COLDIRETTI INTERVIENE SULL'ESAME IN CONSIGLIO REGIONALE DI 4PDL PER IL VENETO OGM FREE
OGM FREE: UNA SCELTA DI CAMPO COERENTE PER LO SVILUPPO DEL VENETO.
17 novembre 2004 - “Il decreto nazionale spiana la strada per una scelta chiara e responsabile a livello regionale, per garantire la libertà di imprenditori e consumatori. Ora però la Regione non deve giocare a rimpiattino, ripetendo inutilmente ciò che il governo nazionale ha già deciso, ma è sollecitata ad assumere una propria linea all’interno di un quadro definito. Perciò è importante che il Consiglio Regionale prenda in mano i disegni di legge depositati in materia e metta come priorità di fine mandato la promulgazione di una legge chiara e lungimirante”.
E’ questo il commento di Coldiretti Veneto al recente decreto legge sulla coesistenza tra coltivazioni transgeniche e tradizionali, che prevede di fatto una moratoria in attesa della definizione di linee guida precise da parte del governo.
“Si tratta di una scelta di campo – spiega Eugenio Zaggia - coerente alle direttrici individuate per lo sviluppo del Veneto dei prossimi anni. Ovvero se la carta vincente è quella della qualità e dell’innovazione, va preso atto che gli OGM non conducono verso nessuno di questi due traguardi. Ciò significa che a fianco del blocco all’immissione in pieno campo va potenziata la ricerca pubblica sui rischi di inquinamento genetico da colture transgeniche.
E’ bene chiarire ancora una volta – sostiene Zaggia - che gli OGM sono solo una particolare applicazione della scienza biotecnologica e che Coldiretti non si sogna minimamente di mettere in discussione tutte le altre azioni biotech che hanno consentito risultati formidabili nel settore agroalimentare.
Proprio la scienza ad oggi mette in guardia dal rischio che le coltivazioni OGM trasferiscano il carattere transgenico a quelle normali per deriva o inquinamento, e che quindi compromettano di fatto al libertà di scegliere colture non OGM, sia ai produttori che ai consumatori.
Le recenti indagini sui consumatori hanno da tempo evidenziato una aperta diffidenza agli alimenti con OGM, accrescendo la domanda di alimenti OGM free.
“Crediamo che bandire l’ogm dalla agricoltura veneta oggi significhi porre una base di ulteriore differenziazione delle nostre produzioni da quelle di altri Paesi, proprio a vantaggio dei già elevati e riconosciuti standard qualitativi”.
Non a caso gli OGM sono applicati alle coltivazioni di commodities in Paesi dal potenziale produttivo enormemente più elevato del nostro e in grado di concorrere sul versante dei costi di produzione. Verso di loro i nostri imprenditori possono competere solo valorizzando i contenuti qualitativi delle produzioni e in questo senso l’ogm free appare un investimento.
Sensibili a questa scelta sono già oltre 130 consigli comunali del Veneto che hanno deliberato per mantenere il proprio territorio libero da OGM (per una superficie pari a circa il 25% di quella regionale).
Coldiretti Veneto
mercoledì 17 novembre 2004
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