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LEONARDO: dove lo sciopero incontra l'economia di guerra.

Sciopero generale del 28 novembre: in Veneto la mobilitazione punta sul blocco di Leonardo a Tessera, con concentramento alle 10.30 al parcheggio del Casinò di Ca’ Noghera. In Veneto lo sciopero generale del 28 novembre può assumere – in continuità con le mobilitazioni d’inizio autunno – una forma che supera la dimensione classica dell’astensione dal lavoro. L’indicazione che è emersa nelle assemblee e nei percorsi di avvicinamento alla giornata è quella di una generalizzazione dello sciopero, intesa nella fattispecie come estensione della protesta ai punti ritenuti strategici nella filiera dell’economia di guerra. Ed è in questo contesto che si colloca il blocco dello stabilimento Leonardo S.p.A. a Tessera, uno dei poli più rilevanti dell’industria militare italiana.

La scelta è quasi naturale: negli ultimi mesi il tema della spesa militare e del ruolo dell’industria bellica nazionale è diventato terreno di confronto pubblico, anche alla luce della partecipazione italiana alle dinamiche di escalation globale e del sostegno – diretto o indiretto – al genocidio in Palestina. Il parallelismo tra l’aumento degli investimenti nel settore della difesa e la progressiva riduzione delle risorse destinate a scuola, sanità e welfare trova una conferma concreta proprio nella legge di bilancio attualmente in discussione, dove la crescita delle spese militari convive con tagli e definanziamenti nei principali servizi pubblici. Leonardo rappresenta uno dei principali attori europei nel campo dell’aerospazio e della difesa, con un portafoglio che comprende sistemi elettronici, piattaforme a uso duale e tecnologie impiegate in vari scenari di conflitto. Il sito di Tessera, in particolare, è considerato un punto significativo nella filiera della produzione militare nazionale. L’obiettivo del blocco è intervenire su uno dei nodi concreti dell’economia di guerra, interrompendone – per quanto possibile – il funzionamento quotidiano e rendendone visibile il ruolo. Si tratta di un approccio che rispecchia la nuova grammatica dello sciopero osservata in questo autunno: una pratica che prova a incidere direttamente sui luoghi considerati strategici per l’orientamento politico ed economico del Paese. Il blocco di uno stabilimento come quello di Leonardo è, in questo senso, un modo diretto per chiamare in causa le scelte strategiche del governo italiano in materia di difesa e politica estera, mettendone in luce priorità e contraddizioni. Da qui deriva una rivendicazione centrale che resta inequivocabile: una diversa allocazione delle risorse pubbliche e una presa di distanza dall’economia di guerra, ritenuta corresponsabile di intensificare le disuguaglianze. Il messaggio che attraversa la mobilitazione può riassumersi nelle parole ormai ricorrenti nelle piazze: “Fuori Leonardo dalle nostre città. Fuori la guerra dalle nostre vite.”

Organizzazione della giornata Il concentramento è previsto alle 10:30 nel Parcheggio del Casinò Ca’ Noghera, in via Paliaga a Tessera. Da qui prenderà corpo la mobilitazione, che procederà seguendo le indicazioni del veicolo di apertura e delle persone incaricate del coordinamento. Per chi arriva in aereo è stato predisposto un servizio di navette con cadenza di cinque minuti dall’ingresso “VCE parcheggio al volo” (via Galileo Galilei 30/1). Da Venezia è possibile raggiungere l’area tramite il Bus 5, il servizio ATVO e le linee Alilaguna. Partenze dal territorio Padova – ore 9:00, fermata Flixbus via Sarpi – Info: 379 3140261 Schio / Alto Vicentino – Info: 340 3015919 Trento – ore 7:30, CS Bruno – Info: 339 2838104 Treviso – ore 9:00, CS Django – Info: 339 2590327 Venezia – ore 8:15, Piazzale Roma – Info: 345 4211379 Vicenza – ore 9:00, CS Bocciodromo – Info: 380 7543792

Assistenza legale e sanitaria La giornata sarà accompagnata da un legal team disponibile per fornire indicazioni pratiche e supporto in caso di necessità. Sarà inoltre operativo un team sanitario, dotato di acqua, teli termici, tappi per le orecchie e materiali utili al sostegno dei partecipanti. Dotazioni consigliate Gli organizzatori suggeriscono di portare oggetti sonori (come pentole), bandiere palestinesi o kefiah, oltre a cibo, acqua e abbigliamento adeguato alla permanenza prolungata all’aperto. L’uso di dispositivi di protezione personale è lasciato alla valutazione individuale. (fonte: https://www.globalproject.info)
https://www.globalproject.info

martedì 25 novembre 2025


 
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