Grande partecipazione alla manifestazione per l’acqua bene comune davanti alla Coca Cola a Nogara, lanciata da ADL Cobas e Rise Up 4 Climate Justice. Cariche della polizia per difendere la multinazionale e gli interessi privati..
Una giornata di convergenza delle lotte per la giustizia climatica e sociale.
Nei nostri territori ci troviamo ormai a convivere con forme sempre più forti di razionamento mentre imprese multinazionali come Coca Cola continuano a guadagnare miliardi attingendo praticamente senza pagare dalle nostre riserve d’acqua. È il caso della fabbrica di Nogara (VR), già al centro di inchieste e lotte sindacali per lo sfruttamento dei lavoratori e il saccheggio della falda a cui attinge. Uno stabilimento che, come anche mostrato da un’inchiesta di Report del 2017, estrae quasi un miliardo e mezzo di litri d’acqua all’anno dalla vicina falda senza praticamente versare un euro e guadagnando milioni che, grazie a un sistema di holdings, vanno tutti in paradisi fiscali.
Una fabbrica che addirittura si spaccia per verde e sostenibile per aver installato qualche pannello solare, mentre in realtà rapina e devasta i nostri territori e gli ecosistemi in cui viviamo. Un vero e proprio esproprio di un bene comune a danno di tutta la cittadinanza, a cui si sommano condizioni di lavoro pessime, esternalizzazioni di contratti e paghe da fame ai lavoratori.
Per questo abbiamo scelto di manifestare davanti alla fabbrica della Coca Cola a Nogara. E continueremo a farlo. (fonte: https://adlcobas.it).
Ottimo! Perché le concessioni per estrarre acqua da imbottigliare sono una delle tante distorsioni dell’uso dell’acqua potabile e la giustizia climatica è un tutt’uno con la giustizia sociale.
Non solo a Nogara con la Coca Cola, ma vedi l’ampliamento richiesto da Acqua Vera – San Pellegrino a San Giorgio in Bosco. In questa situazione di siccità i sindaci fanno ordinanze con raccomandazioni per risparmiare il consumo rivolte solo ai cittadini. Limiti logici che dovrebbero essere in vigore sempre, ma che sono rivolti a coloro che consumano l’8% dell’acqua potabile.
Il rimanente 90-92% del consumo lo fanno l’agricoltura, l’allevamento, l’industria e i servizi e le nostre reti perdono a Padova e dintorni circa il 30% di acqua potabilizzata, ma su questi consumi si continua a non far nulla.
Noi semplici cittadini, come sempre, continueremo a lavarci i denti chiudendo il rubinetto, ci laveremo facendo la doccia e non la vasca, ma se non si interviene dove si consuma il 92% dell’acqua potabile e non si eliminano le perdite di rete i problemi aumenteranno sempre di più.
il Comitato 2SI Acqua Bene Comune Padova
Comitato 2SI Acqua Bene Comune Padova
lunedì 11 luglio 2022
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