CRITICAL BOOK & WINE.
critical book & wine, il mercato degli editori
e dei vignaioli indipendenti -
Milano Leonkavallo 17, 18, 19 novembre 2006.
Libri da gustare - vini da leggere,
contro il libro-cibo spazzatura, contro il supermercato del libro-cibo, per l’autopromozione, il prezzo sorgente e la coproduzione.
Critical book & wine nasce dalle esperienze di Terra e libertà/Critical Wine e del Centro Sociale
Leoncavallo, luogo storico di sperimentazione di saperi e pratiche innovative.
Critical book & wine è un’esperienza di cooperazione alla quale partecipano scrittori, editori, artisti,
intellettuali dalle provenienze più diverse, i quali non si accontentano più di urlare alla luna il proprio
disappunto per lo stato della cultura italiana, ma intendono farsi direttamente promotori di pratiche di
trasformazione di tutta la filiera produttiva, distributiva e commerciale.
Libri da gustare, vini da leggere. Contro il libro e il cibo spazzatura. Contro il supermercato del
libro e del cibo. Per l’autopromozione, il prezzo sorgente, la coproduzione.
Che il mercato editoriale viva un grande momento di crisi è acclarato. Che esistano molteplici relazioni
tra la crisi dell’editoria colta, di ricerca e quella dell’agricoltura contadina è un dato meno conosciuto.
Eppure, i mercati del cibo e dei libri si somigliano moltissimo. In ambedue i campi, per sopravvivere
occorre:
- avere dimensioni industriali che sono la negazione intrinseca della produzione di qualità;
- essere condizionati dal circuito di distribuzione e commercializzazione che impone il numero, i tempi
e i costi dell’uscita del prodotto;
- il successo del prodotto deriva più dalla forza del marketing che dal suo contenuto;
- i costi al consumo continuano ad aumentare mentre gli utili del produttore, quando ci sono, seguitano
a diminuire;
- produttori e consumatori vivono lo stesso impoverimento economico che va di pari passo con l’impoverimento
della produzione socio-culturale nel suo complesso;
- i luoghi di commercio, per corrispondere alle necessità della filiera produttiva dominante, sono sempre
più grandi e sempre più pieni di cibo come di libri spazzatura. In questi luoghi si vendono montagne
di prodotti che continuano a chiamarsi libri o cibo, in effetti sono luoghi di vendita di spazi, di un
prodotto industriale che è spazzatura prima ancora di essere consumato;
- gli iperspazi del consumo sono non luoghi della cultura e non luoghi del cibo; sono invece luoghi in
cui la spazzatura è il prodotto di punta;
- libri e cibi devono essere venduti in grande quantità, devono essere di facile consumo, iperpublicizzati
e sovraesposti. È diffusa l’opinione che vi sia una sovrapproduzione libraria, ma nel mercato librario
non si trovano tanti libri; se ne trovano invece pochi di quei pochi che devono essere venduti in
grande quantità. Per il resto, i libri esistono per piccole nicchie di lettori o vivono nel silenzio e nell’invisibilità.
D’altronde, per i libri come per qualsiasi altro prodotto, si acquista ciò che si vede e ciò che è
invisibile non può essere acquistato.
La cosiddetta legge di mercato esige che vi sia un fenomeno di concentrazione e di semplificazione dei
prodotti. Pochi grandi editori o industriali agricoli e ancor meno catene distributive regolano e controllano
il mercato dei cibi e dei libri spazzatura. Il resto si uniforma o sparisce.
Gli effetti sono palesi: per esempio si stampano tantissimi libri, ma i libri non si trovano nelle librerie e
il loro prezzo al pubblico, se non è abbattuto dal trash, è molto alto.
Contro questa realtà che sembra ormai naturale si può e si deve reagire.
Critical book & wine al Leoncavallo è una proposta innovativa di concepire, produrre, distribuire e
commercializzare i libri e i cibi.
Critical book & wine intende favorire la nascita di economie, relazioni sociali, culturali e ambientali
profondamente diverse, abbattere i prezzi dei libri e dei cibi al consumo, favorire la circolazione degli editori
e dei vignaioli indipendenti, l’autopromozione, la filiera diretta, la coproduzione, il prezzo sorgente.
Per questo il 17, 18, 19 novembre, al centro sociale Leonkavallo, si incontreranno
40 editori e 40 vignaioli, per leggere dei vini e gustare dei libri.
Tra gli editori che hanno aderito segnaliamo
Agenzia X, Bollati Boringhieri, Coniglio Editore, Costa e Nolan, DeriveApprodi, Editori Riuniti,
Edizioni e/o, Eleuthera, Fratelli Frilli, Iperborea, manifestolibri, Meltemi, Meridiano Zero, Mimesis,
Minimum fax, NDA, Ombre Corte, Quodlibet, Shake, Spartaco, Voland.
Tra i vignaioli partecipanti segnaliamo
Azienda agricola Spagnol Eris, Guia di Valdobbiadene (Tv), Veneto.
Rottensteiner, Mazzon (Bz), Alto Adige.
Roagna-Azienda Agricola I Paglieri, Barbaresco (Cn), Piemonte.
Cascina Besciolo, Gorzegno (Cn), Piemonte.
Cooperativa Agricola Valli Unite, Costa Vescovato (Al) Piemonte.
Azienda Agricola La Viranda, Calamandrana (At), Piemonte.
Casina di Cornia, Castellina in Chianti (Si), Toscana.
La Busattina, S. Martino sul Fiora, Manciano (Gr), Toscana.
Azienda Agricola La Distesa, Cupramontana (An), Marche.
Azienda Agrobiologia Aurora, Affida (Ap), Marche.
Azienda Agricola Cascina Sant’Ubaldo, Acqui Terme (Al), Piemonte.
Azienda Agricola Novaia, Marano di Valpolicella (Vr), Veneto.
Amilcare Alberici, Boretto (Re), Emilia Romagna.
Fattoria Cerreto Libri, Pontassieve (Fi), Toscana.
Fattoria Castellina, Capraia e Limite (Fi), Toscana.
Terra d’Arcoiris, Chianciano Terme (Si), Toscana.
Azienda Agricola Le Tre Stelle, San Gimignano (Si), Toscana.
Cooperativa Agricola Paterna, Terranova Bracciolini (Ar), Toscana.
Cantina Giardino, Ariano Irpino (Av), Campania.
Azienda Agrituristica Biologica Fiorano, Cossignano (Ap) Marche.
Per informazioni:
Associazione culturale critical book, via P. Bonafede, 18, 40139 Bologna -
tel. 051.19980213, fax 051.3371700,
info@criticalbook.org
Critical Book
martedì 3 ottobre 2006
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