CONTINUANO LE INIZIATIVE PER TOGLIERE GLI OGM DALLE TAVOLE.
ESTIRPATE LE PIANTE DI MAIS OGM MON 810 DA UN CAMPO ILLEGALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA.
Con soddisfazione abbiamo appreso che nella notte tra il 5 e il 6 giugno un gruppo di cittadini ha abbattuto una coltura di mais ogm Mon 810 illegalmente seminata nei pressi di Pordenone. Questo gruppo che si è definito di “onesti mietitori” ha dovuto surrogare l’intervento dei Corpi dello Stato preposti al controllo delle coltivazioni che non sono ancora intervenuti a bonificare quei campi che sono stati pubblicamente seminati ad ogm nonostante un divieto nazionale e uno regionale nonché una sentenza del Tar del Lazio che conferma la legittimità di questi provvedimenti.
La regione Friuli Venezia Giulia che è al corrente dell’esistenza e dell’ubicazione precisa dei campi di mais ogm, continua a ritardare gli interventi sanzionatori previsti dalle norme che ha essa stessa emanato, che oltre ad una multa dovrebbero portare alla bonifica dei terreni contaminati che rischiano di inquinare attraverso l’impollinazione gli appezzamenti adiacenti.
Creare uno stato di fatto irreversibile è l’obiettivo del gruppo di agricoltori che si riconoscono nell’associazione Futuragra e in Giorgio Fidenato. Già l’anno scorso essi sono riusciti a portare a termine una raccolta illegale perché la regione FVG non si è attivata per impedirne la coltivazione e la raccolta. Questo ha comportato un inquinamento genetico del mais dei produttori adiacenti che è stato certificato dal Corpo Forestale.
Per evitare un’ulteriore danno e per far capire a chi ha il potere di intervento che non sono più tollerate le provocazioni e i rimpalli burocratici, gli “onesti mietitori” hanno quindi deciso di agire in prima persona e hanno applicato il divieto di coltivazione di ogm in uno dei campi. Ciononostante, in altri appezzamenti il mais transgenico della Monsanto sta continuando a crescere. Cosa aspettano ad intervenire il Presidente Debora Serracchiani e gli assessori della regione FVG competenti?
AltrAgricoltura Nord Est invita tutti i cittadini a sostenere la campagna contro l’introduzione di ogm nelle nostre tavole chiedendo a chi vende prodotti alimentari di garantire che i cibi non contengano ogm e che gli animali da cui derivano sia alimentati con mangimi che non li contengono, oltre che a partecipare o ad organizzare azioni (volantinaggi, presidi, boicottaggi, incontri informativi, ecc) che creino una pressione crescente sui canali distributivi e sulla politica per arrivare ad una definitiva messa al bando degli organismi geneticamente modificati in Italia e in Europa.
AltrAgricoltura Nord Est
venerdì 13 giugno 2014
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