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Campagna Autoriduzione Acqua, ASSEMBLEA PUBBLICA GIOVEDI' 18 APRILE ALLE ORE 21- SALA NASSIRIYA (PIAZZA DEI SIGNORI) PADOVA

La vittoria referendaria di giugno 2011, oltre ad affermare il principio della ripubblicizzazione del servizio idrico, ha cancellato il profitto dalla tariffa dell’acqua. E tuttavia, Gestori e Autorità d’Ambito, anziché adeguare le tariffe all’esito referendario, l’hanno ignorato, in barba al voto di 27 milioni di italiani!! E tale, nella sostanza, è stato anche l’atteggiamento dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG) a cui la legge 22 dic. 2011 n.214 ha affidato i compiti di regolazione in materia di servizio dell’acqua: in data 28 dic. 2012, ha varato una delibera concernente un (nuovo) metodo tariffario che, sotto la voce “oneri finanziari”, ripropone il meccanismo della remunerazione del capitale, riproducendo, di fatto, la medesima componente tariffaria abrogata dai referendum 2011!!

Ma ora i nodi sembrano finalmente venuti al pettine: se già la Corte Costituzionale, con la sentenza 199/2012, aveva dichiarato l’incostituzionalità dell’articolo 4 del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138 emanato dal Governo Berlusconi, tendente a “ripristinare la normativa abrogata dalla volontà popolare”, è stato il pronunciamento del Consiglio di Stato (parere n. 267 del 25 gennaio 2013), a dire una parola definitiva sulla illegittimità della persistenza in tariffa, a far data dal 21 luglio 2011, della remunerazione dell’investimento. Impostazione, questa, confermata dalla recentissima sentenza (n.436/2013) del Tar della Toscana, nella quale si può leggere “il criterio della remunerazione del capitale (...) essendo strettamente connesso all’oggetto del quesito referendario, viene inevitabilmente travolto dalla volontà popolare abrogatrice...”. Giusta, dunque, l’impostazione della “Campagna di Obbedienza civile” che il Forum Italiano dei Movimenti per l’acqua ha lanciato fin dagli inizi del 2012, invitando i cittadini e le cittadine italiane a non pagare la quota illegittimamente trattenuta in bolletta dal gestore. Ora, lo stesso Forum, insieme a Federconsumatori, ha promosso un ricorso al TAR della Lombardia contro la citata delibera AEEG. Un altro ricorso per le stesse ragioni l’ha depositato il Comune di Aprilia.

Come ci siamo mossi localmente? Il Comitato provinciale 2 SI per l’Acqua bene comune di Padova ha nei mesi scorsi consegnato all’AATO Bacchiglione e al gestore del s.i.i. AcegasAps centinaia di lettere reclamo chiedendo il rispetto della legge, oltre a denunciare la vergognosa operazione di fusione di ACEGAS con l’emiliana HERA, realizzata senza coinvolgere la cittadinanza. Ora, visto che nessuna positiva risposta ci è stata data, abbiamo iniziato, anche a Padova, l’autoriduzione delle bollette dell’acqua a cui Acegas Aps ha risposto inviando lettere minacciose agli autoriduttori. La pretesa di Acegas Aps di continuare a prelevare dalle nostre tasche più del dovuto non ha alcun fondamento ed anzi è illegittima oltre che lesiva del diritto degli utenti!

Per illustrare le ulteriori iniziative che intendiamo avviare vi invitiamo a partecipare all’ASSEMBLEA PUBBLICA GIOVEDI’ 18 APRILE ALLE ore 21 SALA NASSIRYA (Piazza dei Signori) alla quale abbiamo invitato anche alcuni parlamentari (Pd, M5S, SEL) che, in fase preelettorale, si sono impegnati col Comitato a sostenere l’autoriduzione delle bollette e la battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua e dei servizi locali. Se vieni con la tua bolletta acqua in scadenza sarà possibile autoridurla. Comitato Provinciale 2 SI Acqua Bene Comune di Padova Contatti e info: 327.6157 (gianni) 328.9254.183 (alessandro) mail: acquabenecomune.pd@libero.it
Comitato Provinciale 2 SI Acqua Bene Comune di Padova

giovedì 18 aprile 2013


 
News

FPP2 GRATIS, ANNUNCIO DI BIDEN, COSA ASPETTA DRAGHI?
Il presidente USA Biden, raccogliendo la richiesta che da tempo avanza Bernie Sanders, ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno mascherine ffp2 gratis ai cittadini. >>



Pesticidi in Unione europea.
La European Food Safety Authority (EFSA) ha pubblicato un report sugli ortaggi e frutta più contaminati da pesticidi... studio pubblicato nel mese di febbraio 2021 che discute i dati del 2019. In tutta Europa, nell’anno 2019, sono stati analizzati 96.302 campioni e la frequenza media si attesta su 19 analisi per 100mila abitanti. I paesi più virtuosi sono la Lituania (125 analisi su 100mila abitanti), la Bulgaria (104 analisi) e il Lussemburgo (81 analisi). I meno virtuosi sono la Gran Bretagna (1,5 analisi), la Spagna (5 analisi) e la Polonia (7 analisi). L’Italia e la Francia si attestano sulla media europea di 19 analisi per 100mila abitanti, la Germania appena un po’ in più con 25 analisi. >>



Sesto Rapporto IPCC - Working Group I su nuove conoscenze e cambiamenti climatici.
In occasione della presentazione del rapporto del Working Group I dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) che delinea le nuove conoscenze scientifiche in merito ai cambiamenti climatici, ai loro effetti e agli scenari futuri, di seguito sono proposti i dati del VI rapporto Ipcc riassunti e forniti dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Bologna. Sesto Rapporto IPCC – Working Group I Annalisa Cherchi, Susanna Corti, Sandro Fuzzi Lead Authors IPCC WG I Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna INTRODUZIONE SU IPCC Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), creato dalle Agenzie delle Nazioni Unite UNEP (UN Environmental Program e WMO (World Meteorological Organisation) nel 1988, ha il compito di redigere a scadenza regolare rapporti di valutazione sulle conoscenze scientifiche relative al cambiamento climatico, ai suoi impatti, ai rischi connessi, e alle opzioni per la mitigazione e l’adattamento. È attualmente in corso di finalizzazione il 6° Rapporto IPCC (AR6). Ogni Rapporto IPCC si compone di tre parti, ognuna redatta a cura di un apposito Working Group (WG). Working Group I: valuta le nuove conoscenze scientifiche emerse rispetto al rapporto precedente. Working Group II: valuta gli impatti del cambiamento climatico sull’ambiente e la società e le azioni di adattamento necessarie. Working Group III: valuta le azioni di mitigazione del cambiamento climatico. Ogni WG redige un rapporto mediamente dell’ordine di 2-3000 pagine, accompagnato da un Riassunto tecnico che mette in evidenza i punti salienti del rapporto e un breve Summary for Policy Makers ad uso dei responsabili politici dei paesi associati all’ONU, nei quali sono condensate per punti essenziali tutte le informazioni analizzate nel dettaglio nei singoli rapporti. Ogni WG si compone mediamente di 200-250 scienziati (Lead Authors) scelti su proposta dei singoli governi dal Bureau IPCC. La partecipazione dei singoli scienziati è volontaria e non retribuita. È bene ricordare che i risultati dei Rapporti IPCC sono basati esclusivamente sull’esame critico di diverse migliaia di lavori scientifici pubblicati (14.000 solo per quanto riguarda il WG I). I Rapporti IPCC, la cui stesura impegna gli scienziati per circa tre anni, sono soggetti prima della stesura finale a due fasi di revisione da parte di diverse centinaia di altri scienziati esperti del settore e da parte di esperti dei singoli governi. Il giorno 9 agosto 2021 verrà presentato ufficialmente il Rapporto del Working Group I dedicato allo stato dell’arte delle basi scientifiche del cambiamento climatico e degli avanzamenti rispetto all’ultimo rapporto AR5. Gli altri due Rapporti di cui si compone AR6 sono tuttora in corso di elaborazione e verranno presentati nei primi mesi del 2022. Per quanto riguarda il Working Group I, sui 234 Lead Authors provenienti da 66 Paesi, tre sono gli scienziati appartenenti a un’istituzione di ricerca italiana, tutti ricercatori dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche. >>