Appuntamenti: MERCOLEDI 12 NOVEMBRE 2025 - PFAS una contaminazione persistente, invasiva e pericolosa.
Mercoledì 12 novembre alle 20:30 presso la nuova sede di AltrAgricoltura Nord Est, sarà presentato il libro “PFAS, una contaminazione persistente, pervasiva e pericolosa” a cura di Vincenzo Cordiano presidente di ISDE Veneto e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio PFAS, e Vitalia Murgia pediatra e formatrice.
I curatori saranno presenti alla serata!
Questo libro è una raccolta di saggi scritti da esperti nazionali e internazionali sui cosiddetti “composti chimici per sempre”. Le sostanze perfluoroalchiliche, conosciute come PFAS, sono diventate una presenza onnipresente nella nostra vita quotidiana, dai rivestimenti antiaderenti alle attrezzature da cucina fino agli impermeabili e ai prodotti per la cura personale.
Tuttavia, dietro a questa diffusa presenza si celano numerose problematiche che la politica, il sistema produttivo e i cittadini devono affrontare.
In “PFAS, una contaminazione persistente, pervasiva e pericolosa”, gli autori ci guidano attraverso un viaggio informativo e rivelatore nel mondo dei PFAS, esponendo la loro storia, la loro diffusione e gli impatti che hanno sulla salute umana e sull’ambiente.
Molti PFAS sono interferenti endocrini e alcuni sono cancerogeni, per cui sono stati chiamati in causa in molte delle malattie croniche-degenerative che affliggono l’uomo moderno e in alcuni tipi di cancro.
Attraverso una ricerca approfondita e accessibile, il libro getta luce sulle connessioni tra i PFAS e questioni cruciali come l’inquinamento dell’acqua potabile, le malattie croniche, i rischi per la biodiversità e le numerose mobilitazioni che sono state promosse per fermare la loro diffusione.
Oltre alla presentazione del libro, dopo la sentenza di condanna del tribunale di Vicenza, i medici di ISDE faranno il punto sulla situazione attuale:
* BONIFICA MITTENI
* ANALISI PRODOTTI AGRICOLI E ALIMENTI
* INCENERITORI
* NUOVI LIMITI PER L’ACQUA POTABILE
Ore 19:00 APERITIVO CON PICCOLO BUFFET
Ore 20:30 PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Vi aspettiamo numerosi e per favore passate parola!
Questo ciclo di incontri tratta di problematiche legate al territorio ma non solo.
INQUINAMENTO E AMBIENTE RIGUARDANO TUTTE E TUTTI A LIVELLO PLANETARIO
MOBILITATEVI!
Saluti, AltrAgricoltura Nord Est
Di seguito la risposta del comitato ISDE all’articolo uscito sul Mattino di Padova il 5 novembre e che trovate in allegato.
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In relazione alla segnalazione del Coordinamento Comitati di Padova sull’inquinamento da PFAS dell’acqua potabile di Padova ed alla relativa risposta di AcegasApsAmga (Il Mattino del 5 novembre) come Medici per l’Ambiente, ISDE sezione di Padova, ci sembra doveroso intervenire.
Come già detto dal prof. Gianni Tamino, quello che preoccupa è l’accumulo di questi inquinanti che hanno la caratteristica di non essere eliminati dall’organismo, ma di depositarsi in vari organi e apparati, esplicando la loro azione nociva. Sono interferenti endocrini, cioè competono con il nostro sistema ormonale, comportando alterazioni e malfunzionamenti e proprio come i nostri ormoni agiscono a piccolissime quantità; alcuni sono cancerogeni certi o sospetti; non esiste una dose minima al di sotto della quale possiamo dire di essere in sicurezza.
Negli anni abbiamo assistito al progressivo dimezzamento del limite di queste sostanze nell’acqua potabile, da 500 nanogrammi/litro, a 300 ng/l, a 100 ng/l, nuovo limite italiano e d europeo, applicabile a partire dal 2026.
La dose ammessa per kg di peso corporeo è passata da 1.500 ng/kg al giorno a 6ng/kg la settimana per il PFOA, e da 150 ng/kg/giorno a 13ng/kg/settimana per il PFOS (EFSA 2018).
PFOA e PFOS sono i più conosciuti dal punto di vista degli effetti di danno alla salute e non sono più in produzione, ma li troviamo lo stesso nell’ambiente e nell’acqua; il composto PFBa, acido Perfluorobutanoico, avente le medesime caratteristiche di persistenza nell’ambiente e di accumulo negli organismi viventi, ce lo troviamo nell’acqua potabile, grazie ad azioni criminali che rischiano di provocare un disastro ambientale.
Per la tutela della salute deve essere applicato il Principio di Precauzione: le sostanze perfluoroalchiliche, le PFAS, vanno eliminate dall’acqua potabile, anche in considerazione del fatto che la contaminazione della nostra acqua è in atto da anni e le concentrazioni – sia pure piccolissime – sono in aumento.
Doveroso è il monitoraggio costante delle concentrazioni degli inquinanti nell’acqua potabile, ma non basta.
E’ tempo di agire sull’origine dell’inquinamento, individuando i territori e le fonti di contaminazione che, a partire dai pozzi chiusi, devono essere isolate e messe in condizioni di non nuocere.
Altrettanto doveroso è informare correttamente e tempestivamente i cittadini, per es. con la pubblicazione regolare dei dati completi e recenti in bolletta e non solo sul sito, con ritardo di 6 mesi.
L’allarme non si combatte nascondendo i dati, ma dimostrando di agire concretamente per la tutela della salute.
Dr.ssa Patrizia Corrà Associazione Medici per l’Ambiente, sezione di Padova
Altragricoltura Nord Est
sabato 8 novembre 2025
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