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Legambiente: adotta l'olivo secolare.

Roma, 14 giugno 2005 - Comunicato Stampa ADOTTA L’OLIVO SECOLARE CONTRO LA PRATICA DELL’ESPIANTO PER LA COSTITUZIONE DEL PARCO AGRARIO DEGLI ULIVI.

ACQUISTANDO “LA CHIANTATA”, OLIO EXTRAVERGINE D’OLIVA D.O.P. COLLINA DI BRINDISI, COL MARCHIO DI LEGAMBIENTE, ADOTTERAI A DISTANZA UNA PIANTA SECOLARE E’ un paesaggio straordinario quello della vasta pianura costiera della Puglia centrale: aspro e assolato, affascinante per le masserie fortificate e soprattutto per i suoi nodosi e monumentali alberi d’ulivo, piante pluricentenarie modellate dal tempo e dal vento, che con ombrelli ampi e tronchi rugosi ricordano immense figure di animali fantastici e preistorici. Sono parte fondamentale del patrimonio culturale italiano: maestosi vessilli della storia del Meridione d’Italia, spesso più antichi degli edifici e dei monumenti storici che arredano le nostre città. Eppure, nonostante tutto ciò, corrono il rischio di sparire. Di essere espiantati per finire ad arredare pretenziosi giardini di ville nel Nord Italia o a fare da spartitraffico su movimentatissime strade cittadine; di essere sradicati per fare posto a nuove colate di cemento; di venire abbattuti perché meno produttivi delle piante giovani. Per combattere questa pratica Legambiente lancia “Adotta l’olivo secolare”, iniziativa mirata a proteggere e valorizzare le piante monumentali: acquistando 25 litri di olio “La Chiantata”, il primo extravergine proveniente esclusivamente dagli ulivi secolari della Piana costiera tra Bari e Brindisi - già D.O.P. Collina di Brindisi e ora anche con il marchio di LAIQ (Legambiente per l’agricoltura italiana di qualità, che sta ad indicare prodotti agroalimentari realizzati in totale controllo di filiera, senza Ogm e dalla tracciabilità totale) -, si potrà adottare una delle meravigliose piante storiche che caratterizzano quest’angolo d’Italia e riceverne la foto con la piantina utile per chi volesse andare a visitare lo splendido scenario del Salento e rintracciare il “proprio” albero. I proventi della vendita dell’olio serviranno a finanziare interventi mirati alla realizzazione del Parco degli Olivi secolari, così come proposto da un gruppo di lavoro del Dipartimento di Architettura e Urbanistica del Politecnico di Bari qualche tempo fa. “Una proposta sensata, direi capace di futuro – ha dichiarato Sebastiano Venneri, responsabile area qualità territoriale di Legambiente – valida per promuovere una zona ambientalmente pregiata valorizzandone le potenzialità turistiche e culturali. Una proposta che però, nonostante l’impegno di molti, non ha visto ancora una concreta realizzazione. Ed è qui che si inserisce l’iniziativa di Legambiente: promuovere il primo olio frutto degli ulivi secolari per contribuire alla realizzazione del Parco Agrario”. L’Ulivo è una pianta straordinaria, simbolo di appartenenza alla terra, di memoria e d’identità, e per questo, in questi luoghi, lo scempio territoriale determinato dal commercio delle piante storiche diventa distruzione del paesaggio, dell’attività agricola e della sua cultura. Obiettivo dell’iniziativa è promuovere l’olio prodotto dagli ulivi secolari di una zona che ricade lungo la fascia costiera compresa nei territori di Monopoli, Fasano, Ostuni e Carovigno, dove si intende istituire il “Parco Agrario degli Ulivi” (PAU). L’olio prodotto in quest’area con il marchio “Legambiente-Agricoltura Italiana di Qualità” (LAIQ), rappresenta uno strumento di sostenibilità economica e un forte sostegno al percorso istitutivo del Parco Agrario. L’olio “La Chiantata” (così si chiamano in dialetto locale i campi di ulivi secolari) viene prodotto dal Frantoio Coop. Coltivatori Diretti Produttori di Ostuni, dalla Coop. “Cav. F.Lanzillotti” e dalla Coop. La Pugliese di Carovigno. L’olio è composto da una miscela proveniente dalla spremitura di olive appartenenti per almeno il 70%, alla vecchia varietà Ogliarola salentina che si identifica con le monumentali piante di olivo. “La Chiantata”, può essere acquistato a Roma presso la libreria Il Mare (via di Ripetta 239) oppure tramite il sito www.lapugliese.com, e-mail: info@lapugliese.com. Per informazioni: Legambiente (06.862681)


Legambiente Onlus

martedì 14 giugno 2005


 
News

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