CATTEDRALE DAVANZO IL POLIPO SI è MANGIATO IL BENE COMUNE
Il consiglio comunale di lunedi 11 giugno 2018 ha approvato tre progetti destinati a cambiare l’assetto della città di Padova da oggi ai prossimi vent’anni.
La questione che come Comitato Cattedrale Davanzo c’interessa più di tutte riguarda la nuova viabilità: un cavalcavia soprannominato il “polipo” sarà costruito tra Corso Australia, nell’area di rispetto del cimitero monumentale e il parcheggio interno alla Cattedrale, ad uso esclusivo di Leroy Merlin!
Ore e ore sfiancanti trascorse all’interno di Palazzo Moroni per finire con una votazione predeterminata, molto…“sinistra”, coalizzata e compatta, favorevole all’ennesima speculazione economica (eccetto la consigliera Daniela Ruffini che con forza e coraggio si è opposta a questo scempio).
Un’amministrazione realmente partecipata avrebbe riconosciuto che impedire la costruzione del viadotto non avrebbe negato l’insediamento del colosso francese e avrebbe potuto rinegoziare le condizioni difendendo territorio, paesaggio e salute. Purtroppo il concetto di partecipazione ci sembra utilizzato solo per soffocare le rivendicazioni, le speranze, le idee, la progettualità che gruppi informali di persone avevano messo in campo per dare nuova linfa ad un luogo riconosciuto monumento di arte contemporanea e protetto dal 2008 con un vincolo architettonico.
Ricordiamo che il Bene Comune non riguarda solo i diritti ed i doveri dei cittadini, ma anche e anzitutto il contesto ambientale. Il Bene Comune è rispetto dell’ambiente, perché l’ambiente è la prima casa di ogni persona e se in una città dove la casa e sempre più difficile ottenerla, si pone il contesto ambientale al servizio di magazzini privati, di hotel privati, di teatri privati… allora coalizione civica e quest’amministrazione hanno perso. Perdono il consenso di elettori e abitanti, perdono la maschera da ecologisti e rimangono nudi di fronte alla vera realtà: la proprietà comunale è mercanteggiata!
La rigenerazione urbana di un monumento architettonico come quello in questione dovrebbe diventare motore di trasformazione culturale e veicolo per la realizzazione di economie comunitarie attente alle politiche ambientali e alla qualità della vita e del lavoro! La pianificazione territoriale dovrebbe rendere la città migliore, non continuare a creare centri di distribuzione merci di multinazionali che scaricheranno i costi generati dal nuovo traffico (3 milioni di veicoli l’anno) sulla cittadinanza tutta!
Di questo passo quanto aumenterà il PM10 in una città gia altamente inquinata come Padova?
A questo punto non ci rassegniamo ma affermiamo con forza la necessità di far conoscere quello che accade a più persone possibili, di modo da creare un movimento e una mobilitazione trasversale che diventi marea, per sommergere le cattive abitudini di amministratori troppo proni ai voleri di potenti possidenti!
AltrAgricoltura Nord Est
martedì 12 giugno 2018
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