia di danneggiare seriamente l'intero comparto della produzione bio».

Lo ha dichiarato Roberto Burdese, portavoce della coalizione ItaliaEuropa-Liberi da Ogm e Presidente di Slow Food Italia, contestando le dichiarazioni di Paolo Carnemolla, presidente di Federbio, secondo il quale in questo modo si farebbe disinformazione a proposito del biologico. «Stabilire una soglia dello 0.9% per la contaminazione accidentale da Ogm nel biologico (ovvero la soglia minima, al di sopra della quale è impossibile etichettare un prodotto come Biologico) significa azzerare qualunque garanzia nei confronti del consumatore. Lo abbiamo contestato, come Coalizione, quando la normativa era ancora in discussione; lo ha contestato il Parlamento Europeo che ha chiesto (con un voto a larghissima maggioranza) che la soglia venisse fissata allo 0,1%, ovvero allo zero tecnico misurabile; lo contestiamo adesso che la norma sta per entrare in vigore» ha ribadito Burdese.

«Il Governo Italiano deve difendere un comparto produttivo fondamentale non solo dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista dell'immagine del made in Italy in ambito alimentare: è urgente che il Ministero dell'Agricoltura valuti la possibilità di un decreto restrittivo che porti la soglia italiana allo 0.1%. E se questo significa fronteggiare con l'Unione Europea una procedura di infrazione, il Ministero sappia che avrà al suo fianco le 32 organizzazioni che fanno parte della coalizione ItaliaEuropa-Liberi da Ogm, alle quali si riferiscono oltre 10 milioni di imprese e consumatori». «Minimizzare il problema» conclude Roberto Burdese «non serve a nessuno, se non a quelle industrie alimentari che possono trarre vantaggio da una situazione meno disciplinata; ma certo non serve né ai consumatori, che hanno il diritto di sapere che tipo di prodotti acquistano, né ai produttori biologici di piccola e media scala, che in Italia sono la stragrande maggioranza». LA COALIZIONE ITALIAEUROPA LIBERI DA OGM E' COMPOSTA DALLE SEGUENTI ORGANIZZAZIONI: Acli, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Agci Agrital, Aiab, Alpa, Assocap, Avis, Cia, Cic, Città del Vino, Cna, Codacons, Coldiretti, Confartigianato, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Coop, Copagri, Fedagri, Federconsumatori, Focsiv, Fondazione Diritti Genetici, Greenpeace, Legacoop agroalimentare, Legambiente, Libera, Res Tipica, Slow Food Italia, Unci, Vas, Wwf. Il coordinatore della Coalizione ItaliaEuropa-Liberi da Ogm è Roberto Burdese, Presidente di Slow Food Italia.


Green Planet

martedì 7 ottobre 2008


 
News

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