ABBIAMO CATTIVE NOTIZIE: GLI OGM SALVERANNO IL MONDO!
Ritorniamo su un tema di attualità che comunque si sta sedimentando nel suo
carattere d'urgenza ma che ora esplode in tutta la sua drammaticità.
L'esplosione sociale è l'ultima mossa verso lo scacco matto, da cui usciremo
solo con gli ogm. La crisi alimentare, il consumo di carne, i biocarburanti.
Ricapitoliamo. Il presidente del Consiglio Romano Prodi nel bell'intervento
ospitato oggi su la Repubblica scrive che: Miliardi di persone soprattutto
in Africa, in Asia e in America centro-meridionale, sono colpiti da un
progressivo e insostenibile rincaro di tutti i prodotti agricoli, dal grano
alla soia, dal riso al mais, dal latte alla carne. Ogni giorno scoppiano
rivolte e si ha notizie di repressioni.
Spiega quindi come in un Suv alimentato con biodiesel siano necessari 240
chilogrammi di mais per 100 litri di etanolo, ovvero la quantità di cereali
sufficienti a nutrire per un anno un cittadino dell'estremo oriente. Dove
andiamo con 100 litri di carburante?
L'apertura verso i temi "ecologici", come i cronisti più sclerotizzati
amavano descrivere le mosse dell'anno scorso del quasi ex presidente Usa
George W.Bush , quando improvvisamente ha iniziato a muoversi in lungo e in
largo per il continente americano per promuovere i "biofuel", in realtà
nascondeva, forse, l'ennesima sofisticata mossa della lobby delle grosse
industrie.
Tra le caratteristiche principali dell'omologazione globalizzata delle nuove
classi medio alte ( che avremmo potuto un tempo chiamare "borghesi") di quei
paesi, come l'India, che stanno vivendo un importante sviluppo economico, vi
è il consumo della carne. Una dieta ricca di legittime proteine animali al
posto di una alimentazione prevalentemente vegetariana, come è nella
tradizione di certi luoghi, è un blasone che si acquisisce di status.
Queste due notizie, apparentemente slegate tra loro, nascondono l'insidia
conosciuta. Per produrre biocarburanti e foraggio alimentare per gli
allevamenti di bestiame chiaramente servono cereali.
Secondo le previsioni della FAO la produzione cerealicola mondiale nel 2008
è destinata a crescere del 2.6 %, per attestarsi intorno alla quantità
record di 2.164 milioni di tonnellate. Il grosso della crescita riguarderà
il grano, per l'aumento delle aree seminate in molti paesi produttori.
«Se l'aumento di produzione previsto per il 2008 si materializzerà, nella
nuova stagione 2008/2009 potrebbe attenuarsi l'attuale situazione di
scarsità dell'offerta cerealicola mondiale», afferma il rapporto.
Ma ovviamente molto dipenderà dalle condizioni climatiche, avverte la FAO,
ricordando che un anno fa, in questo stesso periodo, le prospettive per la
produzione cerealicola 2007 erano molto più rosee di quanto non sia stato
poi l'esito reale. Condizioni climatiche avverse hanno infatti distrutto le
coltivazioni in Australia e ridotto i raccolti in molti altri paesi,
specialmente in Europa.
«Nella nuova stagione, sarà ancora più importante avere condizioni
climatiche favorevoli, perché le scorte mondiali sono ormai al minimo».
Secondo le proiezioni FAO, le scorte mondiali di cereali dovrebbero
raggiungere nel 2007/2008 405 milioni di tonnellate, il loro minimo in 25
anni, 21 milioni di tonnellate in meno rispetto al livello già assai ridotto
dell'anno precedente.
Domenica sera, 13 aprile, nel corso del fondo di Sergio Romano durante il
telegiornale di La7, ha affrontato con la sua solita serafica calma il tema
della crisi alimentare. L'analisi dell'ambasciatore conclude con un
ammonimento: l'Europa deve abbandonare "prevenzione e pregiudizi" nei
confronti degli ogm.
Ma se la gente è nella maggior parte contraria all'utilizzo di ogm, come mai
i mezzi di comunicazione sono concordi nel vedere come unica soluzione ad un
problema di consumi il loro utilizzo e come avverrà?
Quanto è accaduto questa settimana in Francia dove il governo di François
Fillon, sotto l'ala vigile del presidente Sarkozy, ha avviato l'iter per il
nuovo testo di legge che regolamenta gli organismi geneticamente modificati
anticipa quello che potrebbe accadere anche in altre parti.
Si cercherà di accordare una prevenzione formale al problema, per
accontentare le esigenze di chi è contrario agli ogm, ma poi si aprirà la
strada alle nuove coltivazioni per offrire una soluzione al problema dei
consumi. (fb)
Green Planet
domenica 20 aprile 2008
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