UNIVERSITÀ DI PADOVA: STIPENDI GIUSTI, ORA!
📢 BASTA SALARI DA FAME ALL’UNIVERSITÀ E IN TUTTI GLI APPALTI DEGLI ENTI PUBBLICI.
Come ADL COBAS condividiamo e rilanciamo la raccolta firme promossa da lavoratrici e lavoratori in appalto presso l’Università di Padova.
Le loro richieste sono anche le nostre: da tempo infatti chiediamo che venga istituito un tavolo di confronto per ottenere condizioni di lavoro e salari dignitosi.
Abbiamo chiesto:
• l’adeguamento delle retribuzioni nei servizi in appalto (pulizie, portierato, biblioteche, musei) al reale costo della vita;
• di seguire l’esempio del Consiglio Comunale di Padova, che ha appena approvato una mozione per introdurre nei bandi pubblici un salario minimo non inferiore a 9 euro l’ora;
• di prevedere da subito, in attesa delle nuove gare d’appalto:
- superminimi salariali per chi lavora negli appalti universitari;
- buoni pasto per tutto il personale esternalizzato.
🎯Grazie anche alle cause legali che abbiamo promosso e vinto contro CIVIS, l’Università non applica più il CCNL Servizi Fiduciari, riconosciuto da molti Tribunali in violazione dell’art. 36 della Costituzione. E’ ora che anche il CCNL Multiservizi, applicato a quasi tutti dipendenti indiretti, venga bandito dagli appalti dell’Ateneo
💪Continuiamo insieme questa battaglia per lavoro dignitoso, salari giusti e pari diritti per tutte e tutti!
📝Firma anche tu la petizione e sostieni le lavoratrici e i lavoratori degli appalti UNIPD!
https://docs.google.com/.../1FAIpQLSeL.../viewform...
APPELLO DEL PERSONALE IN APPALTO UNIPD
Per un lavoro degno, stabile e ben retribuito.
Appello del personale in appalto Unipd
Si è recentemente tenuta la presentazione del progetto di gestione 2025-2031 dell’Orto Botanico dell’Università di Padova.
Presente la Magnifica Rettrice e i più importanti dirigenti universitari, sono stati illustrati i bilanci degli anni passati e dipinti brillantemente i programmi per il futuro.
Si è parlato del prestigio di avere in città un Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco, si sono illustrate le possibilità di guadagno.
Ma sugli spalti e nel report mancano completamente le lavoratrici e i lavoratori!
Le persone che quotidianamente rendono possibile i servizi di Unipd, che permettono alla stessa università di funzionare, compaiono giusto come una nota di spesa.
Spesso nessuno ci nota e, ben che vada, ci scambiano per tirocinanti, per volontari, ma siamo vera e propria forza lavoro, non possiamo accettare di essere solo un appunto nel bilancio.
Nel sito museale più importante dell’Università di Padova delle persone che lavorano non si parla. Lo stesso ovviamente accade per tutte le altre lavoratrici e lavoratori in appalto.
L’Universitá di Padova conferma, ancora una volta, di essersi trasformata da uno dei più importanti luoghi di studio e ricerca al mondo a vera e propria azienda in cui si persegue il massimo profitto economico con il minimo della spesa.
Per quanto ancora l’Università continuerà a far finta di non sapere in che condizioni sono sottoposti i dipendenti delle cooperative a cui appalta il presidio e il funzionamento dei propri siti universitari e museali?
Negli appalti dell’Università dilagano assunzioni part-time e a scadenza breve che ci sottopongono al precariato. Troppo spesso lavoriamo con contratti poveri come il Multiservizi, il Servizi Fiduciari o il Ccnl delle Cooperative sociali. Spesso guadagnando una cifra che va fra i 7 e 8 euro lordi.
Fatichiamo ad arrivare a fine mese, e in molti casi non sappiamo se tra tre mesi avremo ancora un lavoro.
Se proviamo a rivendicare i nostri diritti i nostri datori di lavoro (quasi sempre cooperative) ci rispondono che la responsabilità è di Unipd che non stanzia abbastanza fondi per il lavoro.
L’università però rimane sorda alle nostre richieste: non considerandoci suoi dipendenti continua a imporci precarietà e bassi salari.
È giunto il momento di dire basta all’uso endemico delle esternalizzazioni al ribasso utilizzato dall'Università di Padova, strumento che colpisce trasversalmente giovani alle prime esperienze lavorative, magari studenti dello stesso ateneo, persone che hanno una famiglia da mantenere e chi invece vorrebbe crearne una ma che si trova impossibilitato nel farlo.
Chiediamo:
- stabilizzazione;
- contratti adeguati;
- stipendi consoni al costo della vita;
- un tavolo di trattativa con cui Unipd si impegna a riconoscere la responsabilità nei nostri confronti: basta considerarci dei fantasmi, come se le condizioni di lavoro non fossero decise dalla stessa Università di Padova.
Le lavoratrici e i lavoratori degli appalti Unipd
Altragricoltura Nord Est
martedì 11 novembre 2025
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