"Expo no-Ogm", grave errore, ma di Gilberto Corbellini – Il Sole 24 ORE del 27/10/2013
Pubblichiamo un commento che Franco Zecchinato, della Cooperativa biologica " El Tamiso", ci ha inviato come critica all'articolo inneggiante agli Organismi Geneticamente Modificati (OGM) che il giornalista G. Corbellini ha recentemente pubblicato su Il Sole 24ore.
E' nostro parere che in questa fase particolare, che vede più soggetti economici e politici promuovere in tutte le maniere l'introduzione degli OGM in Italia, ben sapendo che larga parte della popolazione li rifiuta e vede in essi un pericolo per l'agricoltura, gli equilibri ambientali, la salute..., è necessario prestare grande attenzione al problema ed organizzare informazione ed iniziative sul territorio per evitare di consegnare la nostra agricoltura e sovranità alimentare alle poche imprese transnazionali che gestiscono il monopolio degli OGM.
"Expo no-Ogm", grave errore, ma di Gilberto Corbellini – Il Sole 24 ORE del 27/10/2013
Solo da pochi giorni mi è stato segnalato l’articolo di tale Gilberto Corbellini, sul tema OGM ed i suoi giudizi su Vandana Shiva. Proprio nei giorni dove si conferma che la contaminazione OGM intorno ai campi di Fidenato e Dalla Libera, nei pressi di Pordenone, supera il 10%, dati del Corpo Forestale dello Stato.
Ecco, se questi due “eroi” del Movimento Libertario – n.d.r.i cui avvocati non si sa bene da chi vengano pagati – volevano pervicacemente consentire la raccolta di dati scientifici utili a capire l’impatto ambientale ed i vantaggi degli OGM in agricoltura, beh ci sono riusciti, eccome!! Oltretutto operando in spregio al Decreto Interministeriale del luglio scorso, che vieta la coltivazione di quella varietà di mais Monsanto in Italia, invocando la cosiddetta “clausola di salvaguardia”, come previsto dall’Unione Europea, e come hanno fatto da tempo Paesi meno sospetti del nostro (Austria, Germania, Ungheria, Francia, ecc. ecc.), decreto sostenuto all’unanimità dei pareri delle forze politiche presenti in Parlamento; e dimenticando che gli Italiani gli OGM non li vogliono proprio!
Sarebbe interessante dibattere i punti esposti dal signor Corbellini, se non fosse che le sue tesi denotano un’ignoranza abissale sull’argomento – di per sé imperdonabile per un giornalista – a meno che le sue tesi, i suoi pareri e le sue crasse accuse nei confronti di Vandana Shiva, non abbiano ben altri interessi da tutelare.
Gli sarebbe sufficiente anche solo prendere visione del servizio trasmesso in RAI 3, su Report dello scorso 10 novembre (tramissione che lui ben sa non teme smentite) per capire che il tema del transgenico è strumentale al vero obiettivo delle multinazionali dell’agroalimentare (e della chimica collegata, che sono poi le stesse), cioè la brevettazione ed il controllo mondiale delle sementi. E certo imparerebbe (….) che siamo in presenza di una situazione drammatica in cui si fa progressivamente sparire il patrimonio genetico alimentare dell’intero Pianeta, brevettandolo tal quale e/o con una semplice modifica genetica. Di questo passo la Sovranità Alimentare dei popoli diventa controllo e royalty sui semi da parte di 3-4 gruppi economici, che possono legalmente impedire ai contadini di riseminare il loro raccolto. Se solo si pensa che la Monsanto ha cominciato il suo mestiere producendo l’”agente arancio”, il defogliante drammaticamente usato in Vietnam dagli Americani, per poi riconvertirne, a guerra finita, la produzione per l’agricoltura, si può capire con che cultura abbiamo a che fare.
Ma lo sa perché i contadini Indiani si suicidano? Perché gli si toglie la dignità, a colpi di “libero mercato”, non per altro. Le dice niente il nome Bophal - 1984?
Quindi, per favore, smettiamo di raccontare balle: che il Pianeta ha bisogno di aumentare le produzioni agricole (tutti sanno che un problema di accesso al cibo, non certo di quantità teorica, sennò non si capirebbero gli incentivi alla distruzione o la destinazione ad usi energetici delle produzioni alimentari), e non si nomini a vanvera Nazareno Strampelli, il cui obiettivo era sviluppare la genetica dei cereali, tramite incroci ed ibridazioni, in modo da adattarli ai diversi climi Italiani (eravamo in regime autarchico allora), non certo di brevettarli per specularci sopra; poi, biologico e pratiche minimaliste … ma lo sa che stiamo parlando dell’unico settore agroalimentare che cresce a 2 cifre in Italia, primo produttore Europeo con la Spagna? E lo sa che è incompatibile, per Legge, con gli OGM ?
La Coldiretti, e sulle sue oggettive contraddizioni, saprà certo difendersi da sola.
A me basta sperare che davvero l’EXPO 2015 segni un passaggio decisivo per futuro economico e sociale del nostro Paese (sa, Corbellini , ho tre figli e due nipoti e ci tengo, non so lei), che non è un impossibile rilancio del modello del passato, ma cultura, paesaggio e agroalimentare; dove il nostro Paese non debba cedere la sua Sovranità Alimentare ad altri, ma proprio Petrini, Farinetti, e non da soli, lo hanno più volte definito in maniera precisa.
Gli Americani: ma sa quanti formaggi tipici hanno negli Stati Uniti? Due! In Italia ne sono censiti oltre 400.
Ma le pare che noi dovremmo preoccuparci degli OGM americani? Paese dove, per inciso, il limite massimo delle Aflatossine nel loro mais è 5 volte superiore a quello imposto a noi Italiani. E guarda caso, solo da alcuni anni, e guarda caso, oggi scopriamo che la soluzione è l’OGM.
Gli Stati Uniti sono già abbondantemente presenti militarmente in Italia, anche se mancano all’EXPO ce ne faremo una ragione.
Padova, 16 novembre 2013 - Franco Zecchinato – franco@eltamiso.it
http://www.ilsole24ore.corn/art/cultura/2013-lO-27/expo-noogm-grave-errore-O82914... -
Expo no-Ogm, grave errore.
(diGilberto Corbellini)
Il primo ministro Enrico Letta avrebbe dunque ottenuto da Barack Obama che gli Stati Uniti siano
presenti con uno stand a Expo2015. Alcune settimane fa avevamo scritto che gli Usa stavano
valutando se partecipare o meno, e sembra che il capo del Governo abbia fatto il viaggio anche per
evitare l'ennesima guraccia e catastrofe preparata da politici, dirigenti e imprenditori egotisti. Chissà
se mentre chiedeva un aiuto "politico", il presidente Letta era informato che nel corso di un recente
incontro a Doha tra le multinazionali dell'agroalimentare (tra cui quelle statunitensi), Expo2015
sarebbe stata derubricata a evento commercialmente irrilevante. Domanda: dove troverà i soldi
Obama (almeno 20 milioni di dollari) per realizzare il padiglione Usa, se gli industriali del settore
agroalimentare di quel Paese non vedono un interesse economico?
Expo2015 sarà un fallimento. A meno che non si cambi subito registro. Perché si deve essere
incoscienti (non solo provinciali) per fare una fiera internazionale del cibo inneggiando solo al
biologico e a pratiche agricole minimaliste, alle soglie di sfide planetarie proibitive per Palimentazione
e la salute. Idee che danno qualche protto - peraltro poco rilevante sul Pil - solo in Italia! E
tagliando fuori tutto il biotech, allinsegna di un NO ideologico (senza se e senza ma) agli Ogm.
Mentre la Fao dice che per sfamare la popolazione che vivrà sul pianeta nel 2050 sarà necessario
incrementare le rese agricole del 70%. In un Paese serio si dovrebbero ascoltare le analisi e i
suggerimenti di veri esperti di agricoltura, come il presidente dell'Accademia dei Georgoli Franco
Scaramuzzi, che ha stigmatizzato la miopia dei nostri politici e governanti su una materia cruciale per
il futuro economico e alimentare dell'Italia e del mondo.
È raccapricciante pensare che Expo2o 15 sia stata messa, con scelte bipartisan da governi a parole
sempre favorevoli al mercato e alllinnovazione, nelle mani di cartelli commerciali tradizionalisti e
assistenzialisti. I quali da decenni hanno falsicato la realtà dei problemi agricoli e alimentari
causando danni epocali al Paese. Bugie che raccontano Slow Food, guidata dal modesto pensatore ma
eccellente imprenditore di se stesso Carlo Petrini, e il tycoon di Eataly, Oscar Farinetti, che tutti
corteggiano come se il suo business privato coincidesse con gli interessi dell'Italia tutta. Ma chi sta
conducendo Expo2o15 verso il baratro è Coldiretti: nemesi dell'agricoltura italiana. Nonostante sia
responsabile del declino dell'agricoltura e del fallimento di Federconsorzi, che è costato alle casse
dello stato centinaia di milioni di euro, questa organizzazione privata continua a condizionare la
politica agricola, manovrando la distribuzione di aiuti economici a discapito di qualunque incentivo
alla produttività, alla competitività e alla valorizzazione del diversificato e straordinario potenziale
insito nel sistema agricolo italiano date le condizioni geoclirnatiche.
Eppure non mancano opportunità per sfruttare Expo2015 con uno spirito innovativo e funzionale
all'obiettivo di "nutrire il pianeta", che è poi quello fondato su metodi scientiñci che l'Italia in passato
ha insegnato al mondo grazie a figure come Nazareno Strarnpelli o a Giantomrnaso Scarascia
Mugnozza. Tantissimi agricoltori, soprattutto del nord, che non ne possono più del totalitarismo di
Coldiretti, e chiedono, ai sensi della Costituzione, di esercitare il diritto di coltivare sui terreni di loro
proprietà i prodotti economicamente più validi. Quindi anche Ogm.
Una bella lezione di civisrno e venuta da Silvana Dalla Libera e dall'associazione Futuragra, che forti
delle sentenze che in sede europea hanno condannato l'Italia per l'ingiusticato ostracismo ideologico
anti Ogm, hanno seminato mais Bt (cioè contenente un gene di Bacillus turingensis) sui loro terreni, ma in modo da consentire la raccolta di dati scientici utili a capire l'impatto ambientale e i vantaggi.
Gli Agricoltori di Vivaro (Pordernone), investendo denaro privato e prendendosi rischi legali o di
incolumità personale e patrimoniali, hanno fatto le veci di istituzioni statali pagate con le nostre tasse,
ma che non svolgono i compiti che la Costituzione detta loro. E migliaia di loro colleghi sarebbero
pronti a seguirli.
I dati confermano la superiorità di un'innovazione, gli Ogm, con un potenziale di beneci illimitato.
Anche per l'Italia, dove vivono quattro milioni di indigenti e oltre dieci milioni di poveri, che si
sentono dire da Coldiretti che va pagato di più il cibo per permettere agli agricoltori di coltivare in
modi sostenibili. Per chi? Forse per i due massimi dirigenti dell'organizzazione, i quali mentre
predicano la decrescita del Paese percepiscono uno stipendio di circa 1,5 milioni di euro all'anno
cadauno. Ancora. Possibile che nessuno provi un po' di disgusto morale giacché nei consorzi agrari
gestiti da Coldiretti (che parla di contaminazione da Ogm) si vendono mangimi importati e derivati da
quegli stessi Ogm e che ai nostri agricoltori è vietato coltivare? (Qui è possibile leggere le prove:
http://vvwiv.salmone.org/wp-content/uploads/2o13/09/coldiretti-vende-mangimi-ogm.pdf.)
Mentre il mais italiano deve essere venduto per fare biocarburante, in quanto appestato da parassiti e
quindi tossico, gli agricoltori argentini o brasiliani che coltivano mais Ogm si arricchiscono.
le idee sbagliate di shiva
Nel clima di autoesaltazione mistica per il "naturale", quale testimonial migliore delle
illusioni che ispirano Expo2015, di Vandana Shiva? Narcisista e attivista no global, ma
perciò vice-presidente di Slow Food International. La bugia per cui e più famosa riguarda
i semi Terminator, che la sacerdotesse ha ripetuto per 12 anni. Nel 2012 ha riconosciuto
che non erano mai stati commercializzati semi che a suo dire «uccidono i loro stessi
embrioni, rendendoli sterili» (ohibòl). Semi che avrebbero diffuso la sterilità a tutte le
piante, poi agli animali e quindi all'uomo, uccidendo la vita sul pianeta. Un'altra bugia è
che gli Ogm - in particolare il cotone Bt - sarebbe all'origine del drammatico aumento dei
suicidi tra i contadini indiani. Ebbene i suicidi - circa 20mila all'anno - sono aumentati
prima che gli Ogm venissero introdotti e il vantaggio produttivo del cotone Ogm ha
stabilizzato il tasso di suicidi, che dipende dal crollo del prezzo del cotone e dalla siccità
che distrugge tutti i raccolti (Ogm o non Ogm). Oltre a disinformare, è anche espressione
di un «postmodernismo reazionario» e in India irta con i movimenti della destra induista,
come l'organizzazione lonazista Rashtriya Svvayamsavak Sangh (Rss). In un recente
twit ha scritto che difendere il diritto dei contadini di coltivare Ogm «è come dire che i
violentatori hanno il diritto
di violentare». Un ragionamento folle
e offensivo. Ma si può capire se alle multinazionali non interessa essere
ospiti di Expo2015, che ha scelto
come testimonial un'esaltata
che le vilipende con argomenti insulsi ogni volta che apre bocca.
(fonte: Il Sole 24 Ore - data di creazione: 27/10/2013)
AltrAgricoltura Nord Est
lunedì 25 novembre 2013
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