No alla grande multiutility del nord!
Facciamo parte dei 27 milioni di cittadine e cittadini che si sono espressi contro la privatizzazione
dell’acqua e per la difesa dei beni comuni. Viviamo con forte preoccupazione i ripetuti tentativi di
cancellazione del risultato referendario, che colpiscono al cuore la partecipazione democratica e la
credibilità delle istituzioni.
Con l’abrogazione dell’art. 23 bis, il referendum ha restituito alla sfera pubblica non solo l’acqua,
ma anche gli altri servizi pubblici, compresi i rifiuti e il trasporto pubblico locale. Decenni di
liberalizzazioni e privatizzazioni mostrano oggi il fallimento di questo disegno che ha visto il
pubblico ritirarsi dai propri compiti e i Comuni trasformarsi da garanti dei servizi pubblici in
azionisti. Ci lasciano aziende con miliardi di debito, aumento dei costi dei servizi per i cittadini,
peggioramento delle condizione dei lavoratori del settore, azzeramento degli investimenti in
nuove reti, impianti e tecnologie, spreco di ingenti risorse naturali, finite e irriproducibili, e una
drastica riduzione degli spazi di democrazia, di partecipazione e di trasparenza.
La proposta di creare una grande multiutility del nord si inserisce in questo quadro desolante.
Ripercorre la strada dei fallimenti testimoniati dai bilanci in debito di A2A, Iren, Hera, ecc.; ci
ripropone l’idea di vendere servizi essenziali per coprire buchi di bilancio; punta a superare i debiti
delle aziende attraverso economie di scala. E’ un’operazione lobbistica e verticistica di istituzioni,
managers e correnti di partiti, estranea alle città interessate, che espropria i consigli comunali dei
loro poteri e allontana le decisioni dal controllo democratico. Oggi serve una gestione dell’acqua,
dei rifiuti, del TPL, dell’energia, prossima ai cittadini e alle amministrazioni locali, per garantirne la
trasparenza e la partecipazione nella gestione dei servizi.
Oggi più che mai una scelta del genere non deve essere perseguita. Al contrario è necessario
aprire un ampio dibattito pubblico che coinvolga le amministrazioni locali, le assemblee elettive,
coloro che hanno promosso e vinto i referendum, le associazioni, i comitati, tutti coloro che
vogliono preservare l’universalità dei diritti fondamentali, come l’acqua, e tutelare i diritti dei
lavoratori. Riteniamo indispensabili modalità nuove ed etiche per garantire ai Comuni investimenti
pubblici necessari a realizzare politiche ambientali di risparmio idrico ed energetico e di riduzione,
recupero e riuso dei rifiuti – obiettivi previsti dalla Direttiva Europea sulla promozione delle fonti
rinnovabili. Non accettiamo di farci espropriare delle condizioni minime per esercitare i diritti di
cittadinanza, di riproducibilità della nostra vita associata, in armonia con l’ambiente.
Per queste ragioni, pensiamo sia interesse di tutta la società civile fermare questo progetto che si
presenta come un ulteriore attacco alla democrazia e ai beni comuni. Chiediamo a tutte le forze
politiche, sociali e sindacali, in particolare quelle che hanno sostenuto i referendum, di prendere
una posizione chiara opponendosi con decisione a questo progetto e portandolo alla discussione e
al pubblico dibattito. Ci impegniamo a favorire tutti i possibili momenti informativi, di dibattito e di
sensibilizzazione.
FIRMATO:
DARIO FO (attore, premio Nobel) – FRANCA RAME (attrice) – MONI OVADIA (attore) –
STEFANO RODOTA’ (giurista) – ELIO E MANGONI (Le storie tese) – NANDO DALLA
CHIESA (sociologo Univ. Milano) – GIULIO CAVALLI (attore e consigliere Regione Lombardia
SEL) – LORIS MAZZETTI (giornalista RAI) – PAOLO ROSSI (attore) – BASILIO RIZZO
(presidente consiglio comunale Milano) – GUIDO VIALE (economista) – ALBERTO
LUCARELLI (giurista, assessore Comune Napoli) – VITTORIO AGNOLETTO (ex-parlamentare
europeo) -LUIGI FERRAIOLI (costituzionalista Univ. Camerino) – UGO MATTEI (giurista Univ.
Torino) – BRUNO BOSCO (economista, preside facoltà giurisprudenza Univ. Milano Bicocca)
ANDREA DI STEFANO (dir. rivista Valori) – ELIO VELTRI (scrittore) – LUCA NIVARRA
(giurista Univ. Palermo) – GAETANO AZZARITI (costituzionalista Univ. La Sapienza Roma) –
ROBERTO BIORCIO (sociologo Univ. Milano Bicocca) – EMILIO MOLINARI (movimento
Acqua) – MARIO AGOSTINELLI (energia felice) – MASO NOTARIANNI (emergency) –
DIEGO PARASSOLE (attore) – ALBERTO PATRUCCO (attore) – SILVANO PICCARDI
(regista) – PIETRO RAITANO (dir. Altreconomia) – LUCA MARTINELLI (giornalista
Altreconomia) – RENATO SARTI (regista) – BEBO STORTI (attore) – JOLE GARUTI (dir.
Centro studi Sao) – LUCA KLOBAS (attore) – LEONARDO MANERA (attore) – NADIA VOLPI
(Italia Nostra) – RITA PELUSIO (attrice) – HENRY ZAFFA (attore) – PAOLO CACCIARI
(Crescita felice) – GIANNI TAMINO (biologo Univ. Padova)
www.controlacrisi.org
domenica 18 marzo 2012
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