Cerca Contatti Archivio
 
ABITARE LA CITTA' pretesti e ragioni | padova e la sua orchestra | dall'ex cinema excelsior alla prandina

La città contemporanea, la post metropoli ci insegna che non possiamo continuare a usare obsolete categorie identificative della città. Che senso ha oggi insistere su centro e periferia, quando non esiste più la periferia se non per i confini amministrativi. Il Centro è la prima periferia da considerare. Una superficie diffusa, indistinta, improgrammabile da riempirne i vuoti che si liberano, sembra essere l’idea attuale di città che attende una valorizzazione (intesa più come ritorno di investimenti che come salvaguardia di testimonianza materiale con valore di civiltà). Un territorio privo di gerarchie, di misura, collazione di interventi puntuali ossessionati dalla competizione del gesto rispondente all’originalità imposta dall’ideologia del mercato.

Ma tali spazi, sommatorie di funzioni presentate come eventi, sono luoghi? E se sono funzionali si usano o si abitano? E ancora, nell’epoca della incessante informazione ubiqua che annulla le distanze, noi corpo-fisico, noi luogo per definizione, come facciamo biologicamente a non ricercare luoghi anziché solo spazi funzionali? Ci basta la città come aggregazione successiva di elementi, dall’abitazione, al polo funzionale, al centro commerciale, al museo, al Monumento, al Parco più grande d'Europa, alla città tutta intesa come contenitore di contenitori? Volgere lo sguardo a un futuro informatico/virtuale o brandire la sicumera dell'ambiente da recinti autoreferenziali esclusivi, sono facce di un unico atteggiamento conservatore e reazionario che vagheggia la restaurazione o peggio, la tutela di comitati di interesse! Se salta la logica delle relazioni solidali tra le persone, domina il gioco degli interessi funzionali e quindi dei privati. La città della rendita vs la città del cittadino!

Giovedi 9 marzo 2023 | ore 18 - 20 padova | collegio universitario mazza | sala tosi via savonarola 176


Altragricoltura Nord Est

venerdì 3 marzo 2023


 
News

FPP2 GRATIS, ANNUNCIO DI BIDEN, COSA ASPETTA DRAGHI?
Il presidente USA Biden, raccogliendo la richiesta che da tempo avanza Bernie Sanders, ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno mascherine ffp2 gratis ai cittadini. >>



Pesticidi in Unione europea.
La European Food Safety Authority (EFSA) ha pubblicato un report sugli ortaggi e frutta più contaminati da pesticidi... studio pubblicato nel mese di febbraio 2021 che discute i dati del 2019. In tutta Europa, nell’anno 2019, sono stati analizzati 96.302 campioni e la frequenza media si attesta su 19 analisi per 100mila abitanti. I paesi più virtuosi sono la Lituania (125 analisi su 100mila abitanti), la Bulgaria (104 analisi) e il Lussemburgo (81 analisi). I meno virtuosi sono la Gran Bretagna (1,5 analisi), la Spagna (5 analisi) e la Polonia (7 analisi). L’Italia e la Francia si attestano sulla media europea di 19 analisi per 100mila abitanti, la Germania appena un po’ in più con 25 analisi. >>



Sesto Rapporto IPCC - Working Group I su nuove conoscenze e cambiamenti climatici.
In occasione della presentazione del rapporto del Working Group I dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) che delinea le nuove conoscenze scientifiche in merito ai cambiamenti climatici, ai loro effetti e agli scenari futuri, di seguito sono proposti i dati del VI rapporto Ipcc riassunti e forniti dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Bologna. Sesto Rapporto IPCC – Working Group I Annalisa Cherchi, Susanna Corti, Sandro Fuzzi Lead Authors IPCC WG I Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna INTRODUZIONE SU IPCC Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), creato dalle Agenzie delle Nazioni Unite UNEP (UN Environmental Program e WMO (World Meteorological Organisation) nel 1988, ha il compito di redigere a scadenza regolare rapporti di valutazione sulle conoscenze scientifiche relative al cambiamento climatico, ai suoi impatti, ai rischi connessi, e alle opzioni per la mitigazione e l’adattamento. È attualmente in corso di finalizzazione il 6° Rapporto IPCC (AR6). Ogni Rapporto IPCC si compone di tre parti, ognuna redatta a cura di un apposito Working Group (WG). Working Group I: valuta le nuove conoscenze scientifiche emerse rispetto al rapporto precedente. Working Group II: valuta gli impatti del cambiamento climatico sull’ambiente e la società e le azioni di adattamento necessarie. Working Group III: valuta le azioni di mitigazione del cambiamento climatico. Ogni WG redige un rapporto mediamente dell’ordine di 2-3000 pagine, accompagnato da un Riassunto tecnico che mette in evidenza i punti salienti del rapporto e un breve Summary for Policy Makers ad uso dei responsabili politici dei paesi associati all’ONU, nei quali sono condensate per punti essenziali tutte le informazioni analizzate nel dettaglio nei singoli rapporti. Ogni WG si compone mediamente di 200-250 scienziati (Lead Authors) scelti su proposta dei singoli governi dal Bureau IPCC. La partecipazione dei singoli scienziati è volontaria e non retribuita. È bene ricordare che i risultati dei Rapporti IPCC sono basati esclusivamente sull’esame critico di diverse migliaia di lavori scientifici pubblicati (14.000 solo per quanto riguarda il WG I). I Rapporti IPCC, la cui stesura impegna gli scienziati per circa tre anni, sono soggetti prima della stesura finale a due fasi di revisione da parte di diverse centinaia di altri scienziati esperti del settore e da parte di esperti dei singoli governi. Il giorno 9 agosto 2021 verrà presentato ufficialmente il Rapporto del Working Group I dedicato allo stato dell’arte delle basi scientifiche del cambiamento climatico e degli avanzamenti rispetto all’ultimo rapporto AR5. Gli altri due Rapporti di cui si compone AR6 sono tuttora in corso di elaborazione e verranno presentati nei primi mesi del 2022. Per quanto riguarda il Working Group I, sui 234 Lead Authors provenienti da 66 Paesi, tre sono gli scienziati appartenenti a un’istituzione di ricerca italiana, tutti ricercatori dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche. >>