PADOVA - Che fine ha fatto la delibera di iniziativa popolare sull'acqua? La delibera di iniziativa popolare sull'acqua deve essere applicata..
“L’erogazione del quantitativo minimo vitale di acqua non può essere sospesa. In caso di
morosità nel pagamento, il gestore provvede a installare un apposito meccanismo limitatore
dell’erogazione, idoneo a garantire la fornitura giornaliera essenziale per persona, tenendo anche
conto della pressione di erogazione dell’impianto”. La limitazione dell’erogazione dell’acqua viene
invece vietata per le utenze disagiate: una misura, questa, dall’alto valore sociale, a tutela del
cittadino a basso reddito e che conferma l’acqua come bene comune, vitale per ciascuna persona e
perciò irrinunciabile.
Lo ha riconosciuto, il Consiglio comunale di Padova in data 28 gennaio 2019, approvando la
Delibera di Iniziativa Popolare sull’Acqua, che va a modificare la vigente Carta del Servizio Idrico
Integrato di Padova. Nella Delibera sono anche previsti i conseguenti passi che il gestore deve
compiere a fronte dell’inadempienza dell’utente. Si va dal sollecito bonario alla verifica delle
condizioni sociali ed economiche dell’utente, dal tentativo di conciliazione alla richiesta di intervento per costatare le effettive motivazioni della morosità. L’utente può sempre ricorrere, entro i termini stabiliti, all’autorità giudiziaria.
Nella delibera del Comune di Padova vengono affrontati altri tre punti importanti relativi a
tariffe e servizio.
Punto 1: “Al fine di rendere più equa la tariffa della bolletta, agevolando tutte le utenze domestiche
comprese quelle dei nuclei familiari numerosi, che gli scaglioni tariffari si applichino dopo aver diviso
il consumo per i componenti del nucleo familiare”. Nessuna utenza domestica dovrà avere un
aumento di tariffa
Punto 2: È prevista “la creazione di un fondo di riserva a carico dell’ente gestore del servizio idrico
integrato a sostegno delle utenze disagiate, alimentato attraverso l’utile di esercizio” e non
aumentando le tariffe
Punto 3: “Considerato che i dividendi dell’ente gestore Hera vengono distribuiti tra i soci, e quindi
anche al Comune di Padova, una parte venga accantonata dai Servizi Sociali per completare la
copertura delle bollette delle utenze disagiate del Servizio Idrico Integrato e per interventi al fine
rendere più efficiente il servizio o per altre migliorie nella fruizione del bene comune acqua”.
Una delibera, insomma, dall’altissimo valore sociale che finora non ha avuto le attenzioni che
le sarebbero dovute.
Invece dell’interruzione della fornitura idrica, il gestore applicherebbe la riduzione del flusso, ma ad
esclusione delle utenze disagiate, per le quali ci sarebbe la creazione di un fondo, sostenuto non
dall’aumento delle tariffe, ma dall’utile del gestore; ancora, avremmo la creazione di un ulteriore
fondo, sostenuto dai dividenti distribuiti da Hera al Comune, sempre per le utenze disagiate e per il
miglioramento del servizio; da ultimo, è previsto il ricalcolo procapite e a scaglioni di acqua, fognatura
e depurazione, al fine di rendere più equa e senza nessun aggravio, la tariffa per tutte le utenze
domestiche.
Tutte decisioni a profonde tinte di giustizia ed equità, sono state finora bloccate, nonostante
le sollecitazioni arrivate in particolare dal Comitato2SI Acqua Bene Comune Padova, promotore della delibera. C’era stato anche l’impegno del sindaco Giordani che il 3 settembre, alla festa di
Rifondazione, aveva promesso pubblicamente che ci sarebbe stato un incontro in proposito fra tutte
le parti interessate tra fine settembre e primi di ottobre. Il Comitato in luglio, assieme a un consigliere
di Coalizione Civica aveva incontrato il delegato di Giordani presso il cda di AcegasApsAmga e il
delegato che rappresenta il sindaco nel cda di Hera. Ancora prima, il Comitato aveva fatto sì che la
delibera del Comune di Padova fosse inviata agli altri 11 Comuni serviti da AcegasApsAmga. Eravamo
a marzo 2019. Ad aprile c’era stata la presentazione della delibera all’assemblea del Consiglio di
Bacino Bacchiglione e un mese dopo l’incontro del Comitato e di un consigliere di Coalizione Civica
con lo stesso Consiglio di Bacino Bacchiglione, al fine di capire le loro intenzioni nei riguardi della
delibera che da quasi un anno giace dimenticata nei fatti.
Ora l’attesa si fa sempre più inquietante ed inspiegabile. Al sindaco Giordani, come aveva
promesso, il compito di smuovere le ... acque e di dire ai cittadini chi è che tira il freno. I
cittadini sono stanchi di attendere.
Il Comitato 2SI Acqua Bene Comune Padova
Riassunto informativo sulla delibera
LA DELIBERA DI INIZIATIVA POPOLARE SULL’ACQUA
è stata approvata dal Consiglio Comunale il 28 gennaio scorso (qui il testo completo)
si tratta ora di renderla concretamente attuabile attraverso gli opportuni incontri tra il sindaco,
AcegaApsAmga e il Consiglio di Bacino Bacchiglione.
In sintesi la delibera prevede quanto segue.
Punto A: comporta la modifica della carta dei servizi del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) di
AcegasApsAmga sul punto della morosità.
L’acqua non viene staccata o sospesa a nessuna utenza domestica. In caso di morosità la diminuzione
di flusso può essere fatta dal gestore solo dopo aver comunicato all’utenza cosa può fare per non
incorrere nella riduzione di flusso.
Dopo l’iter stabilito l’utente viene considerato moroso con tutte le conseguenze di pagamento delle
spese inerenti e la diminuzione di flusso.
L’utente disagiato (sotto un certo reddito) non sarà considerato moroso e non avrà nessuna
limitazione di flusso. La verifica delle condizioni sociali ed economiche dell'utente sarà stabilita da
parte dei Servizi Sociali del Comune e la sua intera bolletta sarà a carico dei fondi formati come da
punto C e D e non aumentando le tariffe del S.I.I.
Punto B: per rendere più equa la tariffa, per tutte le utenze domestiche, la tariffa acqua, fognatura e
depurazione deve essere ricalcolata e stabilita procapite e a scaglioni. Nel ricalcolo nessuna utenza
dovrà pagare di più. La parte dei costi che non vengono recuperati dovranno essere coperti da una
diminuzione dell’utile del gestore, con una semplice rinuncia scritta del gestore al Consiglio di Bacino
Bacchiglione che ha il compito di calcolare la rimodulazione. Altri gestori hanno rinunciato all’ultimo
aumento di tariffa sapendo che non andavano ad intaccare la sostenibilità della gestione
Punto C: prevede la creazione di un fondo per le utenze disagiate che non va ad aumentare le tariffe,
ma viene sostenuto dall’utile che, nonostante la vittoria del referendum del 2011, il gestore ottiene.
Dai dati del Piano Economico Finanziario, pubblicato nel sito del Consiglio di Bacino Bacchiglione, il
Risultato di Esercizio dopo le imposte 2018, per i 12 comuni serviti da AcegasApsAmga (ABANO
TERME, ARZERGRANDE, BRUGINE, CODEVIGO, CORREZZOLA, LEGNARO, PIOVE DI SACCO,
POLVERARA, PONTELONGO, SANT'ANGELO DI PIOVE, CONA) ammonta a €. 6.629.406,00. Il peso di
Padova, calcolato per abitante è del 70,14%. Questo punto migliora la delibera di Arera sul “bonus
sociale” che ammonta a €. 7, 54 anno per persona, bonus che oltretutto viene pagato da tutti gli
altri utenti attraverso l’aggiunta di una voce specifica nella bolletta (voce UI3). Il bonus è una
miseria, dato che una bolletta annua per persona che non spreca acqua arriva a 120/130 euro.
Punto D: prevede un ulteriore fondo che viene formato dai dividendi di Hera che il comune adopererà
per completare la copertura delle bollette delle utenze disagiate del Servizio Idrico Integrato e per
interventi per l'efficientamento del servizio o per altre migliorie nella fruizione del bene comune
acqua.
Un breve riassunto dei passi che sono stati compiuti fino ad oggi:
1. a marzo, su sollecitazione del Comitato, la delibera viene inviata dalla segreteria del Presidente
del Consiglio Comunale di Padova agli altri 11 comuni facenti parti di AcegasApsAmga
2. ad aprile la nostra delibera viene presentata e spiegata all’assemblea del Consiglio di Bacino
Bacchiglione dall’assessora Gallani in sostituzione di Micalizzi
3. a maggio il Comitato e un Consigliere di Coalizione Civica incontrano il Consiglio di Bacino
Bacchiglione per capire le loro intenzioni sulla delibera
4. a luglio il Comitato e un Consigliere di Coalizione Civica incontrano Devis Casetta nuovo delegato
del sindaco Giordani presso il cda di AcegasApsAmga, dopo pochi giorni incontrano anche
Alessandro Melcarne delegato del sindaco Giordani presso il cda di Hera
5. Il 3 settembre alla festa di Rifondazione all’incontro con il Sindaco Giordani il Comitato chiede
pubblicamente che venga applicata la delibera sull’acqua votata al Consiglio Comunale il 28
gennaio. Giordani risponde che a fine di settembre primi di ottobre ci sarebbe stato un incontro
sul problema. Il Comitato chiede di essere presente.
6. a ottobre e novembre altri incontri sono stati fatti con assessori vari, ma........................
NULLA S’E’ MOSSO
Ora l’attesa si fa sempre più inquietante ed inspiegabile. Al
sindaco Giordani, come aveva promesso, il compito di
smuovere le ... acque e di dire ai cittadini chi è che tira il
freno. I cittadini sono stanchi di attendere.
Il Comitato 2SI Acqua Bene Comune Padova
Comitato 2SI Acqua Bene Comune Padova
lunedì 25 novembre 2019
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