Spagna in piazza contro l'Austerity: "O referendum o sciopero generale".
Decine di migliaia di persone in piazza a Madrid e in altre citta' spagnole. Convocata dai sindacati (Cc.0o e Ugt) e da oltre 150 organizzazioni (riunite nel Consiglio Sociale) la protesta è contro le misure di austerity del governo conservatore di Mariano Rajoy e si pone un obiettivo chiaro: “O il Governo convoca un referendum oppure si fa lo sciopero generale”. All’iniziativa hanno aderito anche i socialisti e Iquierda Unida. I cortei sono stati convocati in 57 citta', in coincidenza con la Giornata Mondiale del Lavoro Dignitoso (promossa dalla Confederazione Internazionale dei Sindacati ITUC),, che quest'anno e' ispirata al tema 'Gioventù senza impiego, società senza futuro'. La Spagna con il 53% ha il primato europeo della disoccupazione giovanile. In una conferenza stampa prima delle manifestazioni, i leader sindacali hanno chiesto al governo di convocare un referendum sui tagli prima che la situazione sociale diventi "esplosiva e insostenibile"; secondo i sindacati, il governo rischia una "deriva autoritaria" e vuole trasformare la manifestazione del conflitto sociale in un problema di ordine pubblico.
I sindacati hanno ricordato il tradimento delle promesse elettorali da parte del Partito popolare ora al Governo sottolineando che Rajoy ha trovato “i soldi per le banche ma non per il popolo”.
Quella che si apre da domani è una settimana importante per lo scacchiere europeo. Non solo si riuniscono Ecofin ed Eurogruppo ma la cancelleria tedesca Angela Merker andrà in visita ad Atene nel tentativo di dare impulso alla trattativa sul prolungamento del periodo di “rientro” dal debito a favore della Grecia. Parallelamente si sta per chiudere il confronto sull’introduzione di una qualche forma di Tobin Tax. A fare resistenza sono state nelle scorse settimane Italia e Spagna. Sembra che la Spagna stia per cedere.
(Autore: fabio sebastiani)
www.controlacrisi.org
domenica 7 ottobre 2012
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