A Pavia come a Nardò un anno fa: migranti in lotta contro lo sfruttamento.
Da venerdì 22 giugno, i migranti della azienda agricola Bruno Lazzaro di Castelnuovo Scrivia sono in sciopero contro le terribili condizioni lavorative (fino a 13-14 ore al giorno, domeniche e festivi compresi), contro il rifiuto dell'azienda di pagare gli stipendi (da oltre due anni, ricevono solo anticipi di 200-300 euro per circa 320-350 ore al mese), contro le terribili condizioni lavorative (in mezzo ai campi, sotto il sole di questi giorni, senz'acqua, con il cibo che portano da casa).
."NO SFRUTTAMENTO, NO SCHIAVISMO, SOLIDARIETA' AI MIGRANTI IN LOTTA" si può leggere sui loro volantini.
Per questo è stato istituito ai bordi della strada un presidio dei lavoratori decisi a resistere e ad andare fino in fondo per avere i loro salari e il lavoro. Quando l'azienda, facendo una forzatura ed una provocazione bella e buona, ha ripreso a lavorare ci son stati momenti di tensione molto alta: una lavoratrice è stata trasportata in ospedale dalla Croce Rossa, colta da una crisi epilettica. I migranti chiedono la solidarietà e il sostegno di tutti i cittadini del territorio.
Lunedì, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil torneranno ad incontrarsi con le associazioni datoriali per fare il punto della situazione in un tavolo che sarà coordinato dall'assessore provinciale Massimo Barbadoro.
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sabato 30 giugno 2012
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