Il corpo forestale distrugge il primo campo (illegale) di OGM italiano.
Il Corpo forestale regionale del Friuli Venezia Giulia il 9 Luglio ha distrutto il campo di mais Ogm seminato da Giorgio Fidenato, terreno di circa 100 metri quadri nella zona di Mereto di Tomba (Udine). Purtroppo non è riuscito invece ad eseguire lo stesso provvedimento imposto su un altro campo a Colloredo di Monte Albano (Udine). I sostenitori OGM (circa una sessantina) hanno opposto una ferma resistenza ed hanno impedito alla mietitrebbia della Forestale di entrare nel campo. Dopo aver ripetutamente chiesto invano di poter accedere al terreno, i forestali si sono allontanati, formalizzando un verbale dell’accaduto.
La vicenda passerà quindi sul tavolo della Procura.“La mietitrebbia della Forestale che ha distrutto il mais Ogm seminato illegalmente da Giorgio Fidenato in circa 100 metri quadri nel terreno in provincia di Udine, rappresenta plasticamente la vittoria della legalità e dello Stato di diritto sul tentativo di aggirare le regole in spregio delle ragioni della sicurezza ambientale e alimentare”. Questo è il commento di Francesco Ferrante, esponente di Green Italia. Ferrante continua. “Quella di oggi è una buona notizia per le migliaia le aziende che puntano su un’agricoltura di qualità legata alle varietà delle coltivazioni, ai presidi delle biodiversità e dei territori. Infatti al di al di là dei rischi di carattere ambientale e sanitario legati all’uso degli OGM –continua l’esponente di Green Italia –la scelta degli organismi transgenici è in evidente contraddizione con la missione dell’Italia, che è legata alla qualità. Il futuro dell’agricoltura è legato al territorio, alle tipicità, alla tracciabilità dei prodotti e l’Italia vanta il primato europeo di produzioni di qualità e prodotti riconosciuti”.
“In Italia coltivazioni Ogm legali non avranno luogo, se ne facciano una ragione tutti coloro che per ragioni di convenienza o per un distorto concetto di progresso si stracceranno le vesti per l’opera meritoria della trebbiatrice della Forestale”. Finalmente si iniziano a vedere i primi frutti delle estenuanti battaglie giudiziarie degli ultimi mesi intraprese dalla Task Force NO OGM e questo primo e positivo risultato dimostra dell’efficacia dell’impegno ma anche della forza d'azione ancora necessaria da imprimere alla nostra “battaglia".
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venerdì 11 luglio 2014
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