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AVIARIA, ABBATTUTI 360 MILA VOLATILI A GAZA.

GAZA - Il governatore di Gaza, Mohammed al-Kidwa, ha reso noto che piu' di 360mila volatili sono stati abbattuti per contenere un'epidemia di influenza aviaria nella Striscia di Gaza. Lo scorso 22 marzo il virus era stato isolato vicino al confine israeliano, in seguito si era diffuso in cinque localita' prevalentemente agricole. L'Onu e' preoccupata per l'ecomomia della zona, gia' in grave crisi.

AVIARIA: E' ALLARME IN AFRICA. (Agenzia Grt)-Anche in Costa D'Avorio, in Africa è allarme influenza aviaria. Circa 100 polli morti sono stati trovati a 500 chilometri a est della capitale Abidjan. Ma nella stessa localita' e' avvenuto il ritrovamento anche di cinque carcasse di cani che, secondo alcuni, potrebbero essere morti dopo aver mangiato qualcuno dei polli uccisi dal virus H5N1 L’allarme influenza aviaria arriva troppo tardi in molte aree rurali della Cambogia Il padre di una bambina deceduta a causa del virus H5N1 non conosceva l’ influenza aviaria. Informare su come prevenire il virus è molto difficile perché i cambogiani che vivono nelle aree rurali non hanno la televisione. Il governo ha fonti limitate e si concentra sulle 5 province in cui l’ emergenza è maggiore. Tuol Prik (AsiaNews/Agenzie) - Due giorni dopo la morte della figlia di tre anni Cheoun Uork ha saputo dai funzionari del Ministero della salute che la causa del decesso della bambina è il virus dell’influenza aviaria. L’uomo non aveva mai sentito parlare di questo virus. Il caso è emblematico della situazione in Cambogia, il cui governo non è in grado di spiegare agli abitanti, in modo particolare delle zone rurali, come prevenire l’influenza aviaria. “Se ne fossi stato a conoscenza avrei preso dei provvedimenti per proteggere mia figlia. Era la mia unica figlia, ora vivrò con il rimorso di non aver fatto abbastanza”, spiega Choeun Uork, 30 anni, con indosso una maglietta con un messaggio per la prevenzione dal virus. Dalla sua comparsa in Asia nel 2003 il virus H5N1 ha provocato la morte di 109 persone, e la rapida diffusione del virus mortale ha fatto scattare un allarme mondiale. Ma molte persone che vivono nelle zone rurali della Cambogia ancora non sono a conoscenza di questo problema. “Molte persone sono disinformate”, dice Megge Miller, epidemiologa dell'Organizzazione mondiale della sanità in Cambogia. "Quando ci siamo recati nelle aree rurali la gente ci ha fatto domande come: cos’è l’influenza aviaria?”. Il governo, per motivi economici, è costretto a concentrare la sua attenzione solo su cinque delle 24 province del Paese. “Sono quelle considerate ad alto rischio, perché confinano con Thailandia e Vietnam, due Paesi molto colpiti dall’influenza aviaria”, spiega Ly Sovann, responsabile del Reparto controllo e sorveglianza delle malattie del Ministero della salute. Informare la popolazione rurale è difficile anche perché la televisione non è diffusa. “In molti ascoltano la musica alla radio – continua Ly Sovann - ma se mettiamo dei messaggi commerciali o educativi cambiano subito canale in cerca di musica. È per questo che la comunicazione personale è quella più efficiente per insegnare la prevenzione”. Megge Miller fa però notare per portare avanti un sistema di comunicazione personale servirebbero 40 mila volontari e fondi da donatori stranieri. “È comunque molto importante cercare di diffondere una cultura di igiene e pulizia”. Douglas Gardner, funzionario delle Nazioni Unite, aggiunge che la Cambogia avrebbe bisogno di 18 milioni di dollari per gestire l’emergenza influenza aviaria nei prossimi 18 mesi. Si dice inoltre sicuro del fatto che ci sono molti focolai della malattia, ma che il governo non ne verrà a conoscenza fino a che non ci saranno delle vittime. “Sono centinaia di anni che queste persone vivono nella stessa maniera”, dichiara Phal Kao, direttore del dipartimento animale del ministero dell’ agricoltura. “Noi gli diciamo qual è il problema, ma delle volte si rifiutano di crederci”. È il caso della madre di Mon Puthy, una bambina morta il mese scorso. La madre sostiene di aver cotto il pollo malato e dice che la figlia non ha mai giocato o toccato questo pollo. “Invece molti bambini che abitano qui vicino giocavano sempre con il pollo e non si sono ammalati”. Lancet: piano italiano non efficace contro influenza aviaria. Italia smentisce 14 APR – In caso di una pandemia di influenza aviaria l’Italia non sarebbero in grado di far fronte all’emergenza. Lo afferma uno studio pubblicato sulla rivista inglese “Lancet”. Immediata la smentita di Donato Greco, direttore operativo del Ccm: “La ricerca – ha detto - si basa su una situazione che precede la predisposizione del nuovo Piano per fronteggiare l’emergenza aviaria, approvato lo scorso 9 febbraio 2006”. Secondo lo studio inglese, in cima alla classifica dei Paesi che meglio contrasterebbero la pandemia c'è la Francia, seguita da Olanda, Gran Bretagna. L’Italia, invece, si troverebbe agli ultimi posti della classifica, insieme a Lituania, Portogallo e Lettonia. A stilare la lista, in base a 169 criteri fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità, sono stati Sandra Mournier-Jack e Richard Coker, ricercatori della London School of Hygiene and Tropical Medicine. Lo studio, finanziato dall’azienda farmaceutica svizzera Roche, è stato già pubblicato su ‘Lancet’ e sulla versione europea del ‘Wall Street Journal’. Ma il direttore operativo del Centro di controllo delle malattie (Ccm) del ministero della Salute , Donato Greco, rassicura gli italiani e smentisce la ricerca: “Il nostro Paese è vittima di un errore – ha detto - perché le conclusioni della ricerca si basano su una situazione che precede la predisposizione del nuovo Piano per fronteggiare l'emergenza dettata dall'influenza aviaria, che è stato approvato lo scorso 9 febbraio 2006”. Greco ha quindi riferito di aver parlato con gli autori della ricerca e di essere riuscito a far inserire una precisazione in cui si spiega che l'analisi dei dati è ferma al novembre 2005. Dunque i ricercatori hanno preso in considerazione un Piano 'fermo' a ottobre 2005. Solo in futuro è prevista, conclude il direttore del Ccm, una revisione delle conclusioni dello studio. “E allora – ha concluso Greco - si potrà misurare con esattezza la validità del Piano italiano”. Corriere della sera, 16 aprile 2006 Corriere della sera, 16 aprile 2006 Grt, 17 aprile 2006 AsiaNews, 13 aprile 2006 Ilbisturi.it, 14 aprile 2006 -------------------------------------------- EGITTO, QUARTO DECESSO UMANO PER L'AVIARIA, È IL QUARTO Una diciottenne del nord del Paese Una diciottenne e' morta in Egitto dopo essere stata contagiata dell'influenza aviaria. La giovane donna, proveniente da una provincia a nord del Cairo, era stata ricoverata lunedi' scorso in ospedale. Si tratta della quarta persona uccisa dal virus aviario H5N1 nel Paese arabo. In Egitto il contagio ha toccato dodici persone. Agi, 14 aprile 2006


Green Planet

lunedì 17 aprile 2006


 
News

Nuova protesta degli agricoltori a Bruxelles, 250 trattori intorno alle sedi Ue. Roghi davanti all’Eurocamera: polizia usa idranti e lacrimogeni.
Circa 250 trattori hanno bloccano le strade principali del quartiere delle istituzioni Ue a Bruxelles chiamati a manifestare da Fugea, dalla Federazione dei Giovani Agricoltori (FJA), dalla Federazione Vallone dell’Agricoltura ( Fwa), dalla Rete di sostegno all’agricoltura contadina (RéSAP) e dal Coordinamento europeo. >>



Gates e Zuckerberg puntano sull'agricoltura: "Cibo vero solo per ricchi"
Altro che carne sintetica e dieta vegetale. I grandi imprenditori dei Big Data sembrano andare proprio nella direzione opposta. Mentre, infatti, la sostenibilità planetaria spinge le economie a orientarsi verso la produzione di cibo sintetico, loro investono su terreni agricoli e sulla produzione di carne tradizionale di altissima qualità. E naturalmente altissimi costi e ricavi. >>



FPP2 GRATIS, ANNUNCIO DI BIDEN, COSA ASPETTA DRAGHI?
Il presidente USA Biden, raccogliendo la richiesta che da tempo avanza Bernie Sanders, ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno mascherine ffp2 gratis ai cittadini. >>