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QUANDO SI GUARDA IL DITO ANZICHÉ LA LUNA.

(POSTED ON 19 APRILE 2023 BY ECOPOLISNEWSLETTER) L’abnorme accusa di associazione a delinquere per il gruppo locale di Ultima Generazione infiamma il dibattito pubblico, rischiando di far passare in secondo piano la crisi climatica. Ha suscitato un certo clamore, anche a livello nazionale, la notizia dell’indagine della Digos di Padova sul gruppo locale di Ultima Generazione che ha portato il pm Benedetto Roberti a formulare l’ipotesi di reato di associazione a delinquere. Gli episodi contestati, già ampiamente raccontati dalla stampa, si riferiscono ad azioni svolte in città tra la primavera e l’autunno dello scorso anno e vanno dall’ostacolo del traffico stradale al deturpamento di beni culturali.

Anche considerando il fatto che non sono pubblici tutti i dettagli dell’indagine, il capo di imputazione utilizzato appare però quantomeno sproporzionato, se non intimidatorio, rispetto alle azioni portate avanti dal collettivo di giovani, che viene così messo sullo stesso piano di mafiosi e terroristi, anche rispetto alle conseguenze che le loro azioni hanno provocato. Nulla è infatti stato danneggiato irrimediabilmente, nessuno è stato ferito, così come non è stato nemmeno compromesso il regolare svolgimento degli eventi in questione. E non per un caso fortuito, semplicemente perché tali metodi non fanno parte dell’agire del collettivo. La richiesta ai Governi di mettere in atto in tempi brevi politiche radicali per contrastare la crisi climatica si basa infatti su azioni di disobbedienza civile, che quindi non prevedono forme di violenza alcuna.

Il messaggio rivolto ai decisori politici è però scomodo, in quanto svela la reticenza del mondo politico e amministrativo a considerare prioritaria la questione ambientale e climatica, ma lo è anche per molte persone, perché indirettamente mette in discussione lo stile di vita, individuale e collettivo. Sintetizzando, il messaggio che Ultima Generazione cerca di lanciare è che non possiamo permetterci di ignorare il problema della crisi climatica e continuare a vivere come se nulla stesse avvenendo. Sull’efficacia o meno delle modalità di comunicazione di tale messaggio, nell’ultimo anno si è molto dibattuto, seppur in un clima di confronto spesso avvelenato da toni fortemente accusatori e modalità volte a screditare il collettivo, additato un po’ troppo superficialmente di essere incoerente per via delle modalità utilizzate: “chiedete di salvare l’ambiente imbrattando il nostro patrimonio storico?”. Gli incoerenti però non sono loro. Proprio le azioni di Ultima Generazione hanno semmai avuto il merito di squarciare il velo di incoerenza che sovrasta certa parte dell’opinione pubblica, del mondo politico e produttivo, che inorridisce alla visione delle mura di un palazzo storico colorate di vernice lavabile o solidarizza con gli automobilisti bloccati per dieci minuti in tangenziale, ma non fa altrettanto nei confronti del disastro ecologico e climatico che sottovaluta, non vede o finge di non vedere. Ed è un merito che non andrebbe sottovalutato.

Se proprio dobbiamo trovare dei limiti, non colpe, alle azioni di Ultima Generazione, forse risiedono nel fatto che in un sistema mediatico fortemente orientato alla spettacolarizzazione e polarizzante, le reazioni provocate rischiano di far passare in secondo piano il messaggio. il rischio che la forma sovrasti il contenuto esiste. Inoltre, al pari degli altri movimenti per il Clima, il concentrarsi quasi esclusivamente nel cambiamento delle politiche dei Governi e dei grandi del Pianeta, nasconde troppo l’importanza del cambiamento negli stili di vita e di come questi si possono tradurre anche in un cambiamento della classe dirigente. In una fase storica così delicata abbiamo bisogno di ogni sforzo possibile per cambiare passo sulle politiche ambientali. (di Francesco Tosato, Vicepresidente Legambiente Padova) - (Foto dal sito di Ultima Generazione)
ECOPOLISNEWSLETTER

giovedì 20 aprile 2023


 
News

FPP2 GRATIS, ANNUNCIO DI BIDEN, COSA ASPETTA DRAGHI?
Il presidente USA Biden, raccogliendo la richiesta che da tempo avanza Bernie Sanders, ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno mascherine ffp2 gratis ai cittadini. >>



Pesticidi in Unione europea.
La European Food Safety Authority (EFSA) ha pubblicato un report sugli ortaggi e frutta più contaminati da pesticidi... studio pubblicato nel mese di febbraio 2021 che discute i dati del 2019. In tutta Europa, nell’anno 2019, sono stati analizzati 96.302 campioni e la frequenza media si attesta su 19 analisi per 100mila abitanti. I paesi più virtuosi sono la Lituania (125 analisi su 100mila abitanti), la Bulgaria (104 analisi) e il Lussemburgo (81 analisi). I meno virtuosi sono la Gran Bretagna (1,5 analisi), la Spagna (5 analisi) e la Polonia (7 analisi). L’Italia e la Francia si attestano sulla media europea di 19 analisi per 100mila abitanti, la Germania appena un po’ in più con 25 analisi. >>



Sesto Rapporto IPCC - Working Group I su nuove conoscenze e cambiamenti climatici.
In occasione della presentazione del rapporto del Working Group I dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) che delinea le nuove conoscenze scientifiche in merito ai cambiamenti climatici, ai loro effetti e agli scenari futuri, di seguito sono proposti i dati del VI rapporto Ipcc riassunti e forniti dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Bologna. Sesto Rapporto IPCC – Working Group I Annalisa Cherchi, Susanna Corti, Sandro Fuzzi Lead Authors IPCC WG I Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna INTRODUZIONE SU IPCC Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), creato dalle Agenzie delle Nazioni Unite UNEP (UN Environmental Program e WMO (World Meteorological Organisation) nel 1988, ha il compito di redigere a scadenza regolare rapporti di valutazione sulle conoscenze scientifiche relative al cambiamento climatico, ai suoi impatti, ai rischi connessi, e alle opzioni per la mitigazione e l’adattamento. È attualmente in corso di finalizzazione il 6° Rapporto IPCC (AR6). Ogni Rapporto IPCC si compone di tre parti, ognuna redatta a cura di un apposito Working Group (WG). Working Group I: valuta le nuove conoscenze scientifiche emerse rispetto al rapporto precedente. Working Group II: valuta gli impatti del cambiamento climatico sull’ambiente e la società e le azioni di adattamento necessarie. Working Group III: valuta le azioni di mitigazione del cambiamento climatico. Ogni WG redige un rapporto mediamente dell’ordine di 2-3000 pagine, accompagnato da un Riassunto tecnico che mette in evidenza i punti salienti del rapporto e un breve Summary for Policy Makers ad uso dei responsabili politici dei paesi associati all’ONU, nei quali sono condensate per punti essenziali tutte le informazioni analizzate nel dettaglio nei singoli rapporti. Ogni WG si compone mediamente di 200-250 scienziati (Lead Authors) scelti su proposta dei singoli governi dal Bureau IPCC. La partecipazione dei singoli scienziati è volontaria e non retribuita. È bene ricordare che i risultati dei Rapporti IPCC sono basati esclusivamente sull’esame critico di diverse migliaia di lavori scientifici pubblicati (14.000 solo per quanto riguarda il WG I). I Rapporti IPCC, la cui stesura impegna gli scienziati per circa tre anni, sono soggetti prima della stesura finale a due fasi di revisione da parte di diverse centinaia di altri scienziati esperti del settore e da parte di esperti dei singoli governi. Il giorno 9 agosto 2021 verrà presentato ufficialmente il Rapporto del Working Group I dedicato allo stato dell’arte delle basi scientifiche del cambiamento climatico e degli avanzamenti rispetto all’ultimo rapporto AR5. Gli altri due Rapporti di cui si compone AR6 sono tuttora in corso di elaborazione e verranno presentati nei primi mesi del 2022. Per quanto riguarda il Working Group I, sui 234 Lead Authors provenienti da 66 Paesi, tre sono gli scienziati appartenenti a un’istituzione di ricerca italiana, tutti ricercatori dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche. >>