Un altro prodotto OGM entra in Europa (con il placet della Germania).
Una storia di ordinaria politica europea germanocentrica: questa volta, però, non c’entra nulla il Fiscal Compact né l’Unione bancaria. Ieri, infatti, Bruxelles ha dato il via libera all’introduzione del mais TC1507, un prodotto transgenico del gruppo americano Pionner, che, grazie all’astensione della Germania (non decisiva ma certamente simbolica, con un pacchetto di ben 29 voti), entrerà prossimamente nei mercati europei: si tratta di un brutto colpo per l’agricoltura del Vecchio continente e per i consumatori dei 28 paesi dell’Unione.
Libération racconta nel dettaglio l’antefatto: cinque i voti a favore (quelli di Spagna, Regno Unito, Svezia, Finlandia ed Estonia), quattro le astensioni (Belgio, Portogallo, Repubblica Ceca e l’austera Germania), contrari invece, fra gli altri, Francia e Italia. Con questi numeri Bruxelles di fatto autorizza la multinazionale Pionner ad aggredire il mercato comune europeo con il suo prodotto OGM. Infatti non è stata raggiunta la maggioranza qualificata di 260 voti, che avrebbe potuto stoppare l’autorizzazione. In realtà i 28 membri non sono riusciti a trovare un accordo entro le 24 ore dalla scadenza del provvedimento, così come previsto dai trattati europei: “La regola vuole che, quando il Consiglio europeo non riesce a prendere una decisione, sia la Commissione a licenziare il provvedimento entro un giorno esatto dal passaggio di testimone”.
Il mais TC1507 è il quarto OGM ad aver avuto il via libera da Bruxelles, ma finora soltanto la pianta MON810 del colosso Monsanto è stata ufficialmente coltivata nei campi europei (pochi mesi fa, la potente multinazionale ha chiesto la proroga dell’autorizzazione).
12/02/2014
AltrAgricoltura Nord Est
mercoledì 12 febbraio 2014
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