Coronavirus: l’acqua del rubinetto non è pericolosa. L’Istituto superiore di sanità spiega perché non serve la minerale
Nelle scorse settimane abbiamo visto tutti le immagini degli scaffali vuoti dei supermercati, saccheggiati da consumatori terrorizzati dall’idea di finire in quarantena da un momento all’altro con il frigorifero vuoto. Così gli italiani hanno riempito i carrelli di pasta, farine, carne, disinfettanti, carta igienica e, anche, acqua minerale. Sulla scelta di fare scorta di acqua minerale presi dal panico del coronavirus è intervenuto l’Istituto superiore di sanità. In una nota pubblicata pochi giorni fa sottolinea come non sia necessario fare incetta di bottiglie ingombranti, perché il coronavirus Sars-CoV-2 non si trasmette attraverso l’acqua del rubinetto.
Secondo l’Iss, l’acqua di rete è sicura e non ci sono giustificazioni sanitarie per scegliere le minerali. “Le correnti pratiche di depurazione – spiegano gli esperti – sono efficaci nell’abbattimento del virus, dati i tempi di ritenzione e i fenomeni di diluizione che caratterizzano i trattamenti, uniti a condizioni ambientali che pregiudicano la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati).” Inoltre, negli acquedotti si svolge una fase finale di disinfezione che consente di rimuovere i virus dall’acqua, prima che sia immessa nelle condutture.
Nemmeno tra i consigli sulla sicurezza alimentare “anti-coronavirus” dell’Oms, di cui abbiamo parlato in questo articolo (https://ilfattoalimentare.it/coronavirus-alimenti-cibo-sicurezza.html), si parla di preferire l’acqua in bottiglia a quella del rubinetto. Ricordiamo, comunque, che per il momento non ci sono prove che il virus si trasmetta per via alimentare.
Istituto Superiore di Sanità (www.iss.it/en/coronavirus)- 5 marzo 2020
Non aver paura di bere l’acqua del rubinetto perché:
le acque di rubinetto sono sicure rispetto ai rischi di trasmissione della COVID-19 e non sussistono motivi di carattere sanitario che debbano indurre i consumatori a ricorrere ad acque imbottigliate o bevande diverse;
le correnti pratiche di depurazione sono efficaci nell’abbattimento del virus, dati i tempi di ritenzione e i fenomeni di diluizione che caratterizzano i trattamenti, uniti a condizioni ambientali che pregiudicano la vitalità dei virus (temperatura, luce solare, livelli di pH elevati); la fase finale di disinfezione consente inoltre di ottimizzare le condizioni di rimozione integrale dei virus prima che le acque depurate siano rilasciate in ambiente;
allo stato attuale non risultano evidenze di trasmissione della malattia da SARS-CoV-2 a livello di sistemi fognari e trattamento delle acque reflue e non si hanno evidenze di infezione, né per il nuovo Coronavirus né per altri Coronavirus, nel personale esposto professionalmente a reflui, adottando gli ordinari dispositivi di protezione individuale e le correnti norme di sicurezza sui luoghi di lavoro.
Non aver paura di utilizzare il tuo telefono cellulare, gli auricolari o un microfono perché:
il virus può penetrare se entra direttamente in contatto con le mucose del naso, della bocca e degli occhi.
disinfetta sempre gli oggetti che usi con un panno inumidito con prodotti a base di alcol, acqua ossigenata o candeggina (tenendo conto delle indicazioni fornite dal produttore). Queste sostanze sono efficaci contro il virus.
lavati bene le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi o con un gel a base di alcol al 60% in particolare dopo aver toccato oggetti sporchi. Il lavaggio delle mani elimina il virus e previene l’infezione. Il possibile rischio infatti non deriva dal contatto con gli oggetti ma dalla possibile contaminazione delle mani che poi vengono a contatto con le mucose.
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martedì 10 marzo 2020
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