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IL 10 APRILE 2021, A 20 ANNI DALLA NASCITA DI ALTRAGRICOLTURA, SI TIENE LA SUA 5° ASSEMBLEA

LETTERA APERTA DA ALTRAGRICOLTURA ALLE AGRICOLTRICI E AGLI AGRICOLTORI ITALIANI IL 2021 SIA L’ANNO IN CUI TORNIAMO A GUARDARE AL FUTURO CON SPERANZA. Siamo agricoltori, contadini e contadine, allevatori e pastori. Ci siamo riuniti durante le giornate dell’Assemblea e del Seminario autogestiti convocati fra il 24 e il 29 agosto 2020 da Altragricoltura e intitolati “Dal Lavoro della Terra al lavoro per un’altra società”, che ci ha portati ad avanzare la proposta di costituzione dell’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare . L’assemblea si è tenuta dopo un lungo percorso di confronto partecipato in cui abbiamo posto le basi per lavorare ad un obiettivo ormai maturo e inevitabile: la nascita nel Paese di un nuovo soggetto organizzato degli agricoltori, dei contadini e delle contadine, autonomo e plurale, sulla base della proposta ideale e concreta della Sovranità Alimentare che facciamo nostra e che assumiamo come base del nostro stare insieme.

Un soggetto che continui, come abbiamo fatto per oltre venti anni, a mettere in campo una forte mobilitazione per cambiare gli orientamenti sociali, le regole e le scelte politiche, sviluppi la più larga iniziativa in rete di pratiche economiche, produttive, sociali per il cambiamento e si riprenda in mano totalmente il livello e gli strumenti della rappresentanza secondo il principio per cui il progetto nuovo per l’agroalimentare italiano va rappresentato da soggetti nuovi, non compromessi con le responsabilità di chi si è reso complice fin qui del fallimento dell’agricoltura. Per questo, da agricoltori e agricoltrici, sosteniamo convintamente il processo di costruzione di una Alleanza Sociale fondata su un progetto di fuoriuscita dal dominio agroalimentare e assumiamo fino in fondo il compito di dare vita all’Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare in cui convivano soggetti diversi, autonomamente organizzati ma uniti da obiettivi e pratiche comuni. Tre per noi sono i soggetti principali dell’Alleanza: gli agricoltori/produttori, i lavoratori del ciclo agroalimentare, i cittadini sia nella loro condizione di fruitori del cibo e dei servizi sia in quanto componenti delle comunità. In questa alleanza promuoviamo il luogo in cui si organizzano autonomamente e liberamente gli agricoltori, i contadini e le contadine, gli allevatori e i pastori.

Continuiamo a portare con orgoglio il nome di Altragricoltura per sottolineare la continuità con un lungo percorso di iniziative e di lotte di resistenza alla crisi durato venti anni mentre guardiamo al futuro con l’obiettivo di innovare e rilanciare il cammino e orientiamo la nuova stagione di lotte cui stiamo lavorando a realizzare il progetto per la Nuova Agricoltura di cui abbiamo bisogno. Per questi obiettivi mettiamo in campo più strumenti (le pratiche mutualistiche e di difesa dei diritti del Soccorso Contadino per esempio o dando vita al Coordinamento per la Nuova Riforma Agraria) e assumiamo la decisione di porre ogni sforzo nella nascita e il rafforzamento del più ampio e forte soggetto sindacale di rappresentanza dei nostri interessi. Con questo spirito, lavoriamo per rafforzare ed estendere la Confederazione Italiana Liberi Agricoltori che indichiamo come lo spazio sindacale in cui rafforzare il progetto dell’Autonomia degli agricoltori e della loro libertà dai lacci e dai ricatti in cui li hanno ricacciati i vecchi sindacati corresponsabili della crisi e del fallimento e sempre pronti ad allearsi con i nostri carnefici. Lavoriamo per la più ampia azione di riforma del sindacato e della rappresentanza secondo principi che consideriamo imprescindibili; il sindacato deve essere: autonomo, democratico, governato dagli agricoltori, partecipato, capace di condurre una forte azione di rappresentanza e di lotta per la Riforma sulla base della proposta della Sovranità Alimentare secondo il principio che il sistema non va “efficentato” ma riformato e cambiato mettendo al centro i diritti di chi lavora la terra e consuma il cibo e non della speculazione. Assumiamo il compito di preparare il cammino verso la transizione agroecologica, verso cioè il passaggio necessario da questo sistema agricolo industriale e fallimentare che ha messo in ginocchio agricoltori e contadine, ha polverizzato diritti umani e si è reso responsabile di un impatto ambientale senza precedenti: fenomeni come i cambiamenti climatici e le pandemie rendono oggi ineludibile la rivoluzione agroecologica e la decarbonizzazione del comparto agricolo, rendendo altresì imprescindibile che a farsene soggetti attivi siano gli agricoltori stessi, tendendo la mano a quanti tra questi sopportano il giogo del modello industriale e reclamando soprattutto per loro una vita più dignitosa Ci impegniamo a rendere possibile l’emancipazione femminile in agricoltura, con particolare attenzione alle condizioni di sfruttamento in cui versano specialmente le donne braccianti e i soggetti marginalizzati, attraverso un’adeguata comunicazione di comunità, pratiche interne che, evidenziando l’invisibilità del lavoro di cura della famiglia e della terra a carico delle donne, ne tengano adeguatamente conto, attraverso proposte politiche e necessari momenti mobilitativi Riteniamo centrale il compito di contrasto al caporalato e alle agromafie il cui magma fatto di agroindustria collusa, servizi di logistica ad hoc, grande distribuzione deviata, colletti bianchi e politica, si riversa sulle vite di agricoltori onesti, contadine, braccianti, allevatori e pastori con inusitata violenza. Chiamiamo i giovani, gli agricoltori e le agricoltrici all’unità, quella che si costruisce con trasparenza dal basso e che non è il prodotto di accordi a tavolino fra sigle. Vieni con noi! Entra in Altragricoltura, partecipata alla nostra Quinta Assemblea Nazionale E’ l’ora di aprire la stagione per la Nuova Riforma Agraria e dell’Agroalimentare su base democratica e popolare. E’ l’ora della Sovranità Alimentare GLOBALIZZIAMO LA LOTTA! GLOBALIZZIAMO LA SPERANZA. (www.altragricoltura.net)

Gli obiettivi della Quinta Assemblea La V Assemblea di Altragricoltura è stata preparata da un lungo confronto interno al movimento, chiamato infine a compiere scelte importanti. Per oltre venti anni, Altragricoltura è stato un grande e partecipato laboratorio di iniziative diverse, attraversando la crisi imposta dall’impatto della Italia con il modello dominante della globalizzazione agroalimentare. Un percorso contraddittorio e complicato che ha dovuto fare i conti con la frammentazione e la crisi che svuota le campagne provando a tenere insieme le tante agricolture italiane, diverse fra di loro ma unite dagli stessi nemici: la speculazione finanziaria, l’idea dell’agricoltura come reparto all’aperto della produzione industriale, il cibo come una merce svuotata di contenuti sociali e diritti. Due decenni di resistenza fra mobilitazioni, lotte, vertenze e denunce ma, anche, di progetti, proposte e pratiche concrete sul cibo e il lavoro. Quattro assemblee nazionali, tre marce con cui abbiamo attraversato il Paese nella ricerca costante di “tenere insieme” e di offrire alle comunità rurali, ai lavoratori ed alle aziende i supporti per “reggere”. Oggi, è arrivato il tempo di guardare oltre mettendo in campo una proposta capace di riaprire la strada per un futuro degno di chi lavora la terra come lavoratore o gestore di una impresa agricola. Una proposta capace di mobilitare le tante esperienze che si sono incontrate nel percorso dei primi venti anni di Altragricoltura ma, al tempo stesso, aperta a quanti oggi scelgono la via di costruire un progetto nuovo. La V Assemblea si pone tre obiettivi concreti: quello di mettere in campo la proposta per la Nuova Riforma Agraria fondata sull’agricoltura della Agroecologia, dei Diritti e della Sovranità Alimentare, quello di dare vita ad una nuova Soggettività organizzata e autonoma e quella di avviare la costruzione della rete partecipata nei territori. La parte di “decisioni interne riservata agli iscritti” è stata preparata da un ciclo di seminari interni (tre mesi) che hanno definito le proposte; l’assemblea adotterà decisioni su quattro obiettivi principali: ° un documento politico/sindacale (gli obiettivi per l’agricoltura italiana) ° una proposta organizzativa (come sviluppare la partecipazione) ° l’agenda delle iniziative (quale percorso per ottenere il cambiamento) ° la modifica dello Statuto per adeguarlo ai compiti del progetto La parte di “confronto pubblico” è, già, la proiezione verso il futuro di iniziative che si svilupperà dopo aver messo in campo la proposta. A partire dal 17 aprile (giornata mondiale di lotta contadina) e fino al luglio del 2021 (ventesimo anniversario della mobilitazione di Genova contro il G8 e mobilitazione a Roma in occasione del Pre Summit dello ONU per la Conferenza sul cibo) si svilupperà la Marcia 2021 per la Sovranità Alimentare e l’Agroecologia, una grande occasione per promuovere la Nuova Riforma Agraria e la rete nei territori.
www.altragricoltura.net

sabato 10 aprile 2021


 
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