Cerca Contatti Archivio
 
Emilia Romagna Cgil e Lega si destano dal letargo e sparano contro le false coop. "Forme di moderno schiavismo". Che dice Poletti?

Nei giorni scorsi c'è stata una maxi rissa tra lavoratori di una tra le tante coop della filiera alimentare in provincia di Cremona. Da una parte i fedeli al boss, che voleva azzerare tutto senza pagare il dovuto, e dall' altra chi difendeva i propri diritti. Non è la prima volta che succede. E non sarà l’ultima. Questa è venuta alla luce perché ci sono stati alcuni ricoveri in ospedale con prognosi anche di due settimane. E la vicenda è andata avanti in più “puntate”.

Il fenomeno è quello delle false coop, su cui sembra che il sindacato stia cambiando opinione. Finalmente sembra stia finendo quel muro di omertà, se non di vera e propria copertura, che negli anni scorsi aveva caratterizzato le organizzazioni sindacali. Ora che il giro d’affari sta diventando di tutto riguardo e i settori in mano alla criminalità si moltiplicano ecco che cominciano a sentirsi un po’ di voci “scandalizzate”. La lettera della Cgil a Poletti Nei giorni scorsi a firmare una lettera aperta indirizzata, pensate un po’ al ministro Poletti, che viene dal mondo coop, e' stato Umberto Franciosi, segretario Flai-Cgil dell'Emilia-Romagna. L’allarme di Franciosi è rispetto a tutta la filiera del settore carni in Regione. Una denuncia non da poco, quindi, per dimensioni, che chiede al Governo "una maggior determinazione politica nello stroncare un fenomeno che, oltre a compromettere una filiera importante per la nostra economia, corre il rischio di compromettere l'esistenza delle imprese serie ed oneste che vogliono competere rispettando le leggi e i contratti di lavoro del nostro paese". Secondo il sindacato infatti "il livello di competitivita' nel settore dell'industria della macellazione e della trasformazione delle carni e' seriamente compromesso da fenomeni di vero e proprio dumping contrattuale, o meglio di concorrenza sleale, attraverso l'utilizzo di false cooperative impiegate in discutibili appalti".

Concorrenza sleale e sfruttamento In questi casi infatti "si utilizza la forma societaria della cooperativa, spesso non applicando nessun principio costituzionale e di legge, per 'smontare' i contratti di lavoro, per ridurre diritti, per ridurre i costi del lavoro". Non solo. Nel settore "sono coinvolti lavoratori stranieri di tutte le etnie, che subiscono, spesso da altri stranieri, fenomeni di caporalato". Una situazione che minaccia di fare scoppiare un intero settore. "Siamo preoccupati- dice dunque il funzionario Cgil- perche' in queste condizioni di competizione, un macello o un salumificio che voglia rispettare le leggi di questa Repubblica, puo' correre seri rischi. E' un'affermazione forte, ma le verifiche che abbiamo fatto in questi giorni confermano ed aumentano le nostre preoccupazioni". Flai-Cgil cita numeri. "Abbiamo verificato, dalle analisi di bilancio di alcune cooperative appaltatrici modenesi, un costo del lavoro di 13,60 euro all'ora medi. Costo del lavoro notevolmente piu' basso delle imprese committenti, che oscilla fra i 27 e i 25 euro all'ora medi, mentre la media nel settore dell'industria alimentare e' di 22 euro all'ora. La comparazione l'abbiamo fatta anche rispetto al costo del lavoro determinato dal ministero, per quanto concerne le attivita' di facchinaggio, che prevedono un costo del lavoro di 20 euro all'ora". Queste, sottolinea il sindacato, "sono analisi dei costi, fatti su documenti ufficiali reperibili in Camera di commercio, che dimostrano un abbattimento di oltre il 50% del costo del lavoro, rispetto ai costi sostenuti dal committente. In queste condizioni, anche il decreto legislativo 276/03, laddove tratta della genuinita' dell'appalto, farebbe fatica ad affermare che sussiste il 'rischio d'impresa'. Quale impresa puo' stare in campo con un costo del lavoro di quelle dimensioni, che e' praticamente identico al fatturato che produce in un anno?".

Lega Coop: "Il fenomeno è in molto altri settori" Non e' vero, sostiene inoltre il sindacato, che i "soci" di queste coop lavorino poco. "Mediamente lavorano oltre le 200 ore al mese e, nelle buste paga, vengono dichiarate meno ore. Le altre ore vengono retribuite con 'trasferte' e 'rimborsi' esenti da imposizione fiscale e previdenziale". Gli fa eco il numero uno di Legacoop Emilia-Romagna Giovanni Monti, anche lui improvisamente destatosi dal letargo. Quella contro le false coop "e' una battaglia di civilta' che dovrebbe vedere mobilitate e sensibili tutte le forze sociali, le imprese, la politica". In una nota, Monti ricorda che anche Legacoop e' impegnata su quel fronte. "Da qualche settimana come Alleanza delle cooperative italiane abbiamo anche lanciato una raccolta di firme in calce a una proposta di legge popolare da proporre in Parlamento proprio su questo tema". Ora, auspica Monti, "ci auguriamo che il Parlamento, stimolato anche dalla nostra proposta di legge, assuma al piu' presto le decisioni necessarie e che doti di risorse umane e economiche adeguate gli organi che hanno compiti di controllo e di repressione verso questo fenomeno". Monti, addirittura, rincara la dose, "la questione, com'e' noto, non riguarda il solo comparto dell'alimentare, ma ha punte elevatissime nella logistica, nel facchinaggio, nelle costruzioni. Le false cooperative producono forme di moderno schiavismo, scarsa sicurezza sul lavoro e nel lavoro, insidiano con costi piu' bassi la cooperazione sana". (Autore: fabio sebastiani)
www.controlacrisi.org

giovedì 13 agosto 2015


 
News

Nuova protesta degli agricoltori a Bruxelles, 250 trattori intorno alle sedi Ue. Roghi davanti all’Eurocamera: polizia usa idranti e lacrimogeni.
Circa 250 trattori hanno bloccano le strade principali del quartiere delle istituzioni Ue a Bruxelles chiamati a manifestare da Fugea, dalla Federazione dei Giovani Agricoltori (FJA), dalla Federazione Vallone dell’Agricoltura ( Fwa), dalla Rete di sostegno all’agricoltura contadina (RéSAP) e dal Coordinamento europeo. >>



Gates e Zuckerberg puntano sull'agricoltura: "Cibo vero solo per ricchi"
Altro che carne sintetica e dieta vegetale. I grandi imprenditori dei Big Data sembrano andare proprio nella direzione opposta. Mentre, infatti, la sostenibilità planetaria spinge le economie a orientarsi verso la produzione di cibo sintetico, loro investono su terreni agricoli e sulla produzione di carne tradizionale di altissima qualità. E naturalmente altissimi costi e ricavi. >>



FPP2 GRATIS, ANNUNCIO DI BIDEN, COSA ASPETTA DRAGHI?
Il presidente USA Biden, raccogliendo la richiesta che da tempo avanza Bernie Sanders, ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno mascherine ffp2 gratis ai cittadini. >>