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PARMA 12-13 NOVEMBRE - Contro-conferenza per i 10 anni dell'EFSA

Due iniziative importanti si svolgeranno a Parma in occasione del decimo anniversario dell'EFSA (Agenzia per la sicurezza Alimentare). AIAB e Via Campesina insieme ad altre organizzazioni internazionali, la Task force Liberi da OGM e FIRAB organizza una "CONTROCONFERENZA" il 12 novembre nel pomeriggio, dalle 16 alle 19:30. La conferenza vedrà la partecipazione di diversi esponenti europei, fra cui Josè Bovè e Monica Frassoni, e sarà l'occasione per lanciare una campagna per la riforma dell'EFSA. IMPORTANTE: stiamo organizzando anche una mobilitazione la mattina del 13 novembre, davanti alla sede dell'EFSA, in contemporanea al convegno "ufficiale" del decennale dell'Agenzia. Saranno presenti agricoltori europei, ma chiediamo a tutti coloro che credono nel valore di un'agricoltura biologica e sostenibile, in un futuro del nostro cibo non determinato solo dall'agroindustria e dalla multinazionali, ai contadini ma anche a coloro che praticano e si impegnano nel valore del consumo critico, di ritagliare uno spazio del suo tempo per far sentire la voce di chi dice NO alle distorsioni di questo sistema.

Le ragioni di questa contro-conferenza e della mobilitazione: L'EFSA, è una Istituzione pubblica che dipende dalla Commissione Europea e nasce per proteggere i cittadini europei dai continui scandali alimentari che hanno messo a rischio la loro salute. Purtroppo gli organi dirigenti dell'EFSA, come ampiamente dimostrato, sono stati infiltrati dalle lobby dell'Agroindustria europea e, piuttosto che gli interessi dei cittadini europei che la finanziano, l'Agenzia si è dimostrata, in questi anni, paladina degli interessi dell'Agroindustria. Le continue autorizzazioni per l'immissione sul mercato delle sementi OGM (senza alcuna valutazione indipendente, ma solo sulla base delle ricerche presentate dalle stesse ditte sementiere), l'innalzamento dei livelli ammessi di presenza di alcuni pesticidi, sono solo alcuni degli esempi più clamorosi di questa incredibile deriva dell'EFSA. La conferenza e la manifestazione chiedono innanzitutto una profonda riforma dell'EFSA che : 1) garantisca la vera indipendenza degli organi di governo dell'Agenzia e veda anche una partecipazione della società civile 2) garantisca gli interessi della collettività e non delle industrie 3) si doti di laboratori indipendenti per effettuare le ricerche che sono alla base dei processi autorizzativi. per qualunque info ulteriore potete contattarmi anche a quest'altro indirizzo mail p.donati@aiab.it Grazie e spero vivamente di incontrarvi a Parma Paola Donati


AIAB

lunedì 12 novembre 2012


 
News

FPP2 GRATIS, ANNUNCIO DI BIDEN, COSA ASPETTA DRAGHI?
Il presidente USA Biden, raccogliendo la richiesta che da tempo avanza Bernie Sanders, ha annunciato che gli Stati Uniti forniranno mascherine ffp2 gratis ai cittadini. >>



Pesticidi in Unione europea.
La European Food Safety Authority (EFSA) ha pubblicato un report sugli ortaggi e frutta più contaminati da pesticidi... studio pubblicato nel mese di febbraio 2021 che discute i dati del 2019. In tutta Europa, nell’anno 2019, sono stati analizzati 96.302 campioni e la frequenza media si attesta su 19 analisi per 100mila abitanti. I paesi più virtuosi sono la Lituania (125 analisi su 100mila abitanti), la Bulgaria (104 analisi) e il Lussemburgo (81 analisi). I meno virtuosi sono la Gran Bretagna (1,5 analisi), la Spagna (5 analisi) e la Polonia (7 analisi). L’Italia e la Francia si attestano sulla media europea di 19 analisi per 100mila abitanti, la Germania appena un po’ in più con 25 analisi. >>



Sesto Rapporto IPCC - Working Group I su nuove conoscenze e cambiamenti climatici.
In occasione della presentazione del rapporto del Working Group I dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) che delinea le nuove conoscenze scientifiche in merito ai cambiamenti climatici, ai loro effetti e agli scenari futuri, di seguito sono proposti i dati del VI rapporto Ipcc riassunti e forniti dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Isac) di Bologna. Sesto Rapporto IPCC – Working Group I Annalisa Cherchi, Susanna Corti, Sandro Fuzzi Lead Authors IPCC WG I Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima Consiglio Nazionale delle Ricerche Bologna INTRODUZIONE SU IPCC Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), creato dalle Agenzie delle Nazioni Unite UNEP (UN Environmental Program e WMO (World Meteorological Organisation) nel 1988, ha il compito di redigere a scadenza regolare rapporti di valutazione sulle conoscenze scientifiche relative al cambiamento climatico, ai suoi impatti, ai rischi connessi, e alle opzioni per la mitigazione e l’adattamento. È attualmente in corso di finalizzazione il 6° Rapporto IPCC (AR6). Ogni Rapporto IPCC si compone di tre parti, ognuna redatta a cura di un apposito Working Group (WG). Working Group I: valuta le nuove conoscenze scientifiche emerse rispetto al rapporto precedente. Working Group II: valuta gli impatti del cambiamento climatico sull’ambiente e la società e le azioni di adattamento necessarie. Working Group III: valuta le azioni di mitigazione del cambiamento climatico. Ogni WG redige un rapporto mediamente dell’ordine di 2-3000 pagine, accompagnato da un Riassunto tecnico che mette in evidenza i punti salienti del rapporto e un breve Summary for Policy Makers ad uso dei responsabili politici dei paesi associati all’ONU, nei quali sono condensate per punti essenziali tutte le informazioni analizzate nel dettaglio nei singoli rapporti. Ogni WG si compone mediamente di 200-250 scienziati (Lead Authors) scelti su proposta dei singoli governi dal Bureau IPCC. La partecipazione dei singoli scienziati è volontaria e non retribuita. È bene ricordare che i risultati dei Rapporti IPCC sono basati esclusivamente sull’esame critico di diverse migliaia di lavori scientifici pubblicati (14.000 solo per quanto riguarda il WG I). I Rapporti IPCC, la cui stesura impegna gli scienziati per circa tre anni, sono soggetti prima della stesura finale a due fasi di revisione da parte di diverse centinaia di altri scienziati esperti del settore e da parte di esperti dei singoli governi. Il giorno 9 agosto 2021 verrà presentato ufficialmente il Rapporto del Working Group I dedicato allo stato dell’arte delle basi scientifiche del cambiamento climatico e degli avanzamenti rispetto all’ultimo rapporto AR5. Gli altri due Rapporti di cui si compone AR6 sono tuttora in corso di elaborazione e verranno presentati nei primi mesi del 2022. Per quanto riguarda il Working Group I, sui 234 Lead Authors provenienti da 66 Paesi, tre sono gli scienziati appartenenti a un’istituzione di ricerca italiana, tutti ricercatori dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche. >>