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IL TRIBUNALE DI VERSAILLES ASSOLVE I FALCIATORI DI OGM.

Per la corte hanno agito "in stato di necessità", respinte la richieste d'indennizzo di Pioneer e Monsanto. "Questa sentenza è una vera boccata d'ossigeno" Régis Hochart, portavoce della Confédération paysanne, non nasconde che è "contento, molto contento": il tribunale di Versailles ha appena pubblicato la sua decisione giovedì 12 gennaio. Ha deciso il rilascio dei nove membri del sindacato agricolo, incriminati nel luglio 2003 per avere falciato un lotto di granoturco transgenico. Le parti civili (le società Pioneer, Monsanto e il gruppo d'interesse pubblico Geves) inoltre, si sono viste respingere le domande di indennizzo e interessi.

La sentenza cita lo "stato di necessità": quest'ultimo era stato invocato dagli avvocati degli imputati - Mes Roux, Etelin e Khaddam - che si riferivano all'articolo 122-7 del codice penale e alla convenzione europea dei diritti dell'uomo. La decisione di Versailles conferma una sentenza precedente, pronunciata il 9 dicembre 2005 dal tribunale di Orlèans: anche in quel caso erano stati che liberati 49 faucheurs volontari. Il tribunale di Orlèans aveva riconosciuto lo "stato di necessità", e aveva citato la Charte de l'environnement [lo statuto dell'ambiente], ora inserita nella costituzione della Repubblica francese. Queste due sentenze vengono a contraddire quella pronunciata a Toulouse il 15 novembre 2005: José Bové era stato condannato a 4 mesi di prigione (pena sospesa), e gli altri imputati erano stati condannati (a pene sospese), ma anche al pagamento di 100.000 euro per danni e interessi. In compenso, due sentenze precedenti erano state più clementi: il 4 novembre 2005, il tribunale di Clermont-Ferrand aveva condannato dodici faucheurs a un mese di prigione (pena sospesa), e, alla vigilia, quello di Lille aveva comminato pene di uno o due mesi di prigione (sempre pene sospese). La giustizia sembra dunque evolvere verso un atteggiamento più comprensivo verso i faucheurs di OGM, mentre il governo francese è portato in giudizio dalla Commissione europea per non avere recepito la direttiva che disciplina gli OGM, e dopo che nel 2005 quasi 1.000 ettari di granoturco transgenico sono stati piantati senza le comunicazioni previste dalla legge. (Traduzione di Bianca Crivello - Le monde, 13 gennaio 2006)


Green Planet

lunedì 16 gennaio 2006


 
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