CINA: NESSUNA IRREGOLARITA' IN FABBRICA SAMSUNG, MA CHINA LABOUR WATCH DENUNCIA.
Le autorità della provincia meridionale cinese del Guangdong hanno fatto sapere di non aver riscontrato alcuna irregolarità nella fabbrica della HEG Electronics, fornitrice della coreana Samsung, che era stata accusata da China Labour Watch, un osservatorio sui lavoratori con sede a New York, di fare ricorso a lavoro minorile. Lo riferisce la stampa locale. In un comunicato stampa le autorità del Guangdong hanno dichiarato che comunque la città di Huizhou, dove si trova la fabbrica, ha aperto un'inchiesta per fare chiarezza sulla questione.
Ai primi controlli effettuati presso la fabbrica, le autorità hanno trovato che dei sette operai che secondo China Labour Watch erano ancora minori, due hanno più di 18 anni e cinque hanno tra i 16 e i 18 anni, quindi tutti in regola considerando che in Cina l'età minima legale per lavorare è sedici anni. Nel comunicato si legge inoltre che nessuno dei 3100 operai della fabbrica è stato sottoposto a turni di lavoro eccessivi. Secondo il rapporto di China Labour Watch, oltre ad impiegare minorenni, la HEG costringerebbe i suoi dipendenti a lavorare anche fino a 13 ore al giorno.
Gli operai minorenni, inoltre, pur lavorando lo stesso numero di ore degli adulti, sarebbero pagati il 30% in meno di questi ultimi. La Samsung da parte sua ha fatto sapere di aver predisposto l'invio di una squadra di propri ispettori sul posto e che comunque i due precedenti controlli avevano escluso la presenza di irregolarità o anomalie.
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venerdì 10 agosto 2012
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