Un viticoltore francese rinuncia ai pesticidi: rischia 6 anni di carcere.
La storia ha dell’incredibile, eppure è un fatto realmente accaduto. Anzi il finale di questa assurda storia deve ancora venire, perché Emmanuel Giboulot – quarant’anni di carriera alle spalle nel campo della viticoltura, a preservare l'equilibrio biologico delle sue vigne – dovrà presentarsi presso il tribunale di Digione il 24 febbraio e rispondere al suo gran rifiuto in materia ambientale.
Motivo della querelle giudiziaria è il mancato trattamento delle vigne da parte di Giboulot con un particolare pesticida della famiglia dei piretroidi. Il suo utilizzo, secondo il pubblico ministero è volto ad evitare l’azione degli insetti sulla pianta quindi il suo deperimento, così come espressamente ordinato dalla prefettura del dipartimento francese nel giugno 2013. Adesso il viticoltore di Beaune (Costa d’Oro) rischia una condanna a 6 anni di prigione e un’ammenda di 30.000 euro.
In difesa di Emmanuel, moltissime sigle ambientaliste, sindacali e politiche – tra cui Greenpeace, Slow Food, Nuoveau Parti Anticapitaliste e Europe Ecologie – hanno organizzato una manifestazione di sostegno, per il 24 mattina, davanti al tribunale di Digione. E' possibile scaricare l’appello e il volantino del presidio pro-Giboulot direttamente dal link della fonte (http://www.bastamag.net/Pesticides-soutien-au-viticulteur)
19/02/2014
AltrAgricoltura Nord Est
mercoledì 19 febbraio 2014
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