Per le patate americane si annuncia una produzione in leggera crescita.
Il 2012 è stato magrissimo per le patate americane o patate dolci o batate: una produzione più che dimezzata rispetto all’anno precedente: nel Veneto, regione in testa per coltivazione, ci si è fermati sotto i 26 mila quintali rispetto ai 54 mila dell’anno precedente. In Italia si è passati dagli 101 mila quintali del 2011 a meno di 50 mila della passata raccolta. Sono dati ufficiali, forniti dall’Istat. La siccità è stata micidiale.
Quest’anno dovrebbe esserci una leggera crescita di produzione, ma si resterà distante dai numeri tradizionali perché le piogge hanno fortemente condizionato, in senso negativo, i trapianti. Nel Veneto, adesso, le piantagioni stanno promettendo bene. I primi assaggi, per capire come si stanno sviluppando i tuberi, fanno bene sperare. “Tutto dipenderà dal tempo, se sarà favorevole o meno, commenta Graziano Coccato, che per OPO Veneto, dalla piattaforma orticola di Chioggia, segue i produttori di Anguillara e di Stroppare, in provincia di Padova, dove si concentra buona parte della produzione veneta, alla quale si dedicano una quarantina di coltivatori.
La raccolta è sempre un’incognita, soltanto quando si comincia a “cavarle” si può quantificare l’effettiva resa. Sono stati fatti alcuni sondaggi, le patate ci sono: quindi si prevede, valutando gli ettari che ad esse sono dedicati, un raccolto leggermente superiore a quello dello scorso anno, ma non molto di più. I prezzi, che nel 2012, sono rimasti sopra l’euro, dovrebbero mantenersi sullo stesso livello che è considerato soddisfacente”. Stessa situazione si registra nella vicina Valliera, località di Adria, in provincia di Rovigo, a Zero Branco (Treviso) e nella vicina Scorzè, in terra veneziana, altri interessanti piccoli poli produttivi di alta qualità.
La patata americana, chiamata più propriamente patata dolce o batata (Ipomoea batatas, il suo nome scientifico), è una pianta tropicale che arrivò dalle Americhe, quasi subito dopo la loro scoperta. Si cominciò a coltivarla sul finire dell’Ottocento come cibo sia per l’uomo che per gli animali domestici. E’ una pianta che ama i terreni sciolti, leggeri, bene drenati e ricchi di sostanze organiche, come quelli appunto che si affacciano sul fiume Adige, in provincia di Padova e di Rovigo, o sui fiumi trevigiani o veneziani di risorgiva, che sono miracolosi per gli ortaggi e per le patate americane in particolare.
(di Angelo Squizzato)
www.ortoveneto.it
giovedì 8 agosto 2013
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