Brasile, indigeni invadono il parlamento: "Siamo contro l'invasione delle nostre terre" .
Sono centinaia gli indigeni che provengono da tutto il Brasile che la scorsa notte hanno occupato la sala del Congresso, con l'obiettivo di fare pressione per bloccare un pacchetto di riforme inteso a beneficio degli agricoltori che minacciano il modo in cui vivono.
Raoni Kayapo, il capo della tribù si è presentato con il suo marchio di fabbrica formato dalla corona di piume color giallo. “Siamo contro l’invasione delle nostre terre - ha dichiarato - Siamo gli abitanti originari. L’uomo bianco ci sta costruendo intorno. Non ci piace questo. Vogliamo rispetto”.
Oriel Guarani Kaiowá, un altro capo tribù, ha detto: “Chiediamo che questi disegni di legge siano revocabili ha dichiarato - Dove siamo cresciuti è dove si trova lo spirito dei popoli indigeni, lo spirito di acqua, lo spirito della foresta. Non lasceremo queste terre”.
I nativi brasiliani forzando l’entrata del Congresso sono riusciti ad invadere l’aula durante una seduta: alcuni onorevoli, poi, sono corsi verso le uscite.
I capi delle tribù hanno esortato le autorità anche ad accelerare la demarcazione delle terre ancestrali indigene.
Mariton de Holanda, vicecoordinatore del Fronte del Congresso per la Difesa dei Popoli Indigeni, ha detto: “Attivare il controllo della definizione delle terre indigene con una proposta avanzata direttamente dal Congresso è pericoloso. Si tratta di un tentativo da parte delle lobby dell’agricoltura per eliminare l’autorità del potere esecutivo”.
Gli indigeni sono meno dell’1% della popolazione brasiliana e occupano circa il 12% del territorio.
www.controlacrisi.org
giovedì 18 aprile 2013
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